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Pietro Ricca

Le Cap

Abel Books

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Abel Books via Terme di Traiano, 25 00053 Civitavecchia (Roma) ISBN 9788867520312

Un ringraziamento particolare ad Helen Alterio

Le Cap

"Scusi come funziona qui?" La domanda è posta con un tono a metà tra il timoroso ed il complice; affrontare qualsiasi novità soprattutto quando si ha a che fare con atavici sensi del proibito, comporta sempre la ricerca di complici dai quali ottenere un po' di consenso. L'ambiente circostante non è certo foriero di grandi trasgressioni, la reception è classicamente quella di un villaggio turistico, dépliant ovunque dedicati a ristoranti, escursioni, locali notturni diffondono un po' di colore nella sala che altrimenti potrebbe semplicemente essere la biglietteria della stazione. L'impiegata, dietro al classico vetro, non è una hostess da capogiro e non ammicca neppure a paradisi del divertimento per cui la vaga ricerca di complicità rimane totalmente inappagata. All'esterno il grande piazzale adibito a parcheggio è pieno di auto, motociclette, camper e pullman a dimostrazione che il posto è molto frequentato da persone di ogni nazione e questo aiuta a sentirsi a proprio agio. Bar e negozi, essendo ancora fuori dal villaggio, appaiono assolutamente normali ed obbiettivamente nulla può far pensare che non lo siano anche all'interno. Famigliole con bambini, coppie di ogni età, donne e uomini entrano ed escono ando davanti al posto di guardia senza che nulla di particolare possa essere notato. "La tessera costa otto Euro, quanti giorni si ferma?"; La voce dell'impiegata interrompe la ricognizione visiva e riporta Carlo agli impegni burocratici per l'ingresso. "Sì, ma come funziona?" In effetti, non ci sono indicazioni od istruzioni, consensi o divieti espliciti per cui un novizio rimane pur sempre perplesso.

Il telefono suona e l'interlocutrice deve rispondere lasciando nuovamente un po' di tempo a Carlo per tentare di farsi un'idea aspettando le istruzioni; una rapida occhiata all'esterno e l'attenzione di Carlo cade su un personaggio non più giovane che cavalca una luccicante Harley Davidson. La lunga chioma sale e pepe termina con una coda stile anni Settanta, a prima vista si tratta di un ex hippy che in vacanza vorrebbe rivivere i vecchi tempi sfruttando la libertà del luogo. ano pochi secondi ed il singolare personaggio ingrana la prima e si avvicina all'ingresso, accosta la tessera al lettore, la sbarra si solleva e l'uomo sfreccia dentro il villaggio. La telefonata è terminata e la signora risponde secca da dietro il vetro protettivo: "È semplice, entra si spoglia e poi fa cosa vuole" Insomma, pare essere tutto molto semplice, a Cap d'Agde il succo della questione è semplicemente che bisogna spogliarsi. Carlo abbandona tutti i dubbi e confessa: "Ho prenotato dieci giorni al campeggio". "Bene, questa é la tessera per l'ingresso, buona permanenza!" Ricevuta la fatidica card, egli ritorna alla sua vettura dove la moglie pare un po' spazientita dall'attesa sotto il sole. La fatica del viaggio e la mise sportiva non incidono quasi per nulla sulla sensualità di una figura che l'età pare aver intaccato ben poco, la chioma bruna scende folta sulle spalle sino quasi a toccare i seni piacevolmente sporgenti e morbidi ed il resto della figura, magra e slanciata, potrebbe far invidia a molte ventenni. "Hai fatto? Entriamo?" Un leggero accento piemontese fa capolino nella cadenza rivelando una chiara provenienza torinese. "Tutto bene, neh" risponde Carlo facendole il verso, "possiamo entrare".

La vettura è carica all'inverosimile: tenda, valigie, fornello, tavolino, sedie e tanti altri oggetti che hanno la pretesa di ricordare una casa vera e propria, caricati con il vano intento di rendere il soggiorno il più confortevole possibile ma con il reale risultato di trasformare il carico, lo scarico ed il montaggio in imprese infinite da girone infernale. Le strade all'interno del villaggio sono pulite e scorrevoli ed il primo avvistamento di una persona totalmente nuda che cammina tranquillamente per strada suscita un po' di ilarità nella coppia che finalmente comincia a sentire aria di vacanza e si rilassa dopo lo stress del viaggio. L’incredulità per ora rimane la sensazione dominante. Sulla destra grandi costruzioni a ferro di cavallo ospitano chiaramente centinaia di mini alloggi per le vacanze, villette nel verde contornano gli isolati e decine di imbarcazioni di tutti i generi sono ormeggiate nel magnifico e neppure tanto piccolo porto. Un vero paese di dimensioni notevoli è totalmente dedicato al naturismo e tutto questo è stato costruito per il volere di Charles De Gaulle, un uomo nato nel 1890 e che ha governato la Francia negli anni ‘60, in Francia considerato un conservatore! Certo il riferimento al fatto che neanche il più progressista degli italiani proporrebbe la costruzione di un paese simile in Italia, fa pensare alla distanza che separa gli italiani dal concetto di libertà, sotto qualsiasi forma essa sia espressa. Queste considerazioni accompagnano i due neo villeggianti sulla strada del campeggio, oramai praticamente avvezzi a veder gente nuda transitare tranquillamente intorno a loro. La mente di Carlo si trastulla pensando a battute da filmetto anni ’70, quando vede una donna circolare in bicicletta sculettando tranquillamente e naturalmente strofinando il pube sulla punta del sellino. Lidia comincia a rendersi conto che tra poco dovrà, per la prima volta in vita sua, spogliarsi completamente in pubblico e questo la rende un po’ nervosa. Non si tratta certo di una sorpresa, è partita per le vacanze consapevole ma

comunque ora si tratta di adeguarsi ed un po’ di remore ci sarebbero.

