Oscar Wilde
Aforismi
ISBN: 9788874171804
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Informazioni Aforismi
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In copertina: Toulouse Lautrec, Ritratto del signor Fourcade © 2018 REA Edizioni Via S. Agostino 15 67100 L’Aquila www.reamultimedia.it
[email protected] www.facebook.com/reamultimedia Questo e-book è un’edizione rivista, rielaborata e corretta, basata sulla traduzione di A. Agresti. La casa editrice rimane comunque a disposizione di chiunque avesse a vantare ragioni in proposito.
Aforismi
Il mistero dell’amore è più grande che il mistero della morte. Le donne sono fatte per essere amate non per essere comprese. É assurdo avere una regola severa e fissa a proposito di ciò che uno deve o non deve leggere. Più della metà della cultura moderna dipende da ciò che uno non può leggere. Le donne, secondo alcuni dicono, amano con gli orecchi, proprio co me gli uomini amano con gli occhi; se pur tuttavia amano. È molto meglio essere bello che buono; ma è meglio essere buono piuttosto che brutto. Niente sembra tanto una ingenuità, quanto una indiscrezione. L’uomo può sopportare le disgrazie, se sono accidentali e vengono dal di fuori: ma soffrire per le proprie colpe, ecco la disgrazia della vita. La Bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del temp o sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si s uccedono l’una all’altra; ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni ed è un possesso per tutta l’ete rnità. Le dom ande non sono mai indiscrete; a volte lo sono le rispos te. Venti anni di avventure fanno d’una donna una rovina; ma venti anni di matrimonio ne fanno un monumento. La sola cosa di cui si è certi a proposito della natura umana, è che questa cambia. Tutti sono buoni a compatire le sofferenze di un amico, ma ci vuole un’anima veramente bella per godere dei successi di un amico. L’egoismo non consiste nel vivere secondo i propri desideri ma nel pretendere
che gli altri vivano nel modo che noi vogliamo. L’altruismo consiste nel vivere e lasciar vivere. Un uomo che non ha pensieri individuali è un uomo che non pensa. Oggi si ha l’aria di considerare una vita come una speculazione, ma essa non è una speculazione, è un sacramento; il suo ideale è l’amore, la sua purificazione il sacrificio. Nei tempi antichi nessuno pre tendeva di essere migli ore del proprio vicino, anzi essere migliore del proprio vicino era c onsiderato cosa volgarissima; oggi giorno, con la nostra moderna mania della morale, tutti devono posare come m odelli di purezza, d'incorruttibilità e delle altre sette virtù umane. Ma qual è il risultato? Tutti cadono come birilli. La simpatia è sempre ammirevole, ma la simpatia, con la sofferenza ne è la forma meno bella. Se pretendete di essere buono il mondo vi prende sul s erio: se pretendete di essere cattivo il mondo rifiuta di credervi: tale è la bestialità stupefacente dell’ottimismo. Al giorno d’oggi è cosa molto pericolosa per un marito usare, in pubblico, riguardi per la propria moglie; ciò fa sempre pensare alla gente, eh’egli la picchi nell’intimità. Tanto grande è l’incredulità del mondo per ciò che ha apparenza di felicità coniugale. Quanto sono fortunati i comici! Sta a loro scegliere se vogliono aver parte nella tragedia o nella commedia, se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime; non così nella vita vissuta. La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitar e parti, per le quali non hanno alcuna inclinazione. Il mondo è un palcoscenico, ma le parti sono mal distribuite. Gli uomini conoscono la vita troppo presto; l e donne conoscono la vita troppo tardi, ecco la diff erenza tra gli uomini e le donne. Colui che si tiene più lontano dal proprio secolo, è quello che meglio lo rispecchia. Non c’ è che una cosa peggiore dell’essere chiacchierato; ed è are
inosservato. La vita non è governata dalla volontà o dall ’ intenzione. La vita è un complesso di nervi e di fibre e di cellule lentamente formate, dove il pensier o si nasconde e la ione sogna i suoi sogni. L’uomo è un essere dalle molteplici vite e dalle innumerevoli sensazioni; una creatura complessa e multiforme, che porta con sé strane eredità di pensiero e di ioni e perfino la sua carne è inquinata dalle mostruose malattie dei morti. Finché una donna riesce ad avere l’aria di essere di dieci anni più giovane della propria figlia, allora è una donna felice. Vi è sempre qualche cosa di infinitamente sordido nelle tragedie altrui. La vita pubblica e la vita privata sono due cose diverse: sono rette da leggi diverse, e si muovono su piani differenti. Quando ci si trova nella posizione di tutore, si è costretti a darsi un contegno moralissimo ad ogni proposito; e si avrebbe il dovere di conformarvisi. Sono sempre stata del parere che un uomo che desidera sposarsi dovrebbe sapere tutto o nulla. Per una fanciulla un fidanzamento dovrebbe venire come una sorpresa lieta o spiacevole, secondo i casi. Non è cosa di cui le dovrebbe essere permesso di agire da sé. Se il basso ceto non ci dà mai un buon esempio, a che cosa serve? Esso, come classe, sembra essere assolutamente privo del senso della responsabilità morale. La donna che non sa rendere piacevoli i suoi errori non è che una femmina. Il mondo è stato fatto per gli uomini, non per le donne. Le peggiori cose sono sempre fatte con le migliori intenzioni. Per capire gli altri, bisogna intensificare la propria individualità. Perché parlate tanto volgarmente della vita? Io penso che la vita è cosa tutt’altro
che importante per parlarne seriamente. È un peccato che noi teniamo conto delle lezioni della vita soltanto quando non ci servono più a niente. È molto meglio possedere una rendita permanente che esserne affascinati. I parenti sono semplicemente una tediosa muta di gente che non ha la più remota nozione del come vivere, né il più piccolo istinto del quando opportunamente morire. La c arità è origine di un gran numero di peccati. Una mia esperienza è questa: non appena qualcuno è vecchio assai per ben sapere, non sa proprio più niente. La verità è cosa molto complessa e la politica è un affare molto complicato. Vi sono giri e rigiri. Si può essere legati ad alcune persone da certi obblighi che bisogna soddisfare; presto o tardi nella vita politica è obbligatorio il compromesso. Tutti ci si piegano. L’uomo può amare ciò che gli è inferiore, può amare anche cose inde gne, macchiate, disonorate. Noi donne adoriamo, quando amiamo; e quando perdiamo la nostra adorazione, perdiamo tutto. La base logica del matrimonio è il malinteso reciproco. L’unica arte di scherzare col fuoco è di non rimanerne neppure abbronzati: quelle che si bruciano sono le persone che non sanno scherzare col fuoco. Vi sono momenti in cui uno si trova nella necessità di scegliere fra il vivere la propria vita piena, intera, completa, o trascinare una falsa, vergognosa, degradante esistenza quale il mondo, nella sua grande ipocrisia, gli domanda. In città uno diverte se stesso, in campagna diverte gli altri. Questo è eccessivamente noioso. Il romanzo è il privilegio dei ricchi, non la professione dei disoccupati. Il povero deve essere pratico e prosaico.
È certo che una conoscenza che inizia con un complimento si svilupp erà in una reale amicizia. ... Questa nasce nel modo più bello. Le verità della metafisica, sono le verità delle maschere. La scienza non può mai afferrare l’irrazionale, perciò non ha futuro davanti a sé in questo mondo. I fortunati del mondo hanno il loro valore, ma soltanto il valore negativo della repulsa. Essi esultano e mettono in luce il fascino e la bellezza degl’infelici. In questo mondo ci sono soltanto due tragedie. Una è il non avere ciò che uno desidera e l’altra è ottenerlo. Quest’ultima è la peggiore, la vera tragedia. La disobbedienza, per chiunque conosca la storia, è la virtù originale dell’uomo. Con la disobbedienza il progresso è stato realizzato; con la disobbedienza e con la rivolta. Non è saggio trovare simboli in tutto ciò che un uomo vede. Il simbolo fa la vita piena di terrori. Le comodità sono la sola cosa che può darci la nostra civiltà. I politicanti sono il mio solo piacere. Voi vedete che attualmente non è di moda il flirt per chi ha quarant’anni e non è grazioso essere romantico anche a quarantacinque; ora noi povere donne che siamo vicine ai trenta, o giù di lì, non abbiamo dinanzi a noi altro che la politica o la filantropia. E la filantropia mi sembra essere diventata il rifugio della gente che abbia voglia di annoiare i propri simili. Io preferisco i politicanti. Essi sono più... convenienti. Il nostro essere è il nostro ato. E solamente col ato è possibile giudicare le per sone. In un secolo brutto e insensato, le arti cercano i modelli non nella vita, ma in opere precedenti, alle quali fu dato valore. È sempre sciocco dare consigli, ma dare buoni consigli è fatale. Avere segreti con le mogli altrui, è un lusso necessario della vita moderna, almeno cosi dicono al club certe persone abbastanza calve per saperlo bene. Ma
un uomo non dovrebbe mai avere se greti con la propria moglie. Lei li scopre sempre. L e donne hanno un istinto meraviglioso, scoprono tutto, tranne ciò che è evidente. La vita regge lo specchio all’arte e riproduce o qualche tipo strano immaginato da un pittore o da uno scultore, o realizza ciò che è stato sognato nella finzione. Sono sicuro che se abitassi sei mesi in campagna, io diventerei tanto ingenuo, che nessuno farebbe più alcun caso a me. Il fatto che un uomo si immola per una idea, non prova minimamente che questa sia vera. Dico sempre ciò che non dovrei dire, anzi so no solito dire ciò che penso veramente.. Questo è un grande errore nel nostro tempo; rende molto frequenti i malintesi. Esper ienza è il nom e che tutti danno ai propri errori. La base di ogni scandalo è un’assoluta, immorale certezza. Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbi o è profondamente apionante. Stare all’e rta, ecco la vita: essere cullato nella tranquillità, ecco la morte. Ogni effetto bello che produciamo ci crea un nemico; per essere popolare occorre essere una mediocrità. È una triste verità, ma noi abbiamo perduto la facoltà di dare dolci nomi alle cose. I nomi sono tutto, io non mi lamento mai delle cose, mi lamento delle parole. Questa è la ragione che mi fa odiare il volgare naturalismo nella letteratura. L’uomo che chiama vanga una vanga dovrebbe essere chiamato ad adoperarne una. È la sola cosa per la quale sia abile. Non si può dire che un’atmosfera di alta moralità sia molto propizia alla salute o alla felicità. Vi sono delle terribili tentazioni per soccombere alle quali ci vuole forza, forza e coraggio. Rischiare tutta l a vita su una posta, poco importa se quella posta sia il
potere o il piacere — non è di un animo debole. Vi è là un orribile, un terribile coraggio. Oggi non succede che l’illeggibile. Tutte le persone affascinanti sono viziate. Ecco il segreto del loro fascino. Vi è da dire in favore della stupidità più di quanto non si crede. Personal mente ho una g rande ammirazione per la stupidità. Sarà probabilmente per un senso di solidarietà. Tutti gli uomini sono dei mostri. Non c' è altro da fare che cibarli bene. Un buon cuoco fa miracoli. Non esistono presagi. Il Destino non ci manda degli araldi. È troppo saggio o troppo crudele per farlo. IL pianto è il rif ugio delle donne brutte, ma la rovina di quelle graziose. Amate l’arte per sé e allora tutte le cose che vi occorrono vi saranno concesse. Tutte le grandi civiltà hanno professato questo culto per la bellezza e per la creazione di cose belle; per esso la vita di ogni cittadino diventa un sacramento e non una speculazione. Vale sempre la pena di fare una domanda, ma non sempre vale la pena di dare una risp osta. Ci vuole una donna sinceramente buona per fare una cosa sinceramente stupida. Date alle donne occasioni adeguate e queste possono far tutto. La chiromanzia è una scienza pericolosissima, tale che non dovrebbe essere incoraggiata se non in tète à tète. Non si dovrebbe mai parteggiare per niente. Parteggiare è il primo o verso la sincerità, la serietà segue immediatamente e l’individuo diventa un seccatore. Un’opera d’arte è bella in quanto che è ciò che l’arte non è ancora stata; volerla misurare alla stregua del ato vuol dire misurarla ad una norma che tanto più è negativa quanto è più perfetta.
