sco Avella
La Mia Amica Atea
Dedicato ai bambini che hanno sofferto e sono morti a causa dell’imposizione della credenza in Dio, da sempre responsabile di grandi atrocità.
«Gli atei devono rendersi conto di questa anomalia: le opinioni religiose sono le uniche opinioni dei genitori che, per consenso pressoché universale, si possano automaticamente riversare sui bambini, i quali sono troppo piccoli per comprenderne il significato. Non esiste il bambino cristiano; esiste solo il figlio di genitori cristiani. Cercate di ficcarvelo in testa.» (Richard Dawkins, L’illusione di Dio, 2006)
«Per un fanciullo la religione significa semplicemente paura. Dio è un uomo potente che vede tutto; Egli può vederti dovunque tu sia. Per un fanciullo spesso ciò significa che Dio può persino vedere quello che avviene sotto le coperte. E introdurre la paura nella vita di un fanciullo è il peggiore di tutti i delitti.» (Alexander S. Neill, Il fanciullo difficile, 1927)
«Quando il mondo sarà divenuto tanto onesto da non impartire alcuna istruzione religiosa ai fanciulli prima dei quindici anni, si potrà sperarne qualcosa.» […] «Le religioni - sono loro stesse ad affermarlo - non si interessano della convinzione, ma della fede, e non fanno uso di argomenti, ma di rivelazioni. Ora, gli anni dell'infanzia sono quelli in cui è maggiore la disponibilità a credere; perciò si mira, anzitutto, a impadronirsi di quella tenera età. È in tal modo, assai più ancora che mediante minacce e racconti di miracoli, che mettono radici le dottrine della fede.» (Arthur Schopenhauer, Morale e religione. Da Parerga e Paralipomena e Frammenti postumi, 1990)
Sinossi
Un racconto per bambini e ragazzi, pensato per quei genitori non credenti che vogliono aiutare i figli a non farsi condizionare dall’indottrinamento religioso che subiranno dalla società. La storia, narrata sotto forma di diario, parla di una ragazza che inizia a frequentare la scuola media e fa amicizia con una sua coetanea atea. Inizialmente, lei rimane turbata da questa caratteristica della sua nuova amica, al punto che vorrebbe trovare il modo per aiutarla a credere in Gesù, ma alla fine sarà la razionalità a trionfare e la ragazza “senza Dio” darà alla protagonista un grande insegnamento di vita. Un racconto, quindi, per bambini e ragazzi da far crescere con uno scudo nei confronti delle credenze religiose, spesso responsabili di paure interiori capaci di mettere a disagio anche molti adulti, che arrivano a limitare la propria libertà a causa del timore di andare all’inferno. Se i genitori credenti hanno il diritto di insegnare ai propri figli che esiste un personaggio immaginario chiamato “Dio” che vive in un luogo magico chiamato “paradiso”, allo stesso tempo i genitori non credenti hanno il diritto di insegnare ai loro figli che esistono due scudi, chiamati “razionalità” e “libero pensiero”, in grado di proteggerli da quelle credenze che un giorno potrebbero metterli a disagio su vari aspetti della loro vita.
La Mia Amica Atea
Caro Diario, sono ati quasi due mesi da quando ho iniziato ad andare alla scuola media e negli ultimi giorni ho parlato molto con sca, la mia nuova compagna di banco, ed ho scoperto che lei non crede in Gesù. Ti sembra possibile? Quando andavo alle elementari, la maestra diceva sempre che siamo tutti uguali e che non bisogna discriminare chi ha usanze diverse dalle nostre, però la mamma dice spesso che chi non crede in Gesù può essere una persona cattiva, oppure può essere buona, ma molto triste. Voglio molto bene a sca, mi fa ridere ed è sempre gentile con me, una volta non riuscivo a trovare la mia matita e lei mi ha regalato la sua, quella con i cuoricini rossi e viola. Però penso di aver sbagliato ad accettare quel regalo, perché se non crede in Gesù allora deve essere molto triste, forse dovrei ridarle la matita. In questi giorni parlerò con lei per sapere come mai è talmente triste da non credere in Gesù. Forse mi preoccupo troppo, però mi sembra molto strano che una persona così vicino a me non creda in Dio, credo di non aver mai conosciuto una ragazza così diversa da me. Le voglio molto bene, siamo diventate amiche in breve tempo e non mi importa se non crede in Gesù, però voglio sapere come mai è così diversa da me e dalle altre ragazze che conosco, forse ha qualche problema in famiglia e spero di poterla aiutare.