La convocazione nello studio del dirigente capo ha un po’ sorpreso Frank, “Cosa vorrà mai quel rompiscatole di burocrate” è il pensiero che lo accompagna lungo il corridoio. Gli uffici sembrano quelli di una compagnia di assicurazioni, finte pareti e vetrate con tende veneziane si alternano contrassegnate da targhette e numeri identificativi. Il ricercatore è convinto che quelli degli uffici pensino come dei bancari o comunque dei burocrati e non abbiano assolutamente idea di quali siano i percorsi e le logiche più adatte alla ricerca ma tant’è, anche loro fanno la loro parte e bisogna farsene una ragione. Il dirigente che lo attende non ha probabilmente mai sorriso ad un collaboratore in tutta la sua vita, il riportino di capelli che tenta di ricoprirgli il cuoio capelluto è continuamente riportato all’ordine dalla mano nervosa ed il risultato di tutto questo è un tappetino di lunghi peli unticci che probabilmente sarebbe più opportuno se non ci fossero. Finalmente Frank giunge davanti alla porta dell’ufficio 666 e per la prima volta nota che si tratta del numero del diavolo e si ritrova a pensare che forse non si tratta assolutamente di una casualità. Quanto questa considerazione, dal suo punto di vista, si dimostrerà vera lo potrà constatare tra poco durante il colloquio che lo aspetta. "Non vale la pena di procedere oltre, Mr. Brookland" esordisce il supposto diavolo "La ricerca è già costata parecchi milioni di dollari e non mi pare che i risultati siano soddisfacenti". Il tono del dirigente è deciso e l’esordio tranchant non è neppure preceduto da un saluto o da un’offerta di sedersi sulla poltroncina di fronte alla scrivania, tanto che non parrebbe ammettere contraddizioni e neppure repliche. La voce del dirigente pare quella di un ragazzo adolescente e se fosse per l'altezza non sarebbe neppure un teenager ma la sostanza è che quel brutto ometto pelato e stridulo è riuscito a raggiungere livelli di potere incredibili. Il buon Frank ha dato tutto sé stesso per il progetto e proprio quando era

convinto che un ultimo sforzo sarebbe stato sufficiente a raggiungere l'agognato risultato, è arrivato questo stop dal ministero della difesa. "Abbiamo isolato il virus, lo controlliamo e fa esattamente quanto ci eravamo prefissi" ribatte il ricercatore, tentando di convincere il suo interlocutore che oramai vale la pena di terminare la ricerca. La risposta non si fa attendere e dimostra il fatto che prima della convocazione il dirigente si è ben informato sullo stato delle cose ed è pronto a ribattere punto su punto alle rimostranze di Frank. Non che sia necessario fornire delle spiegazioni, almeno per gli alti ranghi del ministero ma il suo ruolo è quello di collegamento tra i ricercatori e gli organi di governo e quindi deve trovare lui le giuste motivazioni anche per le decisioni immotivate che arrivano dall’alto. "Sì, è vero, ma contagia una persona solo se questa rimane almeno quattro o cinque minuti a contatto fisico con un portatore e questi rimane tale solo per venti giorni, perché poi contrae la malattia ma non contagia più nessuno. Cosa facciamo, speriamo in ripetuti e continui rapporti sessuali tra i militari nemici per ottenere un risultato utile?" La risposta di Frank è immediata e frenetica: "Si tratta di terminare la ricerca, l'inserimento del gene di un altro virus più attivo o comunque un criterio strategico da affiancare completerà il progetto ed il buon Dio ce ne renderà merito" Il dirigente appare decisamente contrariato: "Qui il buon Dio non c'entra! È vero che invece di infettare i nemici con malattie mortali si diffonderebbe solo un contagio che indebolisce il fisico dei militari nemici per dieci giorni ma l'uso di armi batteriologiche è comunque proibito, quindi servono strumenti decisamente temibili da usare come deterrente psicologico e che probabilmente non saranno mai utilizzati. Come diffondiamo tramite vie non formali la disponibilità di un'arma che non uccide, che non si può usare ma che dovrebbe generare timore nei nemici degli USA?" Questa domanda finale appaga decisamente il manager che ritiene di aver definitivamente annientato le difese del ricercatore, ottenendo quindi il risultato di far rispettare gli ordini e di convincere il sottoposto.

In realtà più che convinto Frank è mummificato, non si sarebbe mai aspettato uno stop così repentino. In altre circostanze erano stati inviati report di avvertimento, i cosiddetti ‘alert’, che segnalavano il possibile termine dei finanziamenti, venivano definiti obbiettivi intermedi da raggiungere per mantenere in piedi il progetto mentre in questo caso è giunto il freno senza avvertimenti, un fulmine a ciel sereno. I due uomini sono immobili, uno di fronte all’altro, in silenzio da oramai almeno trenta secondi. Il superiore guarda con espressione interrogativa Frank, cercando di capire se fosse ancora in grado di trovare argomenti a sua difesa o comunque a difesa del progetto senza tra l’altro nascondere una certa soddisfazione. In fondo quel ricercatore profondamente religioso ed un po’ citrullo non gli era mai piaciuto e non capiva come potesse mantenere un equilibrio tra la sua fede ed il lavoro che svolge in quel luogo. Frank invece non riesce a trovare pensieri, tutto transita nella sua mente come le nubi di coda del temporale, accavallandosi e generando ancora qualche lampo e qualche tuono. Bisogna dire che il fulmine questa volta lo ha colpito direttamente e lo ha lasciato inebetito tanto che, salutando cortesemente come se lo avessero invitato ad una festa, si gira e lascia l’ufficio, percorre il lungo corridoio e ritorna al lavoro con gli altri suoi collaboratori come se nulla fosse successo. Dopo circa una mezz’ora la mente di Frank riesce a realizzare realmente quanto successo ed allora, sempre senza dire nulla, si reca allo spogliatoio, smette il camice, si veste ed esce nel bel mezzo della mattinata, come se l’orario di lavoro fosse finito, andandosene a casa. Durante il percorso è talmente stranito che, se qualcuno gli chiedesse conto della presenza di persone od auto o qualsiasi altra cosa durante il suo cammino, non saprebbe rispondere.