Vi sono tre specie di despoti. Il despota che tiranneggia il corpo — il despota che tiranneggia l’anima. Il despota che tiranneggia l’anima e il corpo. Il primo si chiama principe. Il secondo si chiama papa. Il terzo si chiama popolo. Il costume è un prodotto, una evoluzione ed un indizio importante, forse il più importante, degli usi, dei costumi, e modi di vita di ogni secolo. In verità non v edo nulla di romantico nelle proposte di matrimoni o. L’amore è mo lto romantico, ma non vi è nulla di r omantico nel chiedere la mano di una signorina. Si corre sempre i l rischio di essere accettato. Anzi nel maggior numero dei casi credo si finisca a quel modo. Allora tutto l’interesse vien meno. L’incertezza è la quintes senza del romanticismo. Ci si consola oggigiorno non con la penitenza, ma col divertimento. Il pentimento non è più di moda. Gl’ideali sono pericolosi, le realtà sono preferibili. Feriscono ma valgono di pi ù. Senza la ricchezza è vano essere un ragazzo simpatico. I dolori superficiali e gli amori superficiali durano. Gli amori ed i dolori profondi sono uccisi dalla loro stessa intensità. Un sorriso perenne è molto più stucchevole di un cipiglio continuo. Quello spazza via ogni possibilità; questa ne suggerisce mille. Trovarsi su ogni argomento in disaccordo con tre quarti dell'Inghilterra è uno dei primi coefficienti della vanità ed è una feconda sorgente di consolazioni nelle ore dei dubbi spirituali. Finché la guerra continuerà ad essere giudicata cosa cattiva, eserciterà sempre un fascino. Quando sarà considerata cosa volgare, cesserà di essere popolare. Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia; la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza, è male. Ognuno di noi a la vit a cercandone il segreto. Ebbene, il segreto della v ita è l’arte. La verità non è precisament e ciò che si direbbe ad una buona, gentile e fine
fanciulla. Quando si suona della buona musica la gente non ascolta e quando si suona della cattiva musica la gente non parla. Le donne hanno la ione del pericolo. È una delle qualità che più ammiro in loro. Una donna farà il flirt con chicchessia, purché abbia un pubblico in platea. Le inglesi nascondono i loro sentimenti fintanto che non hanno preso marito. Allora ne fanno mostra. La moderazione è fatale. Niente riesce tanto bene quanto l’eccessivo. Le azioni sono la prima tragedia della vita, le parole sono la seconda. E queste sono forse la tragedia più terribile: sono spietate. La vita è terribile. Essa ci domina; non siamo noi a domi narla. Non vi è una verità universale nell’arte. In arte sono veri anche i contrari delle verità. La vita è troppo breve perché ci possiamo caricare le spalle delle sofferenze altrui. Ciascuno vive la propria vita e ne paga il castigo. Il problema è che si paga tante volte per una sola colpa. Veramente le colpe si pagano più e più volte. Nei suoi conti con l’uomo il Destino non chiude mai il suo bil ancio. La felicità è la pie tra di paragone del carattere, è la sua parola di approvazione. Quando siamo feli ci, siamo sempre buoni, ma quando siamo buoni non siamo sempre felici. Chi ama un a volta sola nella vita ha una natura superficiale. Ciò che al cuni qualificano per lealtà e fedeltà, io la chiamerei piuttosto apatia, dovuta all’uso o all’assenza di immaginazione. È meglio godersi u na rosa che esaminarne la radice sotto il microscopio. Si può dire di Shakespeare che egli fosse il primo ad apprezzare il valore, drammatico di un buon cuore, e a capire che una crisi può essere determinata da un piccolissimo incidente.
Le donne brutte sono sempre gelose dei loro mariti; le donne belle non ne hanno il tempo. Hanno troppo da fare per la gelosia dei mariti delle altre. Un uomo che fa la morale è quasi sempre un ipocrita, ed una donna moralizzatrice è quasi sempre brutta. Non vi è nulla al mondo che stia tanto male ad una donna quanto una coscienza troppo rigida. Fortunatamente la maggioranza delle donne ne è convinta. Fu un giorno fatale quello nel quale il pubblico scoprì che la penna è più potente del ciottolo e può diventare più dannosa di una sassata. Un a mappa del m on do che non comprende il paese dell’Utopia è indegna perfino di uno sguardo perché i gnora il solo paese al quale l’Umanità approda continuamente. E quando l’umanità vi getta le ancore, sta in vendetta e scorgendo un paese migliore, di nuovo fa vela. Il pro gresso non è altro che l’avverarsi delle utopie. Come distinguere fra la maldicenza e le chiacchiere ? Le chiacchiere sono piacevoli ! La storia non è altro che chiacchiere ; ma le maldicenze sono le chiacchiere rese noiose dalla morale. Tutte le cose belle sono di tutte le età. Il progresso si deve alla fo rza della p ersonalità e non dei principi. I quadri moderni sono, senza dubbio, piacevolissimi a vedere. Almeno lo sono spesso. Ma è impossibile vivere con loro; sono troppo intellettuali, troppo invadenti. Il loro significato è troppo ovvio, la loro tecnica troppo netta. In brevissimo tempo si sa tutto quanto hanno da dirci, ed allora diventano noiosi; quanto i parenti. L’ignoranza completa di tutto quanto riguarda i nostri grandi è parte necessaria dell’istruzione inglese. La verità è raramente pura e mai semplice. La vita moderna sarebbe troppo noiosa se fosse o l’u na o 1’altra e la letteratura moderna sarebbe addirittura impossibile. Ridetene pure ma vuol dire molto trovare una donna che ci comprenda a fondo.
La gente, per lo più, rovina la propria vita con un altruismo malsano ed esagerato. A Londra il numero delle donne che fa il flirt con i propri mariti è addirittura scandaloso. Fa una impressione cosi disastrosa. Non è altro che lavare la biancheria sporca in pubblico. Ciò che più compromette la vita dal punto di vista artistico è ciò che le impartisce la sua sordida sicurezza, l’impossibilità che una emozione possa replicarsi con precisione. S’insegna alle persone come ricordare, non s’insegna mai loro come svilupparsi. Oggi prevale l’uso volgare di chiedere ad uno che ha dato un’idea, se ha detto sul serio. Non vi è nulla di serio al di fuori della ione. L’in telletto non è cosa seria e non lo è mai stato. È uno strumento sul quale si suona, ecco tutto. L’unico intelletto serio che io conosca è l’intelletto inglese e sull’intelletto inglese gli incolti battono sempre la gran cassa. È assurdo classificare la gente in buona e cattiva , vi è la gente piacevole e la gente noiosa. Soltanto il moderno può diventare fuori moda. Solo i Filistei provano a stimare il valore di una personalità alla stregua volgare della produzione. La gente che ama la musica è assurdamente irragionevole. Vorrebbe sempre che si fosse perfettamente muti proprio quando si vorrebbe essere assolutamente sordi. Non vi è maggior pericolo che quello di essere troppo moderni. Si corre il rischio di diventare da un momento all’altro un uomo fuori di moda. Il fatto che un uomo possa essere un avvelenatore, non invalida per niente il valore della sua prosa. L’arte non si basa sulle virtù domestiche. Per il filosofo la donna rappresenta il trionfo della materia sullo spirito, proprio come l’uomo rappresenta il trionfo dell’ intelletto sulla morale.
L’unico modo per una donna di cambiare un uomo è quello di annoiarlo a tal punto che egli perda ogni interesse per la vita. Non vi è che un a sola cosa orrida al mondo, il tedio. Ecco il pecccato che non trova perdono. Non posso tollerare le canzoni si. I più fingono di crederle sempre immorali e, o si danno un’aria compunta, che è volgare, o ridono, che è peggio. Si rimprovera spesso agli artisti ed ai letterati che il loro spirito m anchi di universalità. Questo è necessariame nte vero come regola. Quella stessa concentrazione, quella unità di scopo che contrassegna il temperamento artistico è una limitazione. Chi è preoccupato della bellezza formale attribuisce una importanza molto relativa ad ogni altra manifestazione del pensiero. L ’ opera d’arte deve dominare lo spettatore. Non sta allo spettatore dominare l’opera d’arte. Si dovrebbe godere della gioia, della bellezza, del colore dell a vita. Quanto meno si parla delle piaghe della vi ta tanto m eglio è. Non si può per legge del parlamento rendere la gente morale - ed è già qualche cosa. L’ar te crea un effetto incomparabile ed unico, e fatto ciò a oltre. D’altra parte, la natura, d imenticando che l’imitazione può diventare la forma più sincera dell’in giuria, continua ripetere quel tale effetto fin tanto che ne siamo assolutamente nauseati. È mostruosa l’abitudine che hanno le persone andando a eggio: al giorno d’oggi si dicono di noi, alle nostre spalle, cose assolutamente vere. Il vero artista non si preoccupa minimamente del pubblico. Per lui il pubblico non esiste. Diffidate di una donna che vi dice la sua vera età. Una donna che vi dirà ciò, vi dirà tutto. Non vi è nulla di più irritante che la calma. Vi è qualcosa di assolutamente brutale nel buon umore della maggioranza degli uomini moderni. Mi fa
meraviglia che noi donne lo tolleriamo con tanta buona grazia. La verità è una cosa della quale mi libero il più pres to possibile. Ed ecco una cattiva abitudine che mi merita l’ impopolarità al circolo... almeno con i soci più attempati. La chiamano vanità. Lo sarà, forse. Gli affari miei mi annoiano mortalmente:—Pre ferisco quelli degli altri. Non perdetevi nei labirinti d ella virtù. Ecco il grande difetto delle donne. Desiderano sempre vederci virtuosi. Ma se lo siamo quando fanno la nostra co noscenza non piacciamo loro affatto. Piac e loro trovarci immediatamente cattivi e lasciarci intollerabilmente buoni. Gli uomini sono tanto vili. Oltraggiano tutte le leggi del mondo ed hanno paura della sua lingua. Le donne perverse ci tormentano. Le donne buone ci annoiano. Ecco la differenza fra loro. Conoscere i principi dell’arte suprema vuol dire conoscere i principi di tutte le arti. No n credo all’esistenza di donne puritane. Credo che no n vi sia una donna al mondo che non sarebbe un tantino lusingata se le si fe la corte. Ecco il fascin o irresistibile della donna. Quando s ono triste il mangiare è l’unica mia consolazione... Anzi, i miei intimi sanno che quando sono veramente addolorato rifiuto tutto, tranne i cibi.. Quando si intende condurre una vita nuova occorrono pasti regolari e sani. L’anima nasce vecchia e diventa giovane. Ecco la commedia della vita. Il corpo nasce giovane e diventa vecchio. Ecco la tragedia dell’anima. Si può sopravvivere a tutto al giorno d’oggi. salvo alla morte, e farsi perdonare tutto, salvo una buona reputazione. Il ato non importa , Il presente non imp orta. È l’avve nire che ci riguarda. II ato è ciò che gli uomini avrebbero dovuto non essere. Il presente è quello che gli uomini non do vrebbero essere. L’avvenire sarà ciò che gli ar tisti sono.
Gli uomini invecchiano ma non migliorano. Un celibe impenitente diventa una tentazione pubblica permanente. I celibi dovrebbero essere più cauti: questo loro stesso celibato fa fuorviare i più deboli. Credo ch e nella vita p ra tic a si possa ottenere un vero success o, purché sia senza scrup oli; l’ambizione è sempre priva di scrupoli. L’ambizioso d eve sempre lottare contro la sua epoca con le armi proprie dell’ epoca. La nostra epoca ha il culto della ricchezza. Il dio di questo secolo è l’oro. Per riuscire occorre la ricchezza. Ad ogni costo bisogna essere ricchi. Mi diletto degli scandali che rig uardano gli altri, ma gli scan dali che mi riguardano non han no interesse per me. Non hanno il fascino della novità. La moderazione è cosa fatale. Il sufficiente è antipatico quanto un pasto. Il sovrabbondante è buono quanto un banchetto. Gl’inglesi non tollerano chi dichiara continuamente di aver ragione, ma riesce molto simpatico chi ammette di essersi sbagliato. Ques ta è una delle loro più belle qualità. La vita non è altro che u n brutto quarto d’ora composto di momenti squisiti. Vi è un unico mondo per tutti; i buoni ed i cattivi, il peccato e l’innocenza lo attraversano mano nella mano. Voler ignorare una metà della vita per trascorrere una vita sicura, sarebbe come accecarsi per camminare con maggiore sicurezza in un terreno accidentato, pieno di buche e precipizi. Gli uomini ammogliati sono terribilmente noiosi quando sono buoni mariti, e abominevolmente fatui quando non lo sono. Non vi può essere amicizia fra l’uomo e la donna. Vi può essere la ione, l’ostilità, l’adorazione, 1’amore, ma non l’amicizia. Oggigiorno tutti hanno spirito. Dovunque si va, non si può fare a meno d’incontrare persone intelligenti. È divenuta una vera peste. Non credo che l’uomo abbia grandi possibilità di sviluppo. Egli è arrivato fin dove può, cioè a dire, se non erro, poco lontano.
Non sono certo di ben sapere cosa sia il Pessimismo. So soltanto che la vita non può essere compresa senza molta indulgenza, né può essere vissuta senza molta pazienza. La spiegazione di questo mondo è data dall'amore e non dalla filosofia tedesca, qualunque sia l’opinione che si possa avere sul mondo dell’aldilà. Disapprovo tutto ciò che offusca l’ignoranza naturale. L’ignoranza è simile ad un delicato frutto esotico; toccatelo e la sua freschezza sfiorirà. Tutta la teoria sulla quale si basa l’istru zione moderna è radicalmente errata. Fortunatamente, almeno in Inghilterra, l’effetto dell’istruzione è assolutamente negativo. Se così non fosse, sarebbe un serio pericolo per le classi elevate, e probabilmente porterebbe ad atti di violenza a Grosvernor Square. Una donna non deve mai precisare la sua età, se non vuol sembrare una intrigante. L’emozione per l’emozione è il fine dell’arte; e l’emozione per l’emozione è il fine della vita e di quella organizzazione della vita a scopi pratici che si chiama società. Gli uomini della più alta moralità sono suscettibili all'influenza del fascino fisico degli altri. La storia moderna, non meno di quella antica, ce ne offre gli esempi più evidenti. Se così non fosse la storia sarebbe veramente illeggibile. Sono contrario ai lunghi fidanzamenti. Permettono agli sposi di conoscere il rispettivo carattere prima del matrimonio, cosa che non credo sia conveniente. È terribile per un uomo scoprire improvvisamente che in tutta la vita non ha mai detto altro che la verità. I due difetti della nostra età sono la mancanza di principi e la mancanza di profilo. Trentacinque anni è un’età molto attraente. La società londinese conta a migliaia le donne rimaste libere all’età di trentacinque anni. Non parlate mai con disprezzo della società. Cosi fanno soltanto coloro che non riescono a farne parte.