Caro Diario, oggi sca mi ha detto che non è triste e che se non crede in Gesù è solo perché i suoi genitori non le hanno parlato di lui. Mi ha detto anche che non è mai andata in chiesa e che non è stata nemmeno battezzata, questo mi ha turbato molto. Il mio papà era battezzato, per questo quando è morto sarà andato sicuramente in paradiso, era un uomo molto buono, ma cosa succederà alla mia amica che non conosce Gesù e non è stata battezzata? Mi hanno insegnato che il battesimo è indispensabile per andare in paradiso, perché tramite il battesimo apri il tuo cuore a Gesù, se invece non vieni battezzata rischi di finire all’inferno, un posto moto brutto, dove vanno tutte le persone cattive. Voglio molto bene a sca e non voglio che vada all’inferno, quindi proverò a convincerla a credere in Gesù. Se riesco a convincerla, lei parlerà con i suoi genitori e loro la battezzeranno, non è ancora troppo tardi, mi è stato insegnato che una persone può avvicinarsi a Gesù anche nell’ultimo istante di vita. Non è ancora tardi, salverò la mia amica, così quando moriremo ci ritroveremo in paradiso con papà, la mamma me lo dice sempre che lui mi sta aspettando. Papà dipingeva quadri molto belli, spesso raffigurava delle barche in mezzo al mare agitato che formava onde molto grandi. Anche adesso che si trova in paradiso starà continuando a dipingere i suoi quadri, forse al posto del mare in tempesta dipingerà le nuvole e al posto delle barche degli angeli.
Caro Diario,
negli ultimi due giorni sca non è venuta a scuola, credo sia malata. Quando sono tornata a casa dopo la scuola mi sono messa al computer di mia sorella, anche se sono ancora lenta a scrivere sulla tastiera sono abituata ad andare su internet. Ho fatto una ricerca cercando “persone che non credono in Gesù”, voglio capire meglio come mai la mia amica non crede in lui. Ho trovato molte pagine su questo argomento, si parla molto di ebrei e musulmani, però sca ha detto di essere “atea”, quindi ho cercato “sono atea” e sono uscite altre pagine. Ho visitato molti siti ed uno mi ha colpito molto per la grande quantità di discussioni e immagini, è stato creato da uno psicologo ateo che si chiama Franco Eremita. Che cognome buffo, Eremita! Questa persona mi è sembrata molto gentile nei messaggi, quindi ho pensato di chiedergli delle spiegazioni, tanto per scrivere un commento sul suo sito non devo nemmeno registrarmi. Sono stata al computer per molto tempo e ho scritto un messaggio allo psicologo dal cognome buffo, poi sono dovuta scendere in cucina perché il pranzo era pronto. Mentre mangiavo ho chiesto alla mamma come si fa ad aiutare una persona che non crede in Gesù come noi, mi ha detto che bisogna parlare molto di cosa ha fatto Gesù per noi, che solo credendo in lui possiamo dare un senso alla vita e poi andare tutti in paradiso. Avevo altre domande da fare alla mamma, però non le feci, perché quando parla troppo di queste cose spesso si arrabbia, a volte dice che sarebbe meglio avere la Chiesa del ato che puniva i peccatori e impediva loro di parlare male di Dio, però non so bene cosa significa.
Caro Diario,
oggi sca è finalmente tornata a scuola e abbiamo parlato molto di Gesù e del paradiso, però non sono riuscita a convincerla. Mi ha detto che io credo in Gesù proprio come lei crede nell’oroscopo e che secondo i suoi genitori è più o meno la stessa cosa, perché ci sono tante credenze in questo mondo e Dio è solo una credenza come le altre. sca mi ha anche detto che ha un amico di infanzia che crede in molte divinità, se non sbaglio ha detto che la religione si chiama “induismo”, però è una religione strana, ad esempio viene detto che la mucca è sacra e che invece del paradiso esiste un “karma”, ma non ho capito molto bene in cosa consiste, proverò a fare qualche ricerca in seguito. Comunque anche sca è strana, ha detto che tutte le religioni sono storie di fantasia create dall’uomo e che in ato sono state create dagli adulti per spiegare alcune cose, ma oggi non servono più, anzi le religioni sono spiegazioni false, come quando in ato le persone credevano che la terra fosse piatta, invece oggi sappiamo che è rotonda. Quindi le religioni e le credenze su Dio sono solo delle invenzioni del ato che oggi sono inutili e dannose. Sono sicura che se parlassi alla mamma di queste cose lei si arrabbierebbe molto, quindi non le dirò nulla, altrimenti ho paura che possa venire a scuola e che mi faccia mettere in un banco lontano dalla mia amica. La mamma è buona, però è triste perché papà ci ha lasciato quando avevo due anni, lei lo nega ma io so che soffre molto, anche se crede in Gesù. Ma come mai anche credendo in Gesù si soffre lo stesso? Ed è vero che credere in Gesù non è diverso dal credere in tante altre cose che non sono vere? Dio è falso come la terra piatta?