Finalmente, dopo aver seguito le indicazioni stradali, Carlo e Lidia arrivano all’ingresso del campeggio. La reception del villaggio turistico è decisamente ben curata e l'aria condizionata degli uffici aiuta ad aumentare il relax della coppia. Le persone che fanno la coda per chiedere servizi od informazioni sono nude e paiono decisamente a loro agio così come sono imperturbabili le signorine che lavorano dietro il bancone, loro invece vestite a modo, che chiacchierano amabilmente con gente estranea che si presenta come mamma l’ha fatta. Carlo si avvicina al bancone e porge il voucher con la prenotazione per uno spazio tenda e due persone. La ragazza da dietro al bancone controlla e conferma la disponibilità, richiede i documenti ed assegna la piazzola N220 alla coppia. Un addetto con una vetturetta elettrica accompagna Carlo e la consorte Lidia allo spazio assegnato e li abbandona al loro destino: ora si tratta di montare la vecchia tenda a casetta. Pur di trascorrere la loro vacanza in questo luogo particolare avevano acquistato, in saldo, una tenda non proprio moderna. I nuovi modelli si montano in pochi minuti mentre le tradizionali casette sono pesanti, ingombranti e laboriose ma loro si erano allenati nel giardino di casa per il primo montaggio ed erano convinti che ora sarebbe stato un gioco da ragazzi. "Secondo me quel tubo era davanti e non dietro" azzarda Lidia, tentando di aiutare Carlo che sbuffa nel sistemare ogni pezzo al punto giusto. Purtroppo, ogni consiglio ricevuto sotto un caldo torrido e dopo un viaggio faticoso diventa una sorta di affronto che invece di essere apprezzato aumenta il nervosismo dell'improvvisato campeggiatore. Il relax che si stava diffondendo nella coppia si trasforma in uno stato di alterazione totale che rischia di mandare a monte la vacanza. Poi, come d'incanto, le varie parti della casetta trovano la loro collocazione ed il

precario edificio si staglia in tutta la sua imponenza. Soddisfatti, i due ritrovano l'armonia, gonfiano il materasso e lo sistemano nella tenda nello spazio destinato alla notte, poi sistemano una specie di armadio in tela disponendo i pochi vestiti tolti dalle valigie. Cucina a gas e mobiletto per le provviste completano l'arredamento, tanto che incredibilmente l'autovettura, da stipata come una scatola di sardine, appare libera dai bagagli appagando la soddisfazione soprattutto di Carlo che odia i bagagli a vista in macchina. Seduti sulle seggioline da campeggio disposte davanti alla tenda, i coniugi si godono il fresco, il tanto spazio ed il comfort di una piazzola che forse solo i campeggi si sanno offrire.

La vita del professor Brookland era distrutta. Decenni di ricerche, iniziate poco dopo la specializzazione e portate avanti con solerzia, si chiudevano con un nulla di fatto, con un mezzo risultato bocciato senza appello. L'etica religiosa del buon Frank aveva fatto sì che egli proponesse al ministero della difesa USA l'ipotesi di isolare un virus, da diffondere tra gli eventuali nemici, che non li uccidesse propagando pandemie terribili ma che semplicemente li rendesse inadatti a combattere per un periodo sufficiente a consentire alle forze militari statunitensi di raggiungere gli obbiettivi desiderati per poi esaurire i suoi effetti e garantire una completa guarigione. I responsabili della sicurezza all’epoca parvero entusiasti dell'ipotesi e fecero finanziare il progetto per parecchio tempo. Purtroppo i risultati si arenarono in relazione alla scarsa capacità del virus di diffondersi e da qui lo stop irrevocabile. La situazione psicologica di Frank era indescrivibile ma il colpo di grazia arrivò quando dal ministero, con l'ingenuo intento di essere comunque riconoscente al professor Brookland, giunse una melensa lettera di ringraziamenti ed il riconoscimento di una sorta di pensione abbastanza cospicua. Per Frank fu una batosta: pensionato precocemente dopo aver fallito il progetto della sua vita.