È sempre doloroso dividersi da persone che conosciamo da poco tempo. Si può sopportare con serenità l’assenza dei vecchi amici. Ma una separazione, anche momentanea, da uno che ci è stato recentemente presentato, riesce quasi insopportabile. Chi è naturale è ovvio e chi è ovvio manca di arte. Viene voglia di definire l’uomo come un essere ragionevole che si indispettisce tutte le volte che gli è imposto di agire a seconda dei dettami della ragione. Lo sviluppo è l’essenza del pensiero, come è l’essenza della vita. Quello che qualifichiamo per insincerità non è altro che un metodo col quale uno riesce a moltiplicare la propria personalità. In un tempio tutti dovrebbero essere seri, salvo l’oggetto del culto. Non si è mai tanto sinceri come quando si è incoerenti. Noi rileviamo sempre qualche cosa di ridicolo nelle emozioni delle persone che abbiamo cessato di amare. Le generalizzazioni intellettuali sono sempre interessanti, ma le generalizzazioni in fatto di morale sono prive di ogni significato. È semplicemente noioso essere in società; ma è semplicemente tragico esserne esclusi. In questa nostra epoca non vi è nulla di necessario tranne che il superfluo. Non bisogna mai debuttare con uno scandalo. Lo scandalo dev’essere tenuto come riserva per rendere interessante la vecchiaia. In verità l’uomo non ricerca né il piacere né il dolore, ma semplicemente la vita. L’uomo cerca di vivere intensamente; completamente, perfettamente. Quando potrà farlo senza ledere la libertà altrui e senza esserne mai leso, quando le sue attività tutte gli frutteranno soddisfazioni, egli sarà più sano, più normale, più civile, più sé stesso. La felicità è il criterio col quale l’uomo giudica la natura, è il suo atto di approvazione. L’uomo felice è in armonia con se stesso e col suo ambiente.
La società perdona spesso al delinquente, non perdona mai al sognatore. È tanto facile avere simpatia per la sofferenza. E tanto difficile avere simpatia col pensiero. La conversazione dovrebbe sfiorare tutto, senza concentrarsi su niente. Vi è un lusso nell’auto-biasimo. Quando ci facciamo dei rimproveri ci pare che nessuno abbia il diritto di rimproverarci. È la confessione e non il sacerdote che ci dà l’assoluzione. Vi sono due tipi veramente affascinanti, coloro che sanno tutto e coloro che ignorano tutto. Il pubblico è meravigliosamente indulgente; perdona tutto, tranne il genio. L a vita ci fa pagare troppo caro le sue merci, e d acquistiamo il più meschino dei suoi segreti ad un prezzo mostruoso ed infinito. Quell’orribile Camera ci rovina i mariti. A mio giudizio la Camera Bassa ha inflitto la più grave ferita che sia stata data alla felicità coniugale, da quando fu inventata quella cosa terribile che si chiama l’istruzione superiore della donna. L’uomo che comincia a trascurare i propri doveri domestici diventa terribilmente effeminato, non è vero? E ciò mi dispiace. Rende gli uomini tanto attraenti. L’esperienza è il risultato di un istinto per la vita. Quello che è vero dell’arte è vero della vita. È sempre facile essere gentile con le persone che ci sono indifferenti. Mi piacciono gli uomini che hanno un avvenire e le donne che hanno un ato. Le donne, secondo il detto di un se di spirito, ci ispirano il desiderio di compierei capolavori, e ci impediscono sempre di eseguirli. Nelle questioni di grave importanza, l’essenziale è lo stile, non la sincerità. Con la donna, la vera tattica è di farle la corte se è graziosa e di farla ad un’altra se è brutta.
Le donne donano all’uomo il vero oro della loro vita. Purtroppo lo rivogliono sempre in spiccioli di basso conio. La definizione del sesso femminile? Una sfinge senza segreti. Qual è l’uomo perverso? L’uomo che ammira l’innocenza. Cosa intendete per una donna perversa? Oh! quel tipo di donna della quale un uomo non si stanca mai. Si può resistere a tutto salvo che alle tentazioni. Non bisogna ricorrere alla vita per completarci o fornirci di esperienza. La vita è limitata dalle circostanze, è incoerente nell’esprimersi e priva di quella nobile corrispondenza tra la forma e lo spirito che solo può soddisfare il temperamento artistico e critico. È cosa pericolosa, riformare qualcuno. Si può sempre riconoscere da uno sguardo se un uomo ha delle responsabilità domestiche che gli incombono o no. Ho notato una espressione di così profonda tristezza negli occhi di tanti uomini sposati. Una madre che non si distacca da una figlia alla fine di ogni stagione non prova veri affetti. Essere buono vuol dire essere in armonia con sé stesso. La discordia consiste nell'essere costretto a trovarsi in armonia con gli altri. Una ione veramente grande è cosa assai rara al giorno d’oggi. È il privilegia degli oziosi. È l’unica utilità delle classi fannullone in un paese. Non vi è un segreto della vita. Lo scopo della vita, se ne ha uno, consiste semplicemente nella ricerca continua delle tentazioni. Non ve ne sono abbastanza; mi accade talvolta di trascorrere un’intera giornata senza imbattermi in una sola tentazione. È veramente spaventoso. Fa tanto temere per l'avvenire. Il pensiero è sempre immorale. La sua essenza è distruttiva. Se si pensa ad una cosa la si uccide; nulla sopravvive alla riflessione.
Che cos’é la verità? In materia di religione non è altro che l’opinione che è prevalsa. In materia di scienza è l’ultima sensazione. In materia d’arte è l’ultimo atteggiamento dello spirito. È tanto facile convertire gli altri. È tanto difficile convertire sé stessi. Un po’ di sincerità è cosa pericolosa, molta sincerità è assolutamente fatale. La vita c’inganna con le ombre come chi maneggia le marionette. Chiediamo ad essa il piacere. Ce lo dona, con l’amarezza ed il disinganno residui. Incontriamo un nobile dolore che darà, crediamo, una dignità purpurea di tragedia ai nostri giorni, ma esso si allontana da noi, per far posto a sentimenti meno nobili; ed in un’alba grigia e tormentata, o in una sera odorosa di silenzio, ci sorprendiamo a contemplare, con meraviglia spietata e con cuore impietrito, la treccia di capelli sfavillanti d’oro che un tempo adorammo con tanta follia e baciammo con tanto ardore. Vi sono due maniere di odiare l’arte, luna è di odiarla, l’altra di amarla con moderazione. Non vi è nulla di ragionevole nel culto della bellezza. È troppo splendido per essere ragionevole. Gli adoratori della bellezza saranno sempre giudicati dal mondo come visionari. Temo che le persone per bene facciano un’infinità di male a questo mondo. Indubbiamente il peggior danno che fanno è quello di conferire una così grande importanza al male. Il sentimentale è uno che aggiunge un valore assurdo a tutto ed ignora il prezzo assegnato a qualsiasi singolo oggetto. La puntualità è il ladro del tempo. Il vero ideale dell’uomo è coltivare il proprio spirito. Non vi è nulla al mondo paragonabile alla devozione di una moglie. I mariti non ne hanno idea. La donna non dovrebbe avere memoria. La memoria in una donna annuncia la fine della gioventù. Si può sempre giudicare dai capelli se una signora ha
memoria o no. Vi sono delle cose che è bene dire, ma che possono essere dette al momento inopportuno e alle persone non idonee. Il significato di ogni bella creazione sta almeno altrettanto nell'anima di chi la contempla, quanto nell’anima di chi la creò. Anzi, è piuttosto lo spettatore che presta alla bella creazione i suoi molteplici significati e la rende meravigliosa per noi, ponendola in una nuova relazione all’età nostra, in tal modo che essa diventa parte vitale della nostra esistenza, un simbolo di ciò che invochiamo nella preghiera, o, forse, di ciò che avendo invocato temiamo di poter ricevere. Fu grande il Rinascimento, perché non cercò di risolvere un qualche problema sociale e non si preoccupò di tali argomenti, ma permise all’individuo di svilupparsi liberamente, secondo bellezza e natura e così ebbe grandi e personali artisti e grandi e personali caratteri. In Inghilterra le persone si sforzano di essere spiritose perfino a colazione. È spaventoso da parte loro. Solo i noiosi possono avere dello spirito a colazione. L'innamorato inizia con l'ingannare se stesso e finisce con l’ingannare gli altri. Ecco ciò che il mondo chiama romanticismo. Il segreto della vita sta nel non provare mai una emozione che sia contraria all’eleganza. L’Artista non è mai morboso. L’artista può esprimere tutto. Lo sviluppo della razza dipende dallo Sviluppo dell’individuo e quando l’individuo non ha più per ideale l’elevazione del proprio spirito, il suo livello intellettuale deteriora immediatamente e non di rado finisce col perdersi. Un’idea che non è pericolosa è indegna di chiamarsi idea. Per gli amanti la fuga è vile: è voler sottrarsi dal pericolo ed il pericolo è divenuto così raro nella vita moderna. Quando l’uomo ha raggiunto l’età di fare il male, dovrebbe anche avere raggiunto l’età di fare il bene.
Il Libro della Vita s'apre con un uomo ed una donna in un giardino e termina con le rivelazioni. Nella vita coniugale tre sono una compagnia, due invece no. Al di là di noi stessi non possiamo mai andare e non vi può essere nella creazione ciò che non vi fu nel creatore. Non dite che avete esaurito la vita. Quando un uomo fa questa dichiarazione si sa che è la vita che lo ha esaurito. Quando una donna si risposa è segno che detestava il primo marito. Quando un uomo si risposa è segno che adorava la moglie. La donna mette la sua fortuna alla prova; l’uomo la rischia. In fondo, la critica più alta è la cronaca della propria anima. Questa ha maggior fascino che non abbia la storia, perché ne siamo oggetto noi stessi. È più dilettevole della filosofìa, perché l’argomento è concreto e non astratto, reale e non fittizio. È l’unica forma civile dell' autobiografia, perché s’aggira non intorno agli avvenimenti, ma ai pensieri della vita, non tratta di azioni o di circostanze dovute a casi fisici, ma ha per argomento gli aspetti spirituali e le ioni immaginative dello spirito. Per conoscere, anche poco, se stesso, bisogna conoscere a fondo gli altri. Il dovere è quello che pretendiamo dal prossimo, non è quello che facciamo noi. Dopo un buon pranzo si è disposti a perdonare a tutti, perfino i propri parenti. Parlate sempre alla donna come se ne foste innamorato, ed all'uomo come se ne foste annoiato; alla fine della stagione vi sarete creato la fama di possedere il più squisito tatto sociale. L’uomo — quel povero, sgraziato, affannato essere che è l’uomo — appartiene ad un sesso che da milioni e milioni di anni è stato dotato di ragione. Non è colpa sua; è la sua natura. La storia della donna è ben diversa. Questa è sempre stata una protesta pittoresca contro il buon senso; ha indovinato tutto il pericolo del ragionamento, fin dall’origine. Oggigiorno i matrimoni vanno in malora più per il buon senso del marito che per
altro. Come sarebbe possibile ad una donna essere felice con un uomo che insiste nel trattarla come se fosse un essere perfettamente ragionevole? È cosa molto volgare parlare della propria occupazione. Non lo fanno che gli uomini di borsa, ed anche loro, soltanto ai pranzi. È una fatica da cani l’oziare. Ma non protesto contro la fatica purché non miri ad uno scopo preciso. Il non fare nulla è la cosa più difficile al mondo, la più difficile e la più intellettuale. Secondo Platone, la sua ione per la sapienza, era la forma più nobile dell’energia. Secondo Aristotele la sua ione per la scienza era essa pure la più nobile forma dell’energia. La ione per la santità condusse all'ozio il santo ed il mistico del medioevo. La gioventù! Nulla ad essa può essere paragonato. È assurdo parlare dell’ignoranza della gioventù. Ormai non presto ascolto rispettoso che alle opinioni delle persone molto più giovani di me. Mi sembra che essi mi precedano. La vita ha rivelato loro l’ultimo suo mistero. Il romanticismo si nutre di ripetizioni e la ripetizione converte un appetito in arte. Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l’ultimo rifugio di uno spirito complesso. Non vi è nulla di simile alla gioventù. Gli uomini maturi sono ipotecati per la vita; i vecchi sono relegati tra i rifiuti della vita. Il giovane invece è il signore della vita. La gioventù ha un regno che lo aspetta. Ogni uomo nasce re, ma la maggior parte degli uomini muore in esilio, proprio come il maggior numero dei re. Il delitto è sempre volgare; la volgarità è sempre un delitto. La società, almeno la società civile è sempre disposta a credere male delle persone ricche e affascinanti. Sente istintivamente che i costumi hanno una importanza più grande della morale e a suo parere la rispettabilità più eccelsa vale molto meno che il possesso di un cuoco di grido. E, dopo tutto, è una magra consolazione sapere che l’uomo che ci ha fatto servire un pranzo cattivo o dei vini scadenti è di una moralità specchiata, Neppure le virtù cardinali possono far
tollerare lo stufato freddo. Malgrado che la società giudichi la contemplazione come il delitto più grave che un cittadino possa commettere, secondo la cultura più eccelsa questa è l’occupazione più propria all'uomo. La vita trascura crudelmente le convenienze. Le sue catastrofi avvengono in un modo sbagliato è colpiscono le persone che non dovrebbero essere colpite. Le sue commedie hanno del grottesco e dell’orrido e le sue tragedie sembrano culminare nella farsa. Chi si avvicina ad essa rimane sempre ferito. Tutto dura troppo a lungo o non dura abbastanza. Se una donna desidera conservare il dominio su un uomo non ha che da rivolgersi a ciò che vi è di peggiore in lui. Siamo tutti nel rigagnolo; ma alcuni di noi fissano le stelle. La bellezza ha tanti significati quanti sono gli aspetti dell’uomo. È il simbolo dei simboli. Rivela tutto perché non esprime nulla. Quando si mostra a noi ci mostra tutto il mondo dal color del fuoco. Gli uomini bramano sempre di essere il primo amore della donna; è questo un effetto della loro sciocca vanità. Le donne hanno un istinto più sottile. Desiderano essere l’ultimo romanzo dell’uomo. Tutto ciò che si avvicina al libero gioco della vita ci è praticamente ignoto. Si grida contro il peccatore, eppure non sono i colpevoli ma gli stupidi che costituiscono la nostra vergogna. Non vi è peccato al di fuori della stupidità. Rincresce all’uomo ogni perdita, perfino quella dei suoi usi più perversi. Anzi sono forse quelli che egli più rimpiange. Sono una parte così essenziale della sua personalità. Possiamo raggiungere la perfezione per mezzo dell’arte e soltanto con l’arte; l’arte e nient’altro che l’arte può offrirci un rifugio contro i sordidi pericoli dell' esistenza. Colui che sa signoreggiare gl’invitati ad un pranzo a Londra può signoreggiare il mondo. L’avvenire appartiene al bellimbusto. Sono gli exquis che regneranno.