Caro Diario,
oggi non sono andata a scuola perché mi sono svegliata con la tosse, mi viene sempre quando piove spesso e in questi giorni ha piovuto davvero molto, credo che abbia anche grandinato. Sono stata a letto tutta la mattina, però siccome mia sorella è andata a scuola sono stata per molto tempo al computer. Inizialmente stavo continuando a fare le mie ricerche sulle persone che non credono in Gesù, poi mi sono ricordata del messaggio che avevo lasciato a quell’uomo dal cognome buffo e sono tornata sul suo sito sperando in una sua risposta. Così ho scoperto che l’uomo mi ha risposto davvero, ma la cosa che mi ha sorpresa di più è che la sua risposta è stata simile a quella della mia amica, infatti anche lui mi ha spiegato che Dio è solo una invenzione. Inoltre, quell'uomo mi ha anche spiegato che se io credo in Gesù è solo perché sono nata per caso in una famiglia che crede in questa figura, mentre altre famiglie credono in altre cose, quindi se io fossi nata in un luogo diverso oggi non crederei in Gesù, ma in un altro Dio. Ora comincio a capire meglio come stanno le cose, però ho chiesto altre spiegazioni con un nuovo messaggio, spero di ricevere una risposta entro domani visto che continuerò a stare a casa per la tosse, voglio continuare a fare ricerche per capire meglio. E se il paradiso non esistesse? Dove si trova il mio papà allora? Dove andremo io, la mamma e sca quando moriremo? Forse la mamma mi ha parlato di Gesù solo per non farmi soffrire a causa della morte di papà, forse lei crede che lui si trovi in paradiso solo perché non vuole accettare la sua scomparsa... Voglio informarmi ancora e quando sarò pronta intendo parlare con la mamma di queste cose.
Caro Diario, ancora non mi sono confidata con la mamma, però ho continuato a fare ricerche usando il computer. Ho anche continuato a discutere con l’uomo dal cognome buffo, mi ha consigliato di leggere alcuni libri, però lui pensa che io abbia già sedici anni come mia sorella, perché all’inizio ho mentito sulla mia età per paura di ricevere le risposte che si danno ai bambini. Non posso comprarmi quei libri che mi ha consigliato, inoltre saranno sicuramente complicati per me, quindi l’ho ringraziato con un ultimo messaggio dicendo che farò ricerche da sola. Penso che almeno per adesso non gli scriverò più, molte delle cose che mi ha detto sono complicate per me, inoltre mi ha già spiegato molte cose che volevo sapere. Ovviamente ho parlato anche con sca, le ho chiesto di dirmi come si vive da atea per provare a fare quello che fa lei, però mi ha detto che non c'è niente da fare, non ci sono altre chiese in cui andare o preghiere da recitare. La mia amica mi ha dato anche un brutta notizia, mi ha detto che alla fine di questo mese dovrà trasferirsi lontano con i genitori. Sono molto triste, anche se siamo diventate amiche da poco tempo ci tengo molto a lei. Comunque continueremo a tenerci in contatto tramite il computer e ci siamo scambiate la promessa di incontrarci quando saremo grandi, quindi il nostro non sarà un vero addio. Ho chiesto alla mamma se sca può venire a pranzare da noi con i suoi genitori uno di questi giorni, mi ha detto che per lei va bene, quindi le ho dato il numero di telefono della mia amica e lei si è messa d’accordo con i suoi genitori per venire a pranzo il giorno prima della loro partenza. Anche sca mi è sembrata contenta quando le ho parlato al telefono, mancano pochi giorni, non vedo l’ora!