La piazzola aveva oramai assunto l'aspetto di un'abitazione quasi completa: luce elettrica, acqua, fornello a gas, camera da letto con materassone comodissimo, veranda con tavolo e sedie, sdraio da relax. Tutto questo era pronto ed erano solo le cinque del pomeriggio, non rimaneva che andare a dare un'occhiata alla spiaggia ed al mare. In quel momento un addetto alla sicurezza del campeggio a di fronte alla piazzola e fa notare a Carlo ed a Lidia che si tratta di un luogo naturista e che quindi avrebbero dovuto spogliarsi pena l'espulsione. Farfugliarono qualcosa a riguardo del fatto che fossero appena arrivati e procedettero alla bisogna. Ora erano uno di fronte all'altro nudi, non che fosse strano questo, lo strano stava nel fatto che adesso avrebbero dovuto attraversare il campeggio per recarsi in spiaggia. Comunque non c'era alternativa, avevano scelto di fare quest'esperienza e come cita il vecchio adagio, con la bicicletta che avevano desiderato dovevano pedalare. Presi gli asciugamano e l'ombrellone si avviano verso la spiaggia incontrando numerose persone, considerato che il campeggio ne ospita parecchie migliaia, totalmente nude ed indifferenti al proprio ed all'altrui naturismo. La soddisfazione comunque è molta quando, giunti alla spiaggia, vedono una grande distesa di sabbia, un bel mare e nonostante le numerose presenze, tanto spazio a disposizione. Il paesaggio in effetti è splendido, l'uscita del campeggio coincide con una serie di piccole dune di sabbia che ospitano bassi arbusti ed erbacee tipicamente mediterranei per poi distendersi verso una grande spiaggia che si estende a destra ed a sinistra a perdita d'occhio. La coppia trova un posto non lontano dall'acqua, sistema gli asciugamano e si corica a prendere il sole, felice di essere libera come mamma l’ha fatta.

I giorni trascorrono tristi a casa Brookland, gli impegni legati alla ricerca avevano allontanato Frank dall'ipotesi di corteggiare una donna e di avere quindi una compagna. Egli aveva dedicato tutto se stesso al lavoro e fintanto che era occupato non sentiva l'esigenza di alcuna compagnia ma ora... L'assegno mensile del ministero era cospicuo per cui avrebbe potuto soddisfare qualsiasi esigenza ma egli si accorse di non avere esigenze se non quella di dedicarsi alla sua ricerca. Aveva ancora tentato di contattare gli Alti comandi con una lettera spiegando che probabilmente con un ulteriore sforzo il risultato sarebbe stato raggiunto ma la risposta fu che i fondi erano destinati altrove e che forse in qualche futuro bilancio avrebbero potuto riprendere in considerazione la cosa, sempre tenendo conto che i tagli continuano a colpire il loro settore e che quindi l’ipotesi si sarebbe stata poco probabile. Insomma, speranze praticamente zero e lo stato di depressione di Frank non faceva che aumentare. La religione mitigava in parte il suo disagio, egli era convinto che Dio gli avrebbe trovato un ruolo degno, essendo egli un Suo devoto servitore, il che serviva appena per tener viva una speranza utile a tirare avanti.

"Facciamo una eggiatina?", questa frase è sempre stata il segnale che definisce il limite di sopportazione di Carlo in spiaggia. Egli non ama prendere il sole mentre Lidia starebbe ore immobile a cuocersi per cui la eggiata sul bagnasciuga è un giusto compromesso, si prende il sole e non si sta fermi. La spiaggia invita a lunghissime camminate, essendo lunga e piacevole, molta gente sul bagnasciuga gode di questo magnifico luogo. Ad un certo punto Lidia vede un capannello di persone in cerchio e con voce un po' allarmata chiama Carlo: "Forse qualcuno sta male" e si avvicina. Lidia ha sempre avuto lo spirito da infermierina e quando suppone che ci sia qualche buona ragione si incuriosisce mentre Carlo ha sempre cercato di tenersi alla larga da ogni tipo di disgrazia temendone forse una sorta di contagio. Comunque in questo caso non discute e si avvicina insieme a lei al gruppo. Il capannello non si è formato a causa di un malore, anzi! Un uomo di colore è sdraiato sulla sabbia mentre due donne piacenti sui quarant'anni stanno alternandosi a 'curare' il notevole membro a disposizione. La bionda si preoccupa di carezzare con la lingua tutto il bastone cedendo poi il turno alla bruna che simula, con la bocca, un atto sessuale. La scena non sconvolge la coppia occasionalmente voyeur, Lidia e Carlo ogni tanto guardano qualche film osé e la cosa fa parte dei divertimenti che si concedono per cui non trasalgono. Si può provare ad immaginare i loro pensieri mentre guardano e si stringono per mano: lei si sorprende delle dimensioni dell'uomo di colore, lui vorrebbe prenderne il posto, ben sapendo che lo strumento a sua disposizione non è così competitivo anche se ha sempre funzionato in maniere soddisfacente.

Ogni primo del mese arriva puntualmente il vitalizio del governo. Pagato per non fare nulla oppure addirittura pagato pur di non fare nulla. Da buon matematico il pensiero fa sorridere Frank, pagato per non fare nulla in algebra di Bool risulterebbe al contrario di quanto espresso: due negazioni affermano, sarebbe più corretto dire : di non fare qualcosa. Il sorriso si amplia, qualche volta prendere alla lettera la vita può far trovare nuovi stimoli oppure addirittura si tratta di un messaggio subliminale del buon Dio? Se Egli conosce bene la struttura della sua mente, come sicuramente può essere, non poteva trovare metodo migliore per farsi capire. Lo Stato paga Frank e tutto sommato, non essendo egli pazzo, difficilmente lo paga purché eviti ulteriori ricerche, semplicemente non può ufficialmente finanziare delle ricerche per armi batteriologiche. L'ipotesi può starci ma almeno uno straccio di prova che si tratta della chiave di lettura giusta sarebbe opportuno averlo anche se è banale a dirsi che una richiesta esplicita non troverebbe una risposta altrettanto chiara. Le capacità logiche del ricercatore lo portano ben presto alla soluzione: chiederà all'istituto di ricerca il materiale cartaceo e gli strumenti strettamente legati alla sua ricerca. Se li dovessero negare sarà chiaramente collegato al fatto che non desiderano che le ricerche proseguano mentre se dovessero acconsentire allora le sue intuizioni sarebbero esatte: gli USA auspicano che egli prosegua in incognito. Immediatamente Frank si reca al computer e seleziona il pulsante per una nuova mail, prepara un testo adeguato ed invia la richiesta al responsabile capo del dipartimento di Stato.

Al culmine della prestazione delle due donne l'uomo esplode in un orgasmo abbondante e da tutto il pubblico circostante scroscia una applauso di consenso facendo sorridere i due coniugi. La situazione potrebbe apparire volgare invece in realtà, per una ragione incomprensibile, questo spettacolo di porno attori improvvisati è simpatico ed infonde un senso di libertà piacevole. In questo punto della spiaggia, verso il tardo pomeriggio, singole coppie o gruppi di persone si lanciano in esibizioni erotiche per il piacere di chi vuol guardarli e molto probabilmente per il piacere esibizionistico personale. Le più banali sono le esibizioni di cunnilinguus ma capitano rapporti completi oppure semplici masturbazioni. Ad ogni inizio esibizione si avvicinano numerosi uomini soli e tante coppie a far da pubblico, nel guardare c'è chi si masturba e chi si accarezza ed infine tutti insieme si applaude. In tutte le altre spiagge del mondo, verso le 18.00 iniziano le competizioni sportive favorite dal sole calante: partite di pallavolo, volano, calcio; a Cap d'Adge lo sport ufficiale è il sesso che ha il vantaggio di non creare competizione e neppure infortuni tra i partecipanti.

Il tempo a, qualche giorno e poi settimane: il dipartimento è sempre stato lentissimo a rispondere e la casella email di Frank non fa che riportare ogni giorno fastidiose pubblicità od ammiccanti messaggi erotici. Poi, dopo un mese, ecco la risposta dal dipartimento: il personale specialistico del settore ricerche ha già provveduto a selezionare ed imballare il materiale che il ministero ritiene consegnabile e quindi a giorni sarà effettuata la consegna direttamente al domicilio del ricercatore. La gioia è immensa ma Frank ritiene di dover attendere la consegna per esultare in quanto potrebbero aver raccolto un po' di cose inutili pur di accontentarlo anche se il fatto che abbiano usato la parola ricercatore anziché il classico Dr. Brookland delle altre missive può far ben sperare. Non ha ancora terminato di decodificare la email ricevuta che il camlo di casa avverte che qualcuno ha deciso di fargli visita. Alla sua richiesta di identificazione la risposta è: "Dipartimento di Stato per la ricerca". La trepidazione di un bambino a Natale non si avvicina neppure per un istante a quella di Frank, attende un attimo per prendere fiato e poi apre la porta: ci saranno trenta scatoloni là fuori, c'è tutto, proprio tutto! Persino l'attrezzatura strettamente scientifica ed un generatore per gli alti voltaggi. Dovrà sgombrare la cantina per allestire il proprio centro di ricerca personale!

Le numerose performance viste in spiaggia non potevano che provocare un unico risultato: raggiunta la propria tenda in campeggio la coppia esplode in un rapporto sessuale dalla foga eccezionale. Lidia sembra voler riproporre a Carlo tutti i virtuosismi visti in spiaggia mentre Carlo si immedesima nella figura dell'uomo di colore iperdotato e tenta qualsiasi posizione al limite del possibile. La voglia e la foga sono talmente forti che Lidia si propone palesemente per un rapporto anale, cosa che normalmente capita solo se Carlo insiste ed ignora i tentativi di sottrarsi di lei, insomma una furia. L'orgasmo finale dell'uomo chiude la lunga performance e pone fine ai numerosi orgasmi della donna. Dopo qualche minuto di relax i due compaiono fuori dalla tenda per bere qualcosa di fresco ed entrambi si accorgono di non aver fatto caso di essere in campeggio sotto della semplice stoffa, non si sono minimamente preoccupati dei vicini, anzi non sono assolutamente in grado di dire se hanno parlato, urlato o fatto qualsiasi altra rumore durante la loro mezz'oretta di contorsioni. Si guardano a metà tra il dubbioso ed il divertito, all'esterno nessuno rivela emozioni od interesse verso di loro. Qualsiasi cosa sia successa, si sono divertiti ed a quanto pare da queste parti i giudizi o le intromissioni non fanno parte delle regole di vita.

L'operazione di svuotare la cantina si rivela un'operazione più complessa di quella di organizzare un laboratorio di ricerca. Anni ed anni di storia personale si accumulano come un album dei ricordi : la bicicletta di quand'era bambino, casse contenenti fotografie, costumi per Halloween, abiti di tutte le taglie ma anche vecchi elettrodomestici ed attrezzi in disuso. La possibilità di tenere tutti quei ricordi ed anche di attrezzare il laboratorio non è attuabile per cui bisogna prendere una decisione drastica. Su internet alcune imprese promettono di svuotare cantine e soffitte eventualmente pagando anche gli oggetti di valore. Frank prende il telefono e chiama una di queste ditte dicendo di aver fretta, tutta la strumentazione è accatastata in salotto e lui non vede l'ora di aprire le varie scatole. Il mattino dopo arriva il furgone della "Svuoto tutto", una rapida ricognizione consente all'operaio di dire che alcune cose sono interessanti mentre altre sono solo pesi inutili. Frank taglia corto: "Lei prenda tutto ed io non pretendo nulla, anzi se si sbriga le lascio anche cinquanta dollari di mancia" L'uomo non si fa pregare, allettato dall'offerta ed in tre ore ha svuotato e ripulito il grande spazio sotterraneo. Con tutta la cantina vuota è più facile immaginare la disposizione dell'attrezzatura ma appare anche evidente che è necessario installare una cappa aspirante per evitare accumuli di gas o fumi per cui il ricercatore ricorre nuovamente ad Internet per far installare il necessario. I lavori durano circa una settimana ma alla fine è possibile cominciare a disporre e montare quanto ricevuto. Qualsiasi profano dovesse vedere il laboratorio terminato potrebbe pensare ad una cantina per la distillazione di acquaviti o qualcosa di simile a parte quella specie di incubatrice, impossibile da classificare se non si conosce il metodo di

ricerca e di coltivazione del virus del professor Brookland.

La prima giornata al campeggio sta volgendo al termine e dopo una cena preparata sul fornelletto all'aperto, i due coniugi si preparano per uscire e recarsi al villaggio dove pare siano concentrati gli intrattenimenti trasgressivi serali . Dopo la prima giornata trascorsa totalmente nudi e viste le abitudini del luogo, il dubbio se fosse ammesso vestirsi per la sera pervade i due ma poi, visto che quasi tutti indossano vestiti per uscire, anch'essi si preparano a puntino. Per giungere dal camping al villaggio occorrono circa 10 minuti a piedi, si attraversa una zona residenziale e finalmente ecco i famosi locali serali. Una prima occhiata intorno dimostra che i timori sul vestiario in parte erano fondati perché la maggior parte delle persone indossano più che altro accessori. Soprattutto le donne sono agghindate come neppure le prostitute di strada in Italia oserebbero 'vestirsi'. Gli uomini appaiono un po' più sobri a parte quelli in aria sadomaso che sfoggiano pelle e catene a volontà ma sono obbiettivamente pochi. Le donne mostrano tutta la loro fantasia: slippini aperti davanti, seni porti su generosi balconcini ed addirittura gioielli inseriti proprio là, in mezzo alle gambe, con tanto di pietra colorata che rimane a vista all'esterno. Certo per rendere sexy una donna con un bel fisico può bastare una retina del tipo vedo non vedo anche se qui il ‘non vedo’ è proprio ai minimi termini. Certamente non tutte le donne sono bellissime ma c'è un'evidente prevalenza di signore tra i 35 ed i 50 anni con un fisico di tutto rispetto, sicure di sé, con marito al fianco orgoglioso che la moglie possa mostrare a tutti quanto di buono la signora ha conservato nel tempo. Numerosi locali strapieni esibiscono spogliarelli fatti direttamente dalle clienti, mentre altri club promettono discoteca e luoghi privati addirittura con ingresso gratuito e consumazione per le coppie. Come prima serata comunque a Carlo e Lidia basta ed avanza lo scoprire questo mondo godurioso e considerato che le ore di viaggio della notte precedente pesano, sommate poi alla spiaggia pomeridiana ed al focoso dopo spiaggia,

stabiliscono che l'ora di andare a letto è oramai giunta.

Completato il laboratorio, si tratta di riprendere gli appunti e stabilire esattamente in quale punto si sono interrotte le ricerche. Il faldone con il titolo "spossatex" in copertina ricorda il nome dato al virus, frutto di selezioni genetiche complesse e contiene il diario dei risultati ottenuti nel tempo. Le ultime pagine chiariscono che l'infezione comporta un quasi assoluto rilassamento dei muscoli, tanto da non poter svolgere alcuna mansione e che tale effetto dura circa 10 giorni, sparendo poi totalmente e garantendo una totale guarigione nella decade successiva. L'infezione al virus si trasmette per contatto cutaneo che duri almeno 4-5 minuti, a seconda dei soggetti, tra soggetto infetto e soggetto sano. La manifestazione dei sintomi avviene dopo solo 24 ore dalla contrazione della malattia. La prima considerazione di Frank fu che il dirigente del ministero non si era neppure preoccupato di leggere gli ultimi sviluppi della ricerca prima di dargli il benservito perché l'unico elemento che rimaneva da migliorare era il fatto che 45 minuti di contatto cutaneo tra due soggetti non è cosa ricorrente tra militari a meno di voler prendere in considerazione soli battaglioni di omosessuali o misti molto attivi sessualmente e questo non poteva certo essere il caso di eserciti tradizionalmente ostili agli Stati Uniti. Al massimo, pensò con ironia Frank, potrebbe essere efficace se decidessimo di combattere noi stessi. Si trattava quindi di risolvere quest’ultimo problema.

"Comandate Biroux!", il sergente Calvi, di chiare origini italiane, come molti da queste parti, chiama il suo comandante per riferirgli che dal distretto sanitario hanno inviato un messaggio nel quale evidenziano un fenomeno in crescita, forse non grave, ma vista la ricorrenza, necessariamente da portare a conoscenza delle autorità. "Pare che nella zona naturista si stiano dando un po' troppo da fare quest'anno. I fenomeni di ricovero per eccesso di stanchezza sono in continuo aumento. Una decina di giorni di cure e flebo e tornano arzilli come grilli ma oramai i ricoverati sono parecchi e l'ospedale non riesce più a gestirne la quantità" Il comandante Biroux ama l'ironia ed in fondo è contento di essere stato assegnato alla sicurezza nella zona naturista di Cap d'Agde. Normalmente i naturisti che d'estate popolano la zona arrivando da ogni parte d'Europa eccedono un po' la notte ma episodi di violenza, omicidi, gravi reati praticamente non esistono; il traffico è tranquillo ed in fondo essere in servizio tra belle donne nude non è proprio antipatico, soprattutto paragonandosi a coloro che normalmente prestano servizio nelle Banlieux parigine. L'unico impegno vero è quello di tenere a bada i pedofili per proteggere i bambini delle famiglie naturiste ma considerato che tutti coloro che entrano hanno una tessera, tenere d'occhio i comportamenti degli uomini soli è abbastanza agevole.

Il pensiero di Frank ora è tutto concentrato su come migliorare l'ultimo aspetto discutibile del suo virus. Il fatto che si trasmetta attraverso la cute e non per esempio con l'alito comporta sicuramente un limite ma quello che pare più grave è la lentezza del virus ad infettare. Il ceppo originario, dal quale sono iniziate le modifiche genetiche, predilige la trasmissione via pelle, anche perché si tratta dell'unico ceppo conosciuto che attacca il solo muscolo e non necessita di cure per essere debellato. Ma le modifiche genetiche apportate ne hanno minato la virulenza per cui la trasmissione avviene con lentezza esasperante. "Come si può ovviare a questo?", pensa a voce alta lo scienziato. Ulteriori modifiche genetiche sono sconsigliabili perché potrebbero anche peggiorare la situazione o comunque se effettuate con ceppi più virulenti, si potrebbe anche perdere la capacità di far guarire il malato senza cure ed in tempi brevi. "Certo che se questa mosca smettesse di svolazzare qui intorno e di posarsi continuamente su di me ragionerei meglio". A questa frase quasi gridata segue un attimo di silenzio: "La mosca. … e quella specie di colla che inventò quel ricercatore? ho ancora la formula. Forse. .."

L'arrivo di Lidia non era ato inosservato nel campeggio; nonostante abbia superato abbondantemente i quarant'anni ha un fisico di tutto rispetto ed anche Carlo non se la a male come aspetto. La piccola comunità italiana sparsa nel villaggio aveva cominciato il tamtam ed a insaputa dei due qualcuno aveva già programmato un invito a pranzo, rigorosamente a base di spaghetti, presso un bungalow. Bruno si avvicina quindi alla tenda dei nuovi arrivati e saluta: "Ciao, ho sentito che siete italiani, se volete abbiamo organizzato una spaghettata, a pranzo, da alcuni nostri amici. Cosa ne dite? " La risposta ad una simile domanda, fatta ad una coppia italica all'estero, non può che essere affermativa ed in men che non si dica Carlo o Lidia si ritrovarono a tavola con altri quattro connazionali. La prima domanda, di rigore da queste parti, è: "È la prima volta che venite qua?" Questa domanda, all'insaputa dei nuovi arrivati, ha un secondo fine perché, se non si tratta della prima volta, allora i nuovi arrivati conoscono già le regole del gioco e si può procedere oltre altrimenti bisogna tastare il terreno per verificare la disponibilità a vivere integralmente la realtà locale. "Sì, è la prima volta" risponde Carlo: "certo che è un posto particolare".

Intorno al tavolo ci sono il sindaco, il comandante Biroux, il responsabile della sanità locale, il direttore dell'ospedale ed un funzionario venuto da Parigi. "La situazione non è chiara ma molto difficile ora, non abbiamo più posti in ospedale, dobbiamo trasferire le persone in strutture vicine e sinceramente non mi pare che si possa imputare il fenomeno alla diciamo eccessiva attività di qualche villeggiante focoso. Ci sono mamme ed altre persone che non frequentano la zona calda perciò la causa di questa strana epidemia è da ricercare nell'acqua potabile o nel mare od in qualche cibo o nell'aria". Così esordisce il responsabile locale per la sanità mentre il direttore dell'ospedale precisa che non ci sono mortalità e che i primi arrivati con questa sindrome pare che poco per volta migliorino senza che sino ad ora si siano trovate cause o cure di alcun genere. Il Sindaco si dimostra preoccupato e chiede se può essere necessario emettere un’ordinanza di calamità sanitaria e quindi chiudere la zona ma il comandante ritiene che sarebbe più difficile gestire la situazione e quindi propone di rimanere all'erta senza creare panico. Tutte le strutture vicine sono allertate quindi si può, per ora, far fronte alla situazione ma si tratta di decidere cosa dire ai giornalisti che chiedono spiegazioni. La proposta viene dal funzionario parigino: "Per ora diciamo che forse si tratta di qualche eccesso di alcuni villeggianti e che provvederemo a vietare le bevande alcoliche per una settimana verificando i risultati di tale misura". Tutti i partecipanti appaiono soddisfatti di tale spiegazione perciò la riunione si chiude ed il gruppo si prepara ad affrontare la conferenza stampa che segue l'incontro.

Frank ha trovato la soluzione, finalmente può comunicare al dipartimento di Stato la fine delle sue ricerche. "Chissà la faccia del funzionario quando verrà a sapere che, nonostante tutto, la ricerca ha avuto buon fine" pensa Frank e si avvia a scrivere la mail con i risultati ed i dettagli del caso. Questa volta la risposta non si fa attendere e purtroppo non è esattamente ciò che il ricercatore si sarebbe atteso. Il ministero ribadisce di non essere più interessato al progetto ed ai suoi risultati e chiede di sospendere ogni attività in merito pena la sospensione del vitalizio. Si tratta di un duro colpo inatteso, il lavoro di Frank è stato rifiutato ancora e questa volta nonostante avesse raggiunto il risultato. "Dio cosa desideri da me?" è il lamento di Frank. Un tonfo sordo arriva dalla porta d'ingresso, il ragazzo ha consegnato il giornale con il solito preciso lancio dalla bicicletta. Il ricercatore decide di leggere il giornale per allontanare momentaneamente i cattivi pensieri e seppur un po' controvoglia, si reca a prendere il quotidiano sistemandosi sulla solita poltrona per leggere le notizie. Verso la fine della lettura, nella pagina delle curiosità dal mondo, legge di un villaggio se di naturisti dove si svolge un'attività sessuale molto libera. Il professor Brookland crede ancora una volta di leggere un messaggio di Dio destinato a lui e ricordando la pena del contrapo di dantesca memoria, pensa che l'indolenza procurata possa essere una pena adeguata per tanta attività. Eh sì, il mondo ha bisogno di lui affinché porti il messaggio di Dio là dove è necessario.

Verso la fine del pranzo le tre coppie hanno esaurito gli argomenti di presentazione: lavoro, abitudini, ricordi e cominciano a programmare la serata. La proposta è di andare verso mezzanotte in un locale chiamato Glamour dove c'è la discoteca ed anche un bel po' di trasgressione. Tutti d'accordo per la serata il gruppo decide, per intanto, di andare in spiaggia. Non essendo necessari preparativi particolari ed imbracciato l'asciugamano, i sei percorrono i cento metri che li separano dal mare e si trovano uno spazio per prendere il sole. Tutti oramai sanno cosa potrebbe succedere di lì a poco e quindi si preparano a godersi qualche spettacolino pregustandolo con battutine di ogni genere e cercando anche di capire dall'aspetto e dagli atteggiamenti chi avrebbe potuto offrire le performance migliori, tra coloro che li circondano. Infatti, dopo un bel bagno ecco che un gruppetto di una decina di persone comincia ad agitarsi. Una donna abbronzata e procace si preoccupa di accontentare tre uomini mentre gli altri osservano e partecipano con toccatine, baci e palpate. La signora si è sistemata a cavallo di un uomo sdraiato facendosi penetrare mentre un altro provvede a sodomizzarla ed il terzo propone il suo membro alla bocca della giocoliera. Gli altri dello stesso gruppo, uomini o donne indifferentemente, approfittano di spazi rimasti liberi per toccarle il seno, accarezzarla, qualcuna ogni tanto le sottrae il pene dalla bocca e la sostituisce per un po' nell'incombenza. Il gruppo di spettatori intanto intorno cresce a dismisura e dai commenti si capisce che si tratta di uno spettacolo eccezionale che non si vede spesso in spiaggia. L'eccitazione di tutti è al massimo.

Il capitano Biroux è pensieroso, probabilmente ha troppa fantasia ma è anche vero che in quanto ad intuito non è secondo a nessuno. Per ora non sa come e perché ma secondo lui la crisi sanitaria è volutamente indotta da qualcuno. Circa tre anni addietro un gruppo di naturisti intransigenti e puri, non tollerando i comportamenti dei naturisti libertini aveva dato fuoco al più importante locale di Cap d'Agde. Nessuno accettò l'ipotesi di un incendio doloso ed il tutto fu archiviato come un incidente ma il comandante sa che non fu così e che probabilmente fece comodo non alimentare l'ipotesi di una guerra fra naturisti, in modo da sopire sul nascere eventuali problemi che avrebbero potuto influire sul buon nome turistico del luogo.

Finito lo spettacolo sulla spiaggia, ciascuna coppia del gruppo degli italiani ritorna al proprio alloggio temporaneo estivo. Carlo e Lidia rientrano nella loro tenda, sedendosi tranquilli per riposarsi in attesa della serata particolare e comunque per ora misteriosa che li attende. Carlo prende il giornale locale e conoscendo abbastanza bene il se, legge le notizie più interessanti. "Senti questa, Lidia! Pare che alcuni villeggianti, qui nel villaggio naturista, eccedano talmente in sesso e forse in alcool, che devono essere ricoverati in ospedale perché perdono completamente le forze. Per questo da stasera nel villaggio è proibita la somministrazione di alcolici di ogni genere per una settimana" Lidia ride poi ci pensa e commenta: "Questo vuol dire che stasera al massimo possiamo bere gazzosa? Va beh, al limite ci facciamo una Red Bull"

Frank di spogliarsi completamente proprio non se la sente, la sua morale non lo accetta e quindi cammina in pantaloncini neri e cappello per il lungomare. Ha acquistato un volo aereo per Parigi, quindi una coincidenza per Cap d'Agde, che dispone anche di un aeroporto nella vicina Béziers dove ha affittato una magnifica Harley, uno dei pochi desideri materiali della sua vita ed è approdato qui a seguito della missione divina che si è affidato. Porta sempre con sé una borsa nera sportiva e vaga per il villaggio andando a dormine nel piccolo bungalow affittato nel campeggio. La strategia che si è imposto è chiara ed intende portare avanti il suo compito per un po' di tempo, sperando di redimere il maggior numero di anime possibile attraverso il suo operato. I capelli lunghi e grigi sono raccolti in una coda ed ha assunto l'aspetto di un ex hippy invecchiato nel ricordo di Woodstock.

"Mi cercate un personaggio strano?". Il capitano ha convocato sei agenti ed ha posto loro questa richiesta. Immediatamente gli hanno spiegato che il villaggio naturista di Cap d'Agde potrebbe essere pieno di personaggi definibili strani ma il comandante ha subito aggiunto alcuni dettagli. Non deve essere strano dal punto di vista di elementi in qualche modo riconducibili al sesso, anzi secondo lui costui dovrebbe essere probabilmente vestito ed anche riservato e pudico. La strategia d'indagine parte dal presupposto psicologico che, se qualcuno vuol creare problemi ai libertini è perché non li condivide per cui non può comportarsi come loro, quindi è facilmente identificabile. Non si può certo dire che i colleghi abbiano condiviso l'azione proposta dal loro capo, anzi tutti quanti sono convinti che qualsiasi tipo d'indagine non porti assolutamente a nulla. Le analisi di acqua, aria e cibi condotte dalle autorità sanitarie probabilmente saranno