Non di rado accade che le vere tragedie della vita si avverano in un modo cosi inestetico, che ci offendono con la loro cruda violenza, la loro incoerenza assoluta, la loro assurda mancanza di significato, l’assenza completa di stile. Reagiscono su di noi come reagisce la volgarità. Ci danno l’impressione della mera forza brutale, contro la quale ci ribelliamo. Però, ogni tanto una tragedia che possiede gli elementi della bellezza, attraversa la nostra esistenza. Se questi elementi di bellezza sono veri, destano il senso drammatico che è in noi. Improvvisamente ci accorgiamo di non essere più i protagonisti, ma gli spettatori di un dramma. O piuttosto siamo entrambi. Assistiamo allo spettacolo di noi stessi e rimaniamo presi dalla meraviglia dello spettacolo. Quando una donna si accorge dell’indifferenza di suo marito verso di lei, o trascura ogni eleganza, o fa sfoggio di cappelli elegantissimi che sono pagati dal marito di un’altra. È immorale servirsi della proprietà privata per alleviare i mali spaventosi dovuti all’istituzione della proprietà privata. È un errore credere che la ione che si prova nell’atto di creare si rispecchi nel creato. L’arte è sempre estranea a quanto creiamo. La forma ed il colore ci parlano di forma e di colore e nient’altro. Si dice che la tragedia della vita dell’artista è l’impossibilità per lui di rendere il suo ideale. Ma la vera tragedia che affligge il maggior numero degli artisti è che essi rendono il loro ideale con troppa fedeltà e quando un ideale è reso, non ha più né meraviglia né mistero, diventa soltanto un nuovo punto di partenza per un ideale che gli è diverso. La gente che si vanta di coerenza ha tanti aspetti della sua mentalità quanti gli altri. Differisce dagli altri soltanto pel fatto che i suoi aspetti mentali sono alquanto privi di significato. Alle anime superficiali occorrono degli anni per liberarsi di una emozione. L’uomo padrone di sé pone fine ad un dolore con la stessa facilità con la quale improvvisa una gioia. Le donne virtuose hanno una visione molto circoscritta della vita, il loro orizzonte è molto ristretto, i loro interessi molto meschini. Per dirlo in una parola, esse non sono moderne e la modernità è l’unica cosa che vale oggi giorno.
Il malcontento è il primo o verso il progresso per l’individuo e per la nazione. L’uomo si sposa perché è stanco, la donna perché è curiosa. Entrambi rimangono delusi. Tutti gli uomini sono la proprietà delle donne maritate. Non vi è altra definizione della proprietà della donna maritata. Io sono contrario a questa mania moderna di convertire la gente perversa in virtuosa, da un momento all’altro. Quello che l'uomo semina deve raccogliere. L’intelletto è l’unica cosa che affina. Mi è molto doloroso essere costretto a dire la verità. È la prima volta in vita mia che mi trovo ridotto a tale dura necessità e la mia inesperienza in proposito, è assoluta. L’uomo che si preoccupa del suo ato merita di non avere avvenire davanti a sé. Soltanto quando viene a contatto con l’arte delle nazioni straniere, l’arte di un paese acquista quella vita individuale e peculiare che chiamiamo nazionale; e similmente, grazie ad una curiosa inversione, il critico non può rendersi interprete della personalità altrui che intensificando la propria personalità. Quanto più questa sua personalità entra nella sua interpretazione, tanto più l’interpretazione diventa vera, soddisfacente, convincente, giusta. L’uomo è tanto meno sé stesso quanto più parla in prima persona; dategli una maschera e vi dirà la verità. Tutte le donne diventano simili alle loro madri, è quella la loro tragedia. L’uomo no; ecco la sua tragedia. Le donne sono un sesso affascinante e caparbio. Ogni donna è una ribelle; di solito insorge violentemente contro se stessa. Si dovrebbe essere sempre innamorati. Ecco perché non bisognerebbe mai sposarsi.
L’uomo non incontra mai due volte l’ideale; sono rari coloro che l’incontrano una volta. Diventare lo spettatore della propria vita vuol dire sfuggire alla sofferenza della vita. Lo stato deve fare le cose utili, l’individuo le cose belle. Una società si abbrutisce infinitamente di più infliggendo regolarmente il castigo, che non sopportando di tanto in tanto il delitto. I sistemi che falliscono sono quelli che confidano sulla stabilità della natura umana e non sul suo aumento e sul suo sviluppo. La gelosia, che è una straordinaria fonte di delitti nella vita moderna, è una emozione strettamente collegata col nostro concetto della proprietà; col socialismo così come con l’individualismo scomparirà. È notevole come nelle tribù comunitarie la gelosia sia ignota. Ogni arte è immorale. Quelle persone per cui il presente è la sola cosa che è presente, non conosce niente del tempo nel quale vive. Per capire il XIX secolo è necessario capire ogni secolo che l’ha preceduto e che ha contribuito a farlo tale quale è stato. Pochi genitori oggi fanno attenzione a ciò che i figli dicono loro. L’antico rispetto che si aveva un tempo verso i giovani sta morendo. La storia della donna è la storia della peggiore tirannia che il mondo abbia conosciuto: la tirannia del debole sul forte, ed è la sola tirannia che duri. La felicità d’un uomo sposato dipende dalle donne che non ha sposato. Non c’è un solo tipo di uomo. Ci sono tante perfezioni quanti sono gli uomini imperfetti. E se anche costretto a chiedere la carità, un uomo può essere e rimanere libero, nessuno mai può essere libero se costretto ad essere simile agli altri. Un piano pratico è al tempo stesso un piano che può esistere sempre, o che può anche essere modificato secondo le condizioni esistenti.
Ogni imitazione nella vita e nella morale è cattiva. Il mondo è stato fatto dai pazzi perché i saggi vi possano vivere. Le donne ci amano per i nostri difetti. Se noi ne abbiamo abbastanza ci perdoneranno tutto, anche il nostro gigantesco intelletto. La società è una cosa necessaria. Nessuno riesce ad ottenere reali successi nel mondo, se non è seguito dalle donne, perché le donne reggono la società. Se non avete donne al vostro fianco voi siete fuori del mondo. E potreste essere con eguale insuccesso un avvocato, un agente di borsa o un giornalista. Le donne apprezzano la crudeltà più di qualunque altra cosa. Conservano meravigliosamente gli istinti primitivi. Noi le abbiamo emancipate, ma queste rimangono schiave, obbedienti egualmente al loro padrone. Amano ad essere dominate. Quelli che cercano di guidare il popolo possono farlo soltanto seguendo la plebe. Quelli che gridano al deserto preparano la via degli dei. Le circostanze sono la frusta col quale la vita ci percuote. Alcuni di noi le ricevono a dorso nudo, altri sopra la veste. C’è questa sola differenza. È molto più difficile parlare di una cosa che farla. Nella sfera della vita attuale, questo è, naturalmente, ovvio. Ognuno può fare della storia. Solo il grande storico, però, può scriverla. I ragazzi cominciano con l’amare i loro genitori; quando crescono in età li giudicano e qualche volta li dimenticano. Noi viviamo in un’età che legge troppo per essere savia, e crede troppo per essere bella. Uno può avere la percezione dell’insieme della vita; ma nessuno dovrebbe ricordarne i dettagli. I dettagli sono sempre volgari. Il cinismo è semplicemente l’arte di vedere le cose come sono, non quali dovrebbero essere.
Tre firme ispirano sempre fiducia, perfino allo strozzino. Si dice: non si deve parlare, affermando cose che non sono mai accadute. Questo prova che solo l’affermazione conferisce realtà alle cose vere. Nessun uomo è abile quando è inabile ad ottenere; proprio come nessuna donna è abile quando riesce a procurarsi il peggiore e più utile dei mali, un marito. Il solo fascino del ato è che è ato. Ma le donne non sanno mai quando la tela è caduta. Esse chiedono sempre il sesto atto e non appena la parte interessante della commedia è ata, ne chiedono il seguito. Se potessero guidare a modo loro l’azione, ogni commedia avrebbe una fine tragica ed ogni tragedia finirebbe in farsa. Le donne sono deliziosamente artificiose, ma non hanno il senso dell’arte. Ogni volta che uno ama, è la sola volta che egli è amato. La differenza dell'oggetto non altera la singolarità della ione: l’intensifica, semplicemente. La vera tragedia della povertà è che il povero non può rifiutare altro che la negazione. I peccati belli, come le belle cose, sono il privilegio dei ricchi. C’è una sola classe dell’umanità che tiene al denaro molto più dei ricchi, i poveri. Il povero non può tenere ad altro. Questa è la miseria dell’essere povero. Vivere è la cosa più rara nel mondo. Molta gente esiste solamente: ecco tutto. La personalità è cosa molto misteriosa. Un uomo non può essere stimato sempre per ciò che fa. Egli può rispettare la legge ed essere indegno. Può violare la legge, ed essere delicato. Egli può essere cattivo senza aver fatto niente di male. Può peccare contro la società ed appunto grazie a questo peccato, raggiungere la propria perfezione. L’arte medievale è piacevole, ma le emozioni medievali sono fuori di luogo. Potremmo servircene nel romanzo, naturalmente, ma le cose che sono impiegate nel romanzo sono quelle di cui si è cessato di servirsi nella vita. L’ uomo è completo in sé.
Che cos’è un cinico? Un uomo che sa il prezzo di tutte le cose ed il valore di nessuna. È la vecchia, vecchia storia: l’amore — ma non al principio, bensì l’amore alla fine della stagione, quando è molto più soddisfacente. Le buone risoluzioni sono vani tentativi per intervenire con le leggi scientifiche. La loro origine è pura vanità. Il loro risultato è assolutamente nullo. Queste ci danno di tanto in tanto alcune di quelle lussuriose sterili emozioni che hanno un certo fascino per i deboli. Questo è tutto ciò che può esserne detto. Sembrano semplicemente una tratta girata da un uomo su una banca nella quale egli non ha fondi. Quale differenza a fra il giornalismo e la letteratura? Il giornalismo è illeggibile, la letteratura non è letta. Io spero che voi non conduciate una vita doppia, pretendendo di essere cattivo e invece essendo sempre realmente buono. Ciò sarebbe da ipocrita. Mio marito è come una nota di promesse, che io sono stanca di riscontrare. La coscienza ci rende egoisti. Non crediate alla donna che porta il colore viola, qualunque sia la sua età; o a una donna sopra i trentacinque che ama i nastri chiari. Questo è segno che hanno una storia. Una fatalità pesa sulle buone risoluzioni; queste arrivano sempre troppo tardi. Noi possiamo avere nella vita una sola grande esperienza; ed il segreto della vita è di ripetere più spesso che si può quell’esperienza. Nessuno può essere cattivo in campagna. Non ci sono tentazioni là. Questa è la ragione per la quale la gente che vive fuori delle città è assolutamente incivile. La civiltà non è cosa facile a raggiungere con ogni mezzo. Vi sono due sole vie con le quali l’uomo può acquistarla. Una è essere colto, l’altra è essere corrotto. Le persone di campagna non hanno opportunità di essere una cosa o l’altra: per questo sono stagnanti. Che sciocchezza parlare di matrimoni felici; un uomo può essere felice con
qualsiasi donna; basta che non l’ami veramente. Le cose delle quali una persona si sente assolutamente certa non sono mai vere. Questa è la fatalità della fede e delle cose che ci sono insegnate dal romanzo. Nel comune mondo dei fatti, i deboli non sono puniti, né i forti premiati. Il successo spetta ai forti; il fallimento tocca ai deboli. Niente può danneggiare un uomo, salvo sé stesso. Niente può essere rubato all’uomo. Ciò che realmente l’uomo possiede è ciò che è in lui. Ciò che ne è al di fuori è cosa senza importanza. La morale moderna consiste nell’accettare le regole del tempo. Io penso che per ogni uomo colto, accettare le regole del suo tempo sia l’immoralità più grossolana. Il peccato è un fatto che scrive la propria essenza sul volto dell’uomo. Non è possibile nasconderlo. Si parla qualche volta di vizi segreti, ma simili cose non esistono. Se uno sciagurato è dominato da un vizio, lo mostra nelle linee della sua bocca, nella umidità delle palpebre, nel tremolio delle sue mani. Vi sono peccati il cui fascino sta più nella memoria che nel fatto; strano trionfo che gradisce più l’orgoglio che la ione e dà all’intelletto un agile senso di gioia, più grande di ciò che il peccato arreca o può arrecare ai sensi. Nessun uomo civile rimpiange un piacere e nessun uomo rozzo ha mai saputo che cosa sia il piacere. Il socialismo avrà valore solo in quanto condurrà all’individualismo. Tempo fa il popolo andò affermando nel paese che la proprietà ha dei doveri. Questo è perfettamente vero. Non solo la proprietà ha dei doveri, ma ne ha tanti che possedere molto è una noia. Se la proprietà avesse soltanto e semplicemente dei piaceri potremmo tollerarla, ma i doveri che le sono inerenti la rendono insopportabile. È con la gioia che l’individualismo nell’avvenire si svilupperà. Cristo non intese affatto ricostruire una società e per conseguenza l’individualismo che Egli predicò all’uomo, può essere effettuato soltanto col dolore o con la solitudine.
Molti falliscono per avere rischiato troppo nella prosa della vita. Essersi rovinato con la poesia è un onore. I soli artisti che io abbia conosciuto come piacevoli personalità erano i cattivi artisti. I buoni artisti esistono semplicemente per ciò che essi fanno; di conseguenza non interessa affatto ciò che essi sono. La vita mondana è una necessità. Senza l’appoggio delle donne non si riesce mai a nulla e le donne sono le regine della società. Se non avete le donne dalla vostra siete finito. Tanto varrebbe farvi subito avvocato o agente di borsa o giornalista. Il culto dei sensi è stato spesso e con ragione biasimato; l’uomo prova un terrore istintivo e naturale per quelle ioni e sensazioni che gli sembrano più forti di sé stesso e che inconsapevolmente divide con esseri inferiori. Ma è probabile che la vera natura dei sensi non sia mai stata capita. Così gli uomini sono rimasti selvaggi e bestiali perché si volle ridurli per fame alla sottomissione o ucciderli col dolore, invece di tentare di trarre dal culto dei sensi nuovi elementi di bellezza spirituale caratterizzati prevalentemente da un fine istinto per la bellezza. La critica è in se stessa un’ arte.... Non può essere giudicata alla stregua di un basso criterio di imitazione o di somiglianza, né più dell’opera del poeta o dello scultore. Il rapporto che esiste fra il critico e l’opera d’arte ch’egli esamina, è lo stesso che corre fra l’artista ed il mondo visibile di forma e di colore o il mondo invisibile della ione e del pensiero. La sua arte per raggiungere la perfezione non esige neppure i materiali più fini. Tutto può servire al suo scopo. Se potessimo vivere abbastanza a lungo per vedere l’esito delle nostre azioni, forse coloro che si dicono i buoni sarebbero afferrati da un pazzo rimorso e coloro che il mondo qualifica perversi proverebbero una nobile gioia. Ogni nostra piccola azione a per il vasto meccanismo della vita che può stritolare le nostre virtù, riducendole in polvere e lasciandole prive di valore, come può pure trasformare i nostri peccati in elementi di una nuova civiltà, più ricca e più gloriosa di quella che la precedette. Sarà cosa meravigliosa la personalità umana quando la potremo vedere elevarsi. Si svilupperà naturalmente e semplicemente, simile ad un fiore, simile ad un albero che cresce. Non sarà discorde. Non farà polemiche né discussioni. Non dimostrerà nulla. Saprà tutto eppure non si preoccuperà di sapere. Avrà la
sapienza. Il suo valore non sarà misurato alla stregua delle cose materiali. Nulla avrà, eppure avrà tutto e tale sarà la sua ricchezza, che continuerà ad avere anche quello che le sarà tolto. Non vorrà intromettersi nei fatti altrui, né vorrà che gli altri siano simili ad essa. Amerà gli altri in ragione della loro diversità. Eppure mentre non vorrà interferire nei fatti altrui, prodigherà a tutti il suo soccorso, per il semplice fatto di essere quella che è. La personalità dell’uomo sarà davvero meravigliosa quanto la personalità del fanciullo. La vita umana è l’unica cosa degna di studio. Niente ha valore paragonato ad essa. È bensì vero che non si può indagare la vita nel suo strano crogiolo di dolore e di diletto mettendosi sul viso una maschera di vetro, né si può impedire ai fumi di zolfo che ne emanano, di turbare il cervello, alterando l’immaginazione con fantasie mostruose e con sogni deformi. Vi sono veleni tanto sottili, che per conoscerne le proprietà occorre subirne gli effetti. Vi sono malattie cosi strane che per intenderne la natura bisogna subirle. Eppure quanto è grande il premio di questo studio! Quante meraviglie impariamo a vedere nel mondo. Questo studio ci dimostra la curiosa e dura logica della ione e la vita colorita e sensibile dell’intelletto; impariamo a discernere il punto nel quale esse si congiungono ed il punto nel quale si dividono, dove si trovano all’unisono e dove subentra il disaccordo e questo costituisce il diletto. Che importa il prezzo? Non si può mai pagare troppo cara una qualsiasi sensazione. Una fanciulla veramente fine, non dovrebbe mai ballare con i figli di famiglia cosi evidentemente cadetti. È il modo di farsi credere civetta. Il dubbio e la sfiducia trasformano l’affetto in ione, dando origine a quelle belle tragedie che sole rendono la vita degna di essere vissuta. Vi fu un’epoca in cui le donne sentivano questa verità e gli uomini no e fu allora che le donne regnarono sul mondo. Soltanto un arresto di sviluppo può rovinare la vita. Se volete rendere deforme la natura umana, cercate di riformarla. Quali sono le virtù? Renan ci dice che la natura poco si cura della castità, e può ben darsi che le Lucrezie della vita moderna debbano all’onta delle Maddalene la loro virtù, piuttosto che alla propria purezza. Perfino coloro che accettano la carità come parte integrale della loro fede, debbono convenire che essa crea una moltitudine di mali. La coscienza, quella facoltà della quale tanto si ciarla oggi giorno, è indizio di uno sviluppo imperfetto. Essa deve confondersi con ]'istinto
prima che si possa raggiungere la nobiltà dell’anima. L'ascetismo non è altro che un mezzo col quale l’uomo arresta il proprio sviluppo e l’abnegazione è una sopravvivenza delle mutilazioni del selvaggio; entrambi fanno parte di quell’antico culto del dolore che è stato un cosi terribile fattore nella storia del mondo e che anche ora continua a fare le sue vittime giorno per giorno e ad avere i suoi altari. Le virtù! Chi sa dire cosa sono le virtù? Né tu, né io. Nessuno lo sa. Salvaguardiamo la nostra vanità uccidendo il criminale, perché se gli fosse concessa la vita potrebbe indicarci i vantaggi che abbiamo ricavato dal suo delitto. È bene per la sua pace che il santo vada al martirio. Gli è risparmiato lo spettacolo degli orrori che ha seminato. Al giorno d’oggi i mariti vivono come celibi, ed i celibi come uomini ammogliati. La cultura superiore dell’uomo, ecco quello che bramerei vedere. Gli uomini ne hanno tanto bisogno. Il mondo è veramente pieno di donne virtuose. Conoscerle equivale ad acquistare un’istruzione media. Ogni incertezza è segno di decadenza mentale nei giovani e di debolezza fìsica nei vecchi. I nostri mariti non sanno mai apprezzare le nostre qualità. Dobbiamo rivolgerci altrove per ciò. Pare che le donne londinesi oggi giorno abbelliscono le loro stanze esclusivamente di orchidee, di forestieri e di romanzi si. I canoni della buona società dovrebbero essere identici a quelli dell’arte. La forma è assolutamente indispensabile. La vita mondana dovrebbe avere la dignità di una cerimonia e la sua vanità dovrebbe riunire la falsità di un dramma romantico con lo spirito e la bellezza che rendono deliziosi quei drammi. È dunque cosi terribile la falsità? Non lo credo. Non è altro che un metodo per rendere molteplice la nostra personalità. La tragedia della vecchiaia consiste non nel fatto di essere vecchi, ma nel fatto di sentirsi ancora giovani. Un poeta veramente grande è quanto vi possa essere di meno poetico. Ma i poeti
mediocri sono veramente affascinanti. Quanto peggio rimano, tanto più sono pittoreschi. Il semplice fatto di avere pubblicato un volume di sonetti scadenti rende irresistibile un uomo. Egli vive la poesia che non sa scrivere. I grandi poeti scrivono la poesia che non osano vivere. È noioso essere adorato. Le donne ci trattano come l’umanità ha trattato i suoi dei. Ci adorano e ci tormentano sempre, perché facciamo qualche cosa per esse. L’uomo che vive artisticamente la sua vita ha per cuore il cervello. Il Libro d’Oro della Nobiltà (Peerage) è il solo volume che un giovane mondano deve studiare a fondo, ed è il più bel romanzo che l’Inghilterra abbia creato. Il mondo ha sempre riso delle sue tragedie, perché non vi era altro mezzo per sopportarle. Di conseguenza, quelle questioni che il mondo ha trattato seriamente, appartengono al lato comico della vita. Fra il santo ed il peccatore corre soltanto questa differenza: il santo ha un ato ed il peccatore un avvenire. Il cosiddetto peccato è un elemento essenziale del progresso. Senza di esso il mondo invecchierebbe, cadrebbe nell’immobilità, perderebbe il suo colorito. La curiosità che ingenera il peccato, aumenta l’esperienza umana. L’affermazione intensificata dell’ individualismo alla quale il peccato conduce, ci salva dalla mediocrità. Respingendo i preconcetti in fatto di morale, il peccato si trova in accordo con le idee dell’etica superiore. Gli antichi veneravano i loro eroi. I moderni si sforzano di renderli volgari. Può darsi che le edizioni economiche dei classici siano belle, ma le edizioni economiche dei grandi uomini sono assolutamente detestabili. L’individualismo non si sviluppa nell’uomo affermando su di lui delle pretese; esso è il prodotto naturale ed inevitabile dell’esistenza dell’uomo; è la meta verso la quale tende ogni sviluppo; è la differenziazione che ogni organismo deve raggiungere; è la perfezione inerente ad ogni metodo di vita e che attrae ogni metodo di vita. L’individualismo non esercita sull’uomo un’azione coercitiva. Al contrario insegna all’uomo la ribellione contro ogni tentativo di coercizione. Non cerca di costringere la gente alla bontà. Sa che la gente è buona quando è lasciata libera di sé. L’uomo sviluppa da se stesso l’individualismo. Chiedere se l’individualismo sia cosa pratica, sarebbe come chiedere se
l’evoluzione sia cosa pratica. L’evoluzione è legge della vita, e non vi è evoluzione se non nel senso dell’individualismo. Più sto in questo mondo e più mi persuado che tutta quello che era abbastanza buono per i nostri padri non è più abbastanza buono per noi. La donna non ha mai genio. Il sesso femminile è un sesso decorativo. Non ha nulla da dire, ma dice quel nulla con molto garbo. L’umanità prende sé stessa troppo sul serio, ecco il peccato originale del mondo. Se i trogloditi avessero saputo ridere, la storia sarebbe stata completamente diversa. Chi mai sarà stato colui che descrisse l’uomo come un animale ragionevole? Non vi fu mai una definizione più inesatta. L’uomo ha molte qualità, ma la ragione non è una di queste. Il pensiero ed il linguaggio sono per l’artista gli strumenti della sua arte. Per entrare nell'alta società oggi giorno bisogna o saper adulare la gente, o saperla divertire, o scandalizzarla; non occorre altro. Non bisogna mai cercare di capire una donna. Le donne sono immagini; gli uomini sono problemi. Se volete sapere quello che una donna intende veramente — ed è sempre un desiderio pericoloso - bisogna guardarla, non ascoltarla. La donna normale non dice mai nulla all’immaginazione. Essa è limitata al suo secolo. Nessun fascino la trasfigura. L’anima sua è palese e si riconosce come il suo cappello. Questa è sempre a portata di mano. Nessun mistero l’avvolge. Cavalca alla eggiata la mattina e chiacchiera intorno alla tavola da thè nel pomeriggio. Ha il sorriso stereotipato e si veste con i colori di moda. Non bisogna dir male dei capelli tinti e delle guance dipinte. Qualche volta hanno un fascino straordinario. Oggi giorno è un grande inconveniente essere ben educati. Esclude da tante cose. Le persone che mi hanno adorato — non sono state numerose, ma ve ne sono state — hanno sempre avuto la cattiva idea di continuare a vivere per lungo tempo dopo che io avevo cessato di amarle e dopo che esse avevano cessato di
amare me. Sono divenute obese e noiose e quando c’incontriamo cominciano subito a ricordare il ato. Oh, quant’è terribile la memoria della donna! È una cosa spaventosa! Che ristagno intellettuale rivela! Gli esami sono una farsa dal principio alla fine. Se un uomo è ben nato, sa sempre abbastanza, se non è ben nato tutto quello che sa è per lui dannoso. Il credito è il capitale dei cadetti e ne vivono piacevolissimamente. Lo scopo dell’arte non è la semplice verità ma la complicata bellezza. L’arte è in fondo una forma di esagerazione delle cose e la selezione di queste medesime cose, che ne è l’anima, non è altro che una forma intensificata dell’enfasi. La parola d’ordine della nostra epoca è questa: “Torniamo alla vita e alla natura, ed esse ricreeranno per noi l’arte e faranno scorrere nelle sue vene il sangue generoso, calzeranno di velocità i suoi piedi e daranno forza alla sua mano.” Ma, ahimè, i nostri sforzi amabili e ben intenzionati sono errati. La natura è sempre retrograda. E in quanto alla vita, essa è il dissolvente che distrugge l’arte, il nemico che ne devasta la casa. Non vi sono che due sole categorie di donne; le brutte e le dipinte. Le donne brutte sono molto utili. Se volete farvi una rispettabile reputazione, basta condurne uria a cena. Ma le altre sono affascinanti. Però commettono un errore: si dipingono per sembrare più giovani. La via del paradosso è la via della verità. Per mettere a prova la realtà occorre vederla camminare sulla corda tesa. Solo quando le verità si fanno acrobati possiamo giudicarne il valore. La vita imita l’arte più che l’arte non imiti la vita.... I Greci indovinarono questa verità con quel loro meraviglioso istinto artistico, e nella camera della sposa collocavano le statue di Ermete o di Apollo, affinché essa partorisse figli belli quanto le opere d’arte che fissava nei momenti di estasi e nei momenti d’angoscia. Essi sapevano che la vita non soltanto acquista dall’arte la spiritualità, la profondità del pensiero e del sentimento, il travaglio o la serenità dello spirito, ma ancora che può modellarsi perfino sulle linee e sui colori dell’arte e rispecchiare la dignità di Fidia o la grazia di Prassitele. Da ciò l’ostilità dei Greci contro il realismo. Essi erano avversi al realismo per ragioni puramente sociali. Sentivano che il realismo rende brutta la razza, ed avevano perfettamente
ragione. La fedeltà è per la vita sentimentale ciò che la coerenza è per la vita dello spirito : una confessione pura e semplice di incapacità. Vi sono molte cose delle quali ci spoglieremmo con gioia se non fosse per il timore che qualc un altro potrebbe raccoglierle. Quanto si gonfia il valore della fedeltà! Perfino in amore non è altro che una questione fisiologica. È indipendente dalla nostra volontà. I giovani vorrebbero essere fedeli e non possono esserlo; i vecchi vorrebbero essere infedeli e non ci riescono; non c’è altro da dire. La modernità nello stile e nella sostanza è un errore assoluto e completo. Abbiamo preso la livrea quotidiana della nostra epoca per i mantelli delle muse; trascorriamo i nostri giorni in strade sordide ed in orridi sobborghi delle nostre squallide città, quando dovremmo riposare sul declivio dei monti in compagnia di Apollo. Indubbiamente siamo una razza degradata; abbiamo venduto il diritto di primogenitura per una olla podrida di fatti positivi. Non vi è altra medicina per l’anima che i sensi; non vi è altra medicina per i sensi che l’anima. Posso tollerare la forza brutale, ma la ragione brutale è intollerabile. Vi è qualche cosa di vile nel servirsene come arma; è come colpire alla schiena l’intelletto. Le figure che vivono nel marmo o sulla tavola dipinta conoscono della vita un solo squisito istante, eterno, in verità, ma limitato ad una nota di ione o ad una fase di serenità. Quelle che debbono la loro vita al poeta, hanno a miriadi le emozioni di gioia e di terrore, di coraggio e di sfiducia, di godimento e di sofferenza: le stagioni vengono e se ne vanno in una processione lieta o rattristante e con piedi alati o di piombo gli anni trascorrono a loro davanti. Esse hanno la loro adolescenza e la loro virilità, dall’infanzia raggiungono la vecchiezza. Invece è sempre l’alba per Sant’ E lena, seduta alla sua finestra, quale la vide il Veronese. Attraverso la cheta aria mattutina gli angeli le portano i simboli del patimento divino, mentre una dolce brezza solleva i fili d’oro dalla sua fronte. Su quel poggio fiorentino ove giacciono gli amanti del Giorgione è sempre il fulgore del mezzodì, del mezzodì reso cosi languido dai soli estivi, che la fine e nuda fanciulla può appena affondare nella vasca di marmo la sferica coppa di cristallo traslucente e le dita affusolate del suonatore di liuto si posano quasi oziose sulle
corde. È sempre l’ora del crepuscolo per le ninfe danzanti, lanciate da Corot fra le argentee praterie della Francia. Nel crepuscolo eterno si muovono quelle .figure fragili e diafane, dai piedi bianchi e tremuli, che sfiorano appena l'erba rugiadosa su cui posano. Le figure che si avanzano nell’epopea, nella tragedia, nel romanzo, vedono, nel are dei mesi travagliati, crescere e diminuire le lune novelle, osservano il progredire della notte dalla sera al brillare della stella mattutina e dal sorgere al tramontare del sole, notano le fasi del giorno e il mutare delle sue luci e delle sue ombre, per esse, come per noi, i fiori sbocciano ed apiscono, e la terra, questa dea dalle trecce verdi, come Coleridge la chiama, muta .per diletto le sue vesti. La statua invece è concentrata in un attimo di perfezione; l’immagine fissata sulla tela è priva dell’elemento spirituale della crescita e del cambiamento; e ] vuna e l’altra, se ignorano la morte è perché poco conoscono la vita; i segreti della vita e della morte appartengono a coloro, soltanto a coloro che subiscono gli effetti del susseguirsi del tempo e a coloro che posseggono non soltanto il presente ma l’avvenire e che possono cadere da un ato di gloria o rilevarsi da un ato di onta. Il movimento, quel problema delle arti visibili, può soltanto manifestarsi nella letteratura. La letteratura ci raffigura il corpo nella sua velocità e l’anima nella sua irrequietezza. Dietro ad ogni cosa squisita vi è una cosa tragica. I mondi debbono penare perché possa sbocciare un fiore. La bellezza è una forma del genio — anzi, è superiore al genio in quanto che non richiede commento. È uno dei grandi fatti del mondo, come la luce del sole, o la primavera, o il miraggio nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo la luna. Non può essere interrogata, è sovrana per diritto divino. Non vi è altro modo di liberarsi da una tentazione che di soccombere ad essa. Se resistete, l’anima vostra si ammalerà di desiderio per quelle cose che le sono state rifiutate. Le donne rovinano ogni romanzo col desiderio di perpetuarlo in eterno. Indubbiamente egli avrà successo. Pensa come un conservatore e parla come un radicale, e ciò vuol dire tanto al giorno d' oggi. Attualmente essere intelligibile equivale a farsi trascurare. Noi trasformiamo gli uomini in dei ed essi ci abbandonano. Vi sono di quelli
invece che fanno degli uomini altrettanti bruti e questi baciano loro la mano e sono a loro fedeli. I mariti delle donne molto belle appartengono alla mala vita. Per me la bellezza è il miracolo dei miracoli. Solo gli esseri superficiali non giudicano dalle apparenze. Il vero mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile. L’ uomo ideale della nostra epoca è l’uomo dalla mente ben nutrita di fatti. E la mentalità di tale individuo è cosa mostruosa. Somiglia ad un negozio di antiquario, pieno di mostri e di polvere, con ogni oggetto quotato al di sopra del suo vero valore. Le donne non sanno apprezzare la bellezza nell’uomo; almeno le donne buone non la sanno apprezzare. Influire su di una persona vuol dire dargli l’anima nostra. Questa allora non pensa i suoi propri pensieri, non arde delle proprie ioni. Le sue virtù non le sono naturali. I suoi peccati, se esistono peccati, sono presi a prestito. Diventa l’eco della musica altrui; recita una parte che per essa non fu scritta. Gli amanti fedeli non conoscono che il lato triviale dell’amore; le tragedie dell’amore sono riservate agli amanti infedeli. L’artista deve creare cose belle, ma senza infondere in loro nulla della sua vita. Viviamo in un’epoca in cui gli uomini trattano l’arte come se dovesse essere una forma di autobiografia. Abbiamo perduto il senso della bellezza astratta. Non si può essere troppo cauti nello scegliersi i nemici. Io non ne ho uno che sia un imbecille. Sono tutti uomini di un certo valore intellettuale e, di conseguenza, mi apprezzano. Il valore di un’idea non ha assolutamente nulla da vedere con la sincerità di colui che la professa. Mi piacciono le persone più che i principi; e mi piacciono le persone prive di principi, più di qualunque altra cosa al mondo. Chi brama vivere la vita secondo le dottrine di Cristo, dev’essere perfettamente
ed assolutamente sé stesso. Può essere un grande poeta, o un grande scienziato, o un giovane studente dell’Università, o un guardiano di pecore presso la palude; o un drammaturgo come Shakespeare, o uno che medita sul mistero di Dio come Spinoza; o un bambino che si trastulla in un giardino, o un pescatore che getta le sue reti in mare. Non importa cosa sia, basta che si renda conto della perfezione dell’anima che è dentro di lui. Lo scopo della vita è l’autosviluppo. Sviluppare pienamente la nostra individualità, ecco la missione che ciascuno di noi deve compiere. Non vi possono essere influenze benefiche. Ogni influenza è immorale — immorale dal punto di vista scientifico. Non soltanto le parole hanno una musica dolce quanto quella della viola e del liuto, un colorito ricco e vivace quanto quello che rende belle le tele dei veneti e degli spagnoli ed una forma plastica sicura e certa quanto quella che si rivela nel marmo e nel bronzo, ma il pensiero e la ione e la spiritualità sono pure il loro appannaggio anzi appartengono soltanto interamente a loro. Non vi è nulla di tanto patetico quanto un paradosso veramente riuscito. Il calembour è il pagliaccio dell’umorismo, il paradosso ben tornito ne è l’artista perfetto e la commedia più comica ha del tragico, come la tragedia più truce è spesso temperata da una sottile vena comica. L’anima nostra è fatta di fasi cangianti come la seta è tessuta di colori cangianti e le nostre fasi sono spesso incongrue. Tutto ciò che è vero è incongruo. Più studiamo la vita e la letteratura e più ci convinciamo che dietro ad ogni cosa meravigliosa vi è una individualità e che l’uomo non è un prodotto della sua epoca, ma è l’uomo che crea la sua epoca. Per apprezzare la qualità di un vino e sapere in quale vendemmia venne fatto, non occorre berne tutto un barile. È triste constatarlo, ma è fuori di dubbio che il genio dura più della bellezza. Ciò spiega perché tutti si sforzino ad istruirsi troppo. I brutti e gli stupidi sono i più fortunati a questo mondo. Possono sdraiarsi comodamente ed assistere sbadigliando alla commedia della vita. È pur vero che essi ignorano la vittoria, ma è vero anche che ad essi è risparmiata la conoscenza della disfatta.
Essere capace di una ione e non provarla vuol dire rendersi incompleto e ristretto. Perfino nella vita vissuta l’egoismo non è privo di attrattive. Quando le persone ci parlano degli altri, sono quasi Sempre noiose. Quando ci parlano di sé stesse sono quasi sempre interessanti e, se fosse possibile farle tacere quando diventano noiose con quella stessa facilità con la quale si chiude un volume che ci ha stancati, sarebbero veramente perfette. Ogni grande uomo ormai ha i suoi discepoli, ed è sempre Giuda che ne scrive la biografia. L’arte trova la propria perfezione in sé stessa e non al di fuori. Non può essere giudicata alla stregua di un criterio esterno di somiglianza. Essa è un velo piuttosto che uno specchio. Ha fiori che nessuna foresta conosce, uccelli che nessuna selva ospita. Crea e distrugge i mondi e può tirare la luna giù dal cielo con un filo. Sono sue le forme più vere che il vero, i suoi i grandi archetipi dei quali le cose esistenti non ci sembrano che copie imperfette. Per essa la natura non ha leggi, non ha uniformità. L’arte può operare miracoli a volontà e quando chiama i mostri dalle profondità, essi vengono. Essa può far fiorire il mandorlo d’inverno e coprire di neve le messi mature. Ad un suo comando la brina posa il dito argenteo sulle labbra ardenti del giugno ed i leoni alati escono cauti dalle tane delle colline, le driadi spiano dalla macchia quando essa a ed i bruni fauni sorridono stranamente quando essa si avvicina a loro. Essa è adorata da divinità dalla faccia di falco ed i centauri galoppano al suo fianco. In letteratura l’egoismo schietto è piacevolissimo. Dando uno scopo alla nostra vita, ne smorziamo la capacità emotiva. Se la nostra vita ha uno scopo viviamo per un minuto, per un giorno, per un anno, invece di vivere per ogni minuto, per ogni giorno, per ogni anno. Le varie fasi della vita ne costituiscono la bellezza. Vivere ognuna di quelle fasi vuol dire vivere intensamente. Molti giovani iniziano la vita con un dono naturale per l’esagerazione, che se fosse coltivata in un ambiente propizio e simpatico, o con l’imitare i migliori modelli, potrebbe svilupparsi in qualche cosa di veramente grande e di bello. Ma per lo più essi finiscono col perdersi. O si lasciano vincere dall’abitudine della precisione o cominciano a frequentare i vecchi ed i bene informati. E queste cose
sono fatali per l’immaginazione. La migliore espressione dello spirito di una epoca è quella data dalle astratte idealità artistiche, perché lo spirito stesso è astrazione e idealismo. In quanto a credere, sono pronto a credere tutto ciò che è incredibile. “ Conosci te stesso ” fu scritto sul portale del mondo antico. Sul portale del mondo moderno sta scritto: “sii te stesso”. Ed il messaggio di Cristo all’uomo fu semplicemente “ sii tu stesso. ” Questo è il segreto di Cristo. Londra è piena di donne che hanno fiducia nei loro mariti. Si riconoscono sempre, hanno l’aria tanto infelice. Per coloro che non sono artisti e per i quali non vi è altra vita che la vita dei fatti, non vi è altra via alla perfezione che quella del dolore. Il pubblico inglese si sente sempre a suo agio quando una mediocrità gli parla. Si ricade sempre nell’assurdo di volere sviluppare l’intelligenza, spingerla innanzi violentemente in questa ò quell’altra direzione. L’intelligenza dovrebbe essere ricettiva, simile ad una lira che aspetta di essere sfiorata dal Vento, o ad un lago pronto ad incresparsi al soffio della brezza, non dovrebbe essere un ficcanaso affaccendato a correre sempre per le strade alla ricerca della novità. Non vi è nulla di più bello che dimenticare, se non forse l’essere dimenticato. Il ritorno alla vita e alla natura, il voler elevare vita e natura al punto da considerarle come idealità, ha sempre per risultato una decadenza artistica. La vita e la natura possono servire talvolta come materia prima per l’arte, ma prima che l’arte possa farne uso, occorre che converta entrambe in convenzioni artistiche. Quando l’arte abbandona la via dell’immaginazione, abbandona tutto. Come metodo, il realismo è fallito completamente e ciò che ogni artista deve fuggire è la modernità nella forma e la modernità nella sostanza. L’uomo può avere la mentalità femminile, proprio come la donna può avere la mentalità maschile. Londra abbonda troppo di nebbie e di gente seria. Se siano le nebbie che producono la gente seria o se sia la gente seria che produce le nebbie, non saprei
dire. Quale rovina per l’uomo è il matrimonio! Esso lo abbrutisce quanto le sigarette, e costa molto di più. Quella dev’essere veramente una persona specchiata. Non ne ho mai sentito il nome in tutta la vita mia, ed attualmente questo dice molto in suo favore. La letteratura è sempre il precursore della vita. Essa non imita la vita, ma la plasma ai suoi fini. Quando una cosa ci è necessaria o utile, quando reagisce su di noi procurandoci o dolore o gioia, quando si rivolge fortemente alle nostre simpatie o è una parte vitale del nostro ambiente, trascende dalla vera sfera dell’arte. Non potrei questionare con questo cappello in capo; è troppo leggero. Una parola a rovescio lo rovinerebbe. La musica ci crea un ato che ignoriamo, e ci infonde un senso di dolore finora celato alle nostre lacrime. Nulla riesce tanto fatale all’individualità quanto la riflessione. Ho il culto dei pranzi a Londra. Gl’invitati intelligenti non stanno mai a sentire, e gl’invitati stupidi non parlano mai. La conversazione dotta è una posa per gli ignoranti ed una professione per coloro che sono mentalmente disoccupati. Le esposizioni all’Accademia delle Belle Arti sono troppo vaste e troppo volgari. Tutte le volte che ci sono stato, o vi era tanta folla che non mi è riuscito vedere i quadri, e ciò era male ; o vi erano tanti quadri che non mi è riuscito vedere la gente, e ciò era peggio. L' arte è sempre inutile. La bellezza, la vera bellezza, termina dove l’espressione intellettuale del volto comincia. L’intelletto è in se stesso una forma di esagerazione che turba l’armonia del viso. Non appena ci mettiamo a sedere per pensare, diventiamo tutto naso, o tutta fronte, o qualche altra mostruosità.
Il fascino del matrimonio consiste solo nel fatto che rende necessaria ad entrambi i coniugi una vita d’inganni. La segretezza pare essere l’unico modo di rendere misteriosa e meravigliosa la vita moderna. La cosa più banale acquista un certo fascino, se si fa di nascosto. La vanità è una delle più grandi virtù, eppure quanta poca gente riconosce in essa una qualità da ammirare e da emulare. Quanti uomini, quante donne non hanno trovato la salute nella vanità! Eppure l’uomo mediocre va carponi alla ricerca della modestia! È difficile non essere ingiusti verso ciò che si ama. L’umanità vorrà sempre bene a Rousseau, perché confessò i suoi peccati non ad un amico ma al mondo. Se coloro che non amano Platone più del vero, non possono oltreare la soglia dell’Accademia, coloro che non amano la bellezza più della verità ignoreranno per sempre l’ultimo santuario dell’arte. Una fatalità incombe sulla superiorità fisica ed intellettuale: la stessa fatalità che sembra inseguire, attraverso la storia, i i incerti dei re. Meglio vale non distinguersi dai propri simili. Il vizio e la virtù non sono per l’artista che la materia prima della sua arte. Occorre che un nuovo edonismo ricrei la vìta, salvandola da quell’aspro e goffo puritanesimo che ha avuto, ai giorni nostri, una strana rinascenza. Esso dovrà farsi forte dell’intelletto, certamente, ma dovrà anche rinnegare ogni teoria, ogni sistema che esiga il sacrificio di una forma qualsiasi di esperienza ionale. Questo edonismo avrà per scopo l’esperienza stessa, e non i frutti dell’esperienza, dolci o amari che siano. Ignorerà tanto l’estetismo che addormenta i sensi, quanto la libidine che li attutisce. Ma insegnerà all’uomo l’arte di concentrarsi sui momenti di una vita che non è in sé stessa che un momento. L’arte non esprime mai altro che sé stessa. Vive di una vita sua indipendente, proprio come il pensiero e si sviluppa a seconda delle proprie tendenze. L’arte non è necessariamente verista in un secolo verista, né mistica in un secolo di fede. Invece di essere la creatura della sua epoca, si trova spesso in aperta
contradizione con essa e la storia che ci tramanda è unicamente la storia del suo sviluppo. I bene intenzionati sono sempre quelli che agiscono male. Somigliano a quelle signore che portano gli abiti malfatti per ostentare la loro devozione. Le buone intenzioni sono sempre come uno scritto sgrammaticato. L’uomo può credere all’ impossibile, non crederà mai all’improbabile. Quando l’arte sarà più varia, senza dubbio anche la natura sarà più varia. Quando si ha abbastanza immaginazione per addurre delle testimonianze in appoggio di una menzogna, tanto vale dire subito la verità. Gli storici dell’antichità realizzavano romanzi deliziosi sotto forma di storia; i romanzieri moderni realizzano fatti noiosi sotto forma di romanzo. La natura non è la grande madre che ci ha partorito. Essa è una nostra creazione e viene generata nel nostro cervello. Le cose sono perché noi le vediamo e quello che vediamo ed il modo nel quale le vediamo dipende dalle arti che hanno avuto influenza su di noi. Guardare un oggetto è ben diverso dal vederlo. Nessuna cosa si vede prima di averne afferrata la bellezza. La vera scuola dell’ arte non è la vita, ma l’arte stessa. Non vi dirò di trascurare come cosa vana il mondo o gli occhi del mondo o le dicerie del mondo. Essi hanno una grande importanza. Essi hanno una importanza eccessiva. Per nulla al mondo sposerei un uomo con un avvenire. La sola persona al mondo che vorrei poter profondamente conoscere è me stesso, ma per il momento non ne vedo la possibilità. Le autobiografie moderne sono scritte per lo più da persone che hanno perduto quasi completamente la memoria e che mai fecero nulla che valesse la pena di essere ricordato. L’istruzione è una bellissima cosa, ma è bene ricordarsi, di tanto in tanto, che nulla di ciò che importa veramente sapere può essere insegnato.
Le donne somigliano ai minorenni, vivono delle loro speranze. Gli intelletti rattrappiti sono appropriati a taluni quanto i corpi rattrappiti sono appropriati a talaltri. Le ioni, sull’origine delle quali spesso c’inganniamo, sono quelle che più ci tiranneggiano. Gl’impulsi più deboli sono quelli che sappiamo analizzare. Non di rado, quando crediamo sperimentare sugli altri l’effetto delle ioni, noi ne facciamo l’esperimento su noi stessi. Ogni qual volta si fa una cosa stupidissima si è sempre mossi dai motivi più nobili. Credevo di non aver cuore. Trovo che ne ho uno e che non mi si addice. Non so come, ma esso non è in armonia col costume moderno. L’aver cuore ci fa più vecchi e nei momenti critici compromette il nostro avvenire. Non suono con scienza, chiunque può suonare con molta scienza — ma suono con sentimento meraviglioso. In fatto di musica il sentimento è il mio forte. Riservo la scienza per la vita. Adoro gli uomini che hanno ato la settantina. Essi ci offrono sempre il modo di venerare una vita. Tutti quelli che sono incapaci d’imparare si sono dedicati all’insegnamento; ecco dove ci ha portato l’entusiasmo per l’istruzione. La natura ha in odio l’intelletto. Dal punto di vista della forma il prototipo delle arti è l’arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento l’arte drammatica è il prototipo. Le differenze che ci distinguono l’uno dall’altro sono questioni superficiali: gli abiti, l’educazione, il tono della voce, le opinioni religiose, l’apparenza personale, gli usi e altre cose simili. Più studiamo l’arte e meno ci è cara la natura. L’arte ci rivela l’approssimazione della natura, le sue strane crudeltà, la sua straordinaria monotonia, la sua mancanza assoluta di decoro.... Però è bene per noi che la natura sia cosi imperfetta, perché, in caso contrario, non avremmo avuto l’arte. L’arte è la nostra
fiera protesta, il nostro coraggioso sforzo per mettere la natura al suo posto. In quanto alla varietà infinita della natura diciamo che questa non è altro che un mito. La varietà non esiste nella natura, ma esiste nell’immaginazione o nella fantasia, o nella voluta cecità dell’uomo che la contempla. I fatti s’insinuano non soltanto nella storia, ma usurpano il dominio della fantasia e invadono il regno del romanticismo. Tutto si secca al loro contatto. Essi rendono volgare l’umanità. Le persone ordinarie aspettano che la vita riveli loro i suoi segreti, ma ai pochi, agli eletti, i misteri della vita sono rivelati prima che il velo che cela quei segreti cada. Ciò si deve qualche volta all’ arte, principalmente all’arte letteraria, che tratta direttamente delle ioni e nasce dall’intelletto. Ma ogni tanto un’individualità completa si sostituisce all’arte e ne assume il compito, anzi diventa, in un certo senso, un’opera d’arte, poiché la vita ha i suoi capolavori complessi quanta quelli della poesia, della scultura o della pittura. Non vi è al mondo nulla di più malsano del pensiero; la gente ne muore come di una qualsiasi altra malattia. Una sigaretta è il tipo perfetto del piacere perfetto. È squisita e ci lascia insoddisfatti. Lo scopo del bugiardo non è altro che affascinare, deliziare, procurare godimenti. Egli è la base della società civile. È un errore credere, come vogliono alcuni, che il volto rispecchi il pensiero. Qualche volta il vizio segna rughe sul volto e ne altera le linee, ma non più di questo. Il volto è una vera maschera che ci è concessa per celare i nostri pensieri. A che gioverebbe la purezza e l’innocenza a noi uomini? Un fiore bene scelto per l’occhiello ha un effetto molto maggiore. L’unica differenza che corre fra un capriccio ed una ione eterna, è che il capriccio dura un po’ di più. Si dice qualche volta che la bellezza sia un pregio superficiale. E tale sia; ma in ogni modo essa è meno superficiale del pensiero. In verità l’arte rispecchia lo spettatore e non la vita.
Al giorno d’oggi si conosce il prezzo di tutte le cose ed il valore di nessuna. La coscienza e la viltà sono in fondo identiche. La coscienza è la marca depositata della ditta, ecco tutto. In ogni manifestazione della vita la forma è la base di ogni cosa. Platone dice che i gesti ritmici ed armonici del ballo infondono nello spirito il ritmo e l’armonia. “ Le forme sono il cibo della fede “ esclamò Newman in uno di quei tremendi scatti di sincerità che ci fanno conoscere ed ammirare quell’uomo. Egli aveva ragione, benché forse non sapesse quanto aveva terribilmente ragione. I dogmi sono accettati, non perché sono ragionevoli, ma perché sono costantemente ripetuti in forma identica. Si, la forma è tutto. Essa è il segreto della vita. Trovate il modo di dare espressione ad un dolore ed esso vi diventerà caro. Trovate il modo di esprimere una gioia e l’estasi che questa dona sarà aumentata. Volete amare? Servitevi della litania dell’amore e le parole creeranno il desiderio dal quale il mondo crede che esse abbiano origine. Avete un dolore che vi attanaglia il cuore? Imparate dal Principe Amleto o dalla Regina Costanza l’arte di manifestarlo: troverete che tale manifestazione è in se stessa una consolazione e che la forma, che dà vita alla ione, è la sepoltura del dolore. E cosi, tornando alla sfera dell’arte, è la forma che crea non soltanto il temperamento critico, ma anche l’istinto estetico che ci rivela ogni cosa sotto l’aspetto della bellezza. Cominciate con il culto della forma e non vi sarà segreto d’arte che non vi sia rivelato. Solo coloro che hanno perduto il bene dell’intelletto ragionano. Oggi giorno si muore per lo più di una specie di buon senso progressivo e ci s’accorge troppo tardi che le sole cose che non si rimpiangono mai sono gli errori commessi. Lady Henry Wolton era una donna strana; le sue toilettes parevano sempre concepite in un impeto d’ira e indossate in un momento di tempesta. Era quasi sempre innamorata di qualcuno e siccome la sua ione non era mai corrisposta, cosi ne serbava tutte le illusioni. Voleva darsi un’aria pittoresca e non riusciva che ad essere disordinata. Coloro che vogliono frugare al di sotto della superficie delle cose lo fanno a loro rischio e pericolo. Indossando una giubba a coda ed una cravatta bianca, tutti possono acquistarsi la
fama di uomini civili. Non vi è nulla di più interessante che raccontare i propri peccati ad un uomo onesto o ad una donna buona. Ciò è intellettualmente affascinante. Una delle grandi gioie che ci procura un ato immorale è quella di avere tante cose da narrare ai buoni. Le leggi si fanno perché le autorità possano scordarle, come pure i matrimoni si celebrano perché il tribunale del divorzio non rimanga ozioso. Per riacquistare la gioventù non occorre che ripetere le proprie follie. Non sposate mai una donna dai capelli color paglia. Essa è sempre eccessivamente sentimentale. La ragione per la quale ci piace pensar bene degli altri è che abbiamo tutti paura di noi stessi. La base dell’ottimismo è il timore. Noi ci crediamo generosi quando diamo credito ai nostri vicini facendoli possessori di quelle virtù che potranno giovare a noi stessi. Lodiamo il banchiere nella speranza che ci accrediterà oltre la cifra del nostro conto corrente e siamo pronti a riconoscere buone qualità al brigante, nella speranza che rispetterà il nostro avere. Ho il maggiore disprezzo per l’ottimismo. L’arte ha le sue origini nell’ornato, nel lavoro di pura immaginazione e di diletto che si occupa dell’irreale e del non esistente. È questo il suo primo stadio. Poi la vita subisce il fascino di questa nuova meraviglia e chiede di essere accolta entro il cerchio magico. L’arte accetta la vita come facente parte della sua materia prima, la crea di nuovo forgiandola in forme nuove; l’arte ostenta la più assoluta indifferenza per i fatti; essa immagina, inventa, sogna e mantiene fra sé e la realtà la barriera impenetrabile della bellezza stilistica, del trattamento decorativo o idealistico. Poi succede un terzo stadio, quando la vita acquista la superiorità e caccia l’arte nel deserto. Questa è la vera decadenza di cui soffriamo attualmente. Le buone intenzioni sono state la rovina del mondo. I soli che hanno compiuto qualche cosa nel mondo sono stati coloro che non avevano nessuna intenzione. Non mi preoccupo mai di quello che dice la gente volgare e non faccio mai ostacolo a quello che fa la gente piacevole.
Sapete che non sono un difensore del matrimonio. Il vero inconveniente del matrimonio è che rende la gente altruista e chi non è egoista manca di colorito, di individualità. Però vi sono alcuni che sono resi più complessi dal matrimonio. Trattengono il loro egoismo aggiungendovi molti altri egoismi. Questi sono costretti a vivere più di una vita. Acquistano un organismo più complesso e la complessità dell’organismo è lo scopo, credo, della vita. E poi, ogni esperienza ha il suo valore e si può dire quello che si vuole del matrimonio, ma è indubbiamente un’esperienza. Coloro che interpretano il simbolo, lo fanno a loro rischio e pericolo. Non parlo mai quando vi è musica, se la musica è buona. A chi ascolta musica cattiva incombe il dovere di soffocarla sotto la conversazione. Quando i critici si trovano in disaccordo l’artista è coerente con sé stesso. La fede è quanto di più complesso io conosca. Si suppone che crediamo tutti alla stessa cosa in diversi modi. È come se mangiassimo nello stesso piatto con cucchiai di vario colore. L’esperienza non ha un valore etico. Essa non è che il nome che l’uomo dà ai suoi errori. Per lo più i moralisti l’hanno considerata come una specie di ammonizione, rivestendola di una certa efficacia etica, per la formazione del carattere e l’hanno lodata credendo che insegnasse all’uomo ciò che deve fare e ciò che deve evitare. Ma l’esperienza non è una forza motrice, come non lo è la coscienza. Essa dimostra che il nostro avvenire somiglierà al nostro ato e che ciò che abbiamo fatto una volta con orrore, lo rifaremo molte volte, e con gioia. Le sensazioni sono i dettagli che compongono la storia della nostra vita. L’artista ignora le simpatie etiche. Per un artista una predilezione etica costituisce un imperdonabile peccato di stile. Qualche signora ha l’aspetto di una “ edition de luxe ” di un perverso romanzo se, preparata espressamente per il mercato inglese. Finora ignoravo cosa fosse il terrore: ormai lo so. È come se una mano di ghiaccio si posasse sul cuore. È come se il cuore palpitasse, fino a schiantarsi, in un vuoto abisso.
Si può perdonare all’uomo la creazione di una cosa utile fino a tanto che questa non sia ammirata. Ma la sola scusa ch’egli abbia per la creazione delle cose inutili è l’ammirazione intensa che esse suscitano. L’ artista non desidera mai dimostrare una qualsiasi cosa. Perfino le verità possono essere dimostrate. Il concetto popolare della salute è nobilissimo. Un gentiluomo campagnolo inglese che galoppa dietro ad una volpe – l’innominabile che rincorre l’immangiabile. Raramente si dicono verità che meritino di essere dette. Bisognerebbe scegliere le verità con la stessa cura con cui si scelgono le menzogne e scegliere le nostre virtù con quella stessa cura che dedichiamo alla scelta dei nostri nemici. Anima e corpo, corpo ed anima: che mistero! Vi è dell’animale nell’anima ed il corpo ha i suoi istinti di spiritualità. I sensi possono raffinare e l’intelletto può degradare. Chi può dire dove termina l’impeto della carne e dove incomincia l’impeto psichico? Quanto sono superficiali le definizioni arbitrarie dei soliti psicologi! Eppure quanto è difficile pronunciarsi in merito alle pretese delle varie scuole! È l’anima un’ombra rinchiusa nella casa del peccato? O forse che il corpo risiede veramente nell’anima, come credeva Giordano Bruno? Il confine fra spirito e materia è esso pure un mistero. L’uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle. Per lui la speranza è un fatto reale. Non vi sono libri morali o libri immorali. Vi sono libri scritti bene e libri scritti male e nient’altro. Il matrimonio è una specie di serra. Conduce a maturità strani peccati e talvolta strane rinunce. Il senso del dovere è simile ad un’orribile malattia. Distrugge i tessuti del pensiero come certe malattie distruggono i tessuti del corpo. Il catechismo ha da rispondere di gravi responsabilità. Coloro per i quali le cose belle non hanno altro significato che di pura bellezza
sono gli eletti. Quelli che trovano significati perversi nelle cose belle, sono corrotti senza essere piacevoli. Questo è un difetto. Poche persone hanno la forza di resistere alle assurde pretese dell’ortodossia. Quella signora si era messa troppo belletto ieri sera e troppi pochi abiti. Ciò indica sempre la disperazione in una donna. La virtù è simile ad una città collocata sopra una montagna: non può restar nascosta. Noi possiamo celare — se vogliamo — per un po’ di tempo i nostri vizi, ma la virtù si manifesta sempre. Non so come quel tale possa sopportare la società londinese. Ormai egli non ha più nulla da sperare, poiché tollera una società composta di nullità pretenziose che discorrono di niente. Non conoscete la vita che conducono laggiù? È la vera vita di campagna, vergine di ogni sofisticazione. Si alzano presto perché hanno tanto da fare, e si coricano presto perché non hanno niente da pensare. Non vi è nulla di più disastroso per l’individualità che mantenere le promesse, a meno che non sia ancora più disastroso dire la verità. Che importa se le idee del Ruskin a proposito del Turner siano giuste o no? Chi se ne cura? Quella sua prosa possente e maestosa, cosi fervida, cosi infiammata di nobile eloquenza, cosi ricca nella sua complessa armonia sinfonica, cosi sicura ed infallibile nella scelta della parola ricercata e dell’epiteto è un’ opera d’arte che vale quanto quei meravigliosi tramonti che scoloriscono o si alterano sulle tele nelle gallerie inglesi — anzi sono incline a credere quella prosa come veramente meravigliosa e per la sua costante bellezza e per la grande varietà del suo eloquio, perché in quei lunghi periodi cadenzati, l’anima parla all’anima non soltanto con la forma e col colore, adoperati per altro completamente e con grande misura, ma anche con la parola intellettiva ed emotiva, con la parola nobile e il pensiero ancora più nobile, con l'intuito dell’immaginazione e con spirito e scopo poetici — quella sua prosa, io sempre mi dico, è l’arte più grande, in quanto che la letteratura è l’arte più perfetta. L’amicizia non inizia male con il riso e non può finire meglio.
La Signora Cheveley è una di quelle donne modernissime che trovano che uno scandalo sta loro bene quanto un cappello nuovo e portano entrambi in mostra per la eggiata alle diciassette e mezzo, ogni sera. Sono certo che essa adora gli scandali ed il grande dolore della sua vita attuale è che non riesce a raccoglierne a sufficienza. Il mondo classifica le azioni in tre categorie: le azioni buone, le azioni cattive che si possono commettere e le azioni cattive che non si possono commettere. Se vi limitate alle buone azioni, sarete rispettato dai buoni, se limitate alle cattive azioni che si possono commettere sarete rispettato dai cattivi. Ma se vi rendete responsabile di cattive azioni che non si possono commettere, allora i buoni ed i cattivi si uniranno per darvi addosso e sarete perduto senza speranza. Scelgo i miei amici per la loro bellezza, le mie conoscenze per la loro rispettabilità ed i miei nemici per la loro intelligenza. L’artista è colui che crea cose belle. Per me la parola “ naturale ” significa tutto ciò che vi è di più borghese, tutto ciò che è scolorito, amorfo, vuoto. Potrebbe essere una bella parola, ma è la moneta più deteriorata negli spiccioli della lingua. Compatisco una donna sposata ad un uomo che si chiama Giovanni. Probabilmente non potrà mai gustare neppure per un istante le delizie incantevoli della solitudine. Soltanto quando abbiamo imparato a valutare l’oblio, abbiamo imparato l’arte di vivere. Rivelare l’arte e celare l’artista, ecco lo scopo dell’arte. Preso nel suo complesso, il mondo è un mostro pieno di pregiudizi, pieno di preconcetti, corrotto dalle cosiddette virtù; esso è un puritano, ed un fatuo. Il segreto della vita è l’arte di sfidarlo. Sfidare il mondo ecco quale dovrebbe essere il nostro scopo, invece di vivere per accontentare le sue pretese, come facciamo per lo più. L’opera di creazione del critico avrà qualche somiglianza con l’opera che lo ha spronato ad esercitare la sua critica, ma sarà quella somiglianza che esiste non fra la natura e il modo col quale il paesaggista o il ritrattista la fanno vedere a
noi, ma la somiglianza che sta fra la natura e l’opera dell’artista decoratore. Come il tulipano e la rosa sembrano fiorire davvero sul tappeto senza fiori di Persia e sono belli a vedere benché non siano riprodotti con forme e linee tangibili; come la perla e la porpora della conchiglia marina riecheggiano nella chiesa di San Marco a Venezia; come la volta della meravigliosa cappella a Ravenna risplende dell’oro e del verde e dello zaffiro della coda del pavone, benché l’uccello di Giunone non voli là dentro, così il critico riproduce l’opera ch’egli studia in un modo che non è mai imitativo; può darsi anzi che la bellezza della sua opera consista, in parte, nell’attenuarne le somiglianze superficiali; in tal modo egli ci mostra non soltanto il significato, ma anche il mistero della bellezza e trasformando ogni arte in letteratura risolve una volta per sempre il problema dell’unità dell’arte. Le divergenze di opinioni suscitate da una opera d’arte, indicano che essa è nuova, complessa e vitale. Nulla mi riesce più gradito che scoprire la virtù in una persona nella quale non ne avevo mai sospettato l’esistenza. È come trovare un ago in un fienile. Esso punge. Se possediamo delle virtù abbiamo il dovere di avvisarne la gente. Il critico è colui che sa trasformare in una nuova forma o in un materiale nuovo le impressioni da lui riportate intorno alle cose belle. Hopper è uno dei gentiluomini della natura; tali gentiluomini sono i peggiori ch’io conosca. Se si ha intenzione di essere buoni, bisogna fare della bontà una professione e questa è la più impegnativa che vi sia al mondo. Preferisco la musica di Wagner ad ogni altra. È cosi rumorosa che permette di discorrere durante il tempo dell’esecuzione, senza che gli altri possano sentire quello che si dice. L’arte è ad un tempo rappresentativa e simbolica. L’infanzia è una lunga carriera d’innocente spionaggio, di sorpresa di cose che non dovrebbero essere sapute. La critica, tanto nella più alta che nella più bassa sua espressione, non è che una forma di autobiografia.
Le sole cose che valgano la pena di essere dette sono quelle che dimentichiamo; le sole cose che valgano la pena di essere fatte sono quelle che sorprendono il mondo. La maturità è una lunga carriera di imprudenze: l’arte di conversare sta tutta nel dire ciò che non dovrebbe essere detto. Per lo più la virtù è una forma di deficienza, come il vizio è un affermarsi dell'intelletto. La gente per nascondere la propria ignoranza dà degli insegnamenti, cosi come sorride per nascondere le lacrime. Essere anormale vuole dire spesso essere grande. Essere naturale vuol quasi sempre dire essere stupido. Mentire con garbo è un’arte, dire la verità è agire secondo natura. Le persone che dicono le cose sensate somigliano agli spaccapietre della via: ci coprono di polvere e di schegge. Gesù disse all’uomo: “ Tu hai una meravigliosa personalità. Sviluppala. Sii te stesso. Non t’immaginare che la tua perfezione stia nell’accumulare o nel possedere cose esterne. La tua perfezione sta in te. Se tu riuscirai a realizzare questo, tu non vorrai essere ricco, ì ricchi possono essere derubati dall’uomo. I veramente ricchi no. Nel tesoro della tua anima , vi sono molte cose preziose, che non possono essere tolte. Perciò cerca di costruire la tua vita in modo che le cose esterne non ti possano nuocere. E cerca anche di liberarti della proprietà personale. Questa implica sordide preoccupazioni, cure senza fine, mali continui. La proprietà personale ostacola l’individualismo ad ogni o.” Quando Gesù parla dei poveri intende parlare delle personalità, come quando parla dei ricchi intende coloro che non hanno sviluppato la loro personalità. L’eco è spesso più bello che la voce ripetuta.