Caro Diario, domani sca verrà a pranzo da noi e sono molto emozionata, questa è la prima volta che la faccio venire a casa mia, inoltre ci saranno anche i suoi genitori, spero che andranno d’accordo con la mamma e con mia sorella, comunque lei è sempre silenziosa e parla solo quando qualcuno le chiede qualcosa, sono più preoccupata per la reazione della mamma quando proverò a chiederle spiegazioni sul perché la mia amica è atea. Mi chiedo come mai la mamma dia così importanza alla religione, io comincio a non essere più interessata, anzi, ora che ci penso in realtà non ho mai creduto veramente in Gesù, mi è sempre sembrata strana la Chiesa, i volti delle persone che la frequentano sono sempre tristi, anche i vestiti che mi devo mettere per andarci sono sempre tristi e scuri. Ma adesso capisco meglio come stanno le cose, Dio è una credenza che seguono le persone che soffrono e quindi hanno bisogno di aiuto, la mamma crede in Gesù solo perché la morte di papà l’ha resa triste, ed è anche per questo che mi dice che ci aspetta in paradiso, ma in realtà questo posto non esiste, lo hanno creato gli adulti per scappare dai problemi, come quando io da piccola mi nascondevo sotto le coperte perché avevo paura del buio. Alla fine le cose vanno come mi ha spiegato l’uomo dal cognome buffo: a me hanno insegnato che esiste Gesù solo perché sono nata per caso in una famiglia dove le persone credono in questo personaggio. Se fossi nata in Grecia o in Egitto nei tempi antichi allora le persone mi avrebbero parlato di Zeus e Horus, ed io avrei creduto in questi esseri come oggi la mamma crede in Gesù. Le persone hanno creato tante divinità, ma nessuna di esse è reale, fanno parte tutte della fantasia degli uomini.
Caro Diario, il pranzo di ieri è stato un po’ movimentato.
Ci sono state delle discussioni tra la mamma e i genitori di sca, inoltre ho preferito non parlare con la mamma dei miei dubbi, perché mi sono resa conto che lei ha un disperato bisogno di credere in Dio. Alla fine non importa se il paradiso esiste oppure no, alle persone deboli servono queste storie, altrimenti è difficile continuare a vivere, quindi non ho voluto insistere troppo con la mamma, in questo modo abbiamo fatto un pranzo in allegria. I genitori di sca sono stati molto divertenti, quindi la mamma aveva torto quando mi diceva che le persone senza Gesù sono cattive oppure tristi, ma penso che la mamma non penso davvero queste cose, me le ha dette solo per farmi credere in quello che dicono le religioni. Dopo aver mangiato, i grandi sono rimasti nel salotto a chiacchierare, mia sorella è andata in camera sua, mentre io e sca siamo andate in soffitta, dove ci sono le mie cose di quando ero bambina. La mia amica si sarebbe trasferita presto, quindi ho deciso di regalarle una mia vecchia bambola come ricordo, mentre lei mi ha regalato la sua collana che raffigura il leone, il suo segno zodiacale. Ci siamo rifatte la promessa di incontrarci di nuovo un giorno, in quell’occasione ci restituiremo i regali e rideremo delle cose che abbiamo fatto in questi mesi. Però, caro diario, devo ammettere che il vero regalo che mi ha fatto la mia amica non è quella collana, perché sca mi ha insegnato a capire meglio sia me stessa che la mamma, per questo le sarò eternamente grata.
Caro Diario, ho deciso che quando diventerò mamma non influenzerò i miei figli come fanno molti genitori, ma lascerò che siano loro a scegliere se credere o no in Dio, perché ho capito che non sempre quello che ci viene detto è vero, dobbiamo essere noi a scegliere. Scegliere da soli è molto importante, perché significa dare importanza a quello
che si pensa davvero e non a quello che dicono gli altri, non bisogna dare importanza ai giudizi degli altri, solo in questo modo possiamo dire di seguire una strada che abbiamo scelto davvero noi. Per fare contenta la mamma continuerò ad andare in chiesa e a pregare con lei, ma ho deciso che quando sarò adulta smetterò di seguire le credenze che non ho scelto di seguire da sola. sca mi ha insegnato che bisogna scegliere la propria strada da soli, senza dare retta a tutto quello che ci viene detto. Ma soprattutto, la mia amica atea mi ha fatto capire che anche gli adulti possono sbagliare e credere in cose che non esistono. Dio è solo una invenzione degli adulti che soffrono e che vogliono credere di poter vivere in eterno. Grazie alla mia amica riuscirò a scegliere con la mia testa in cosa credere, lei mi ha insegnato che non siamo tutti uguali, proprio per questo ognuno di noi deve riuscire a scegliere in cosa credere e in cosa non credere. Non ho bisogno di credere in Dio per essere buona, questo è ciò che mi ha insegnato la mia amica atea.
Indice
Sinossi La Mia Amica Atea
Titolo | La mia amica atea
Autore | sco Avella
ISBN | 9788891107404
Prima edizione digitale: 2015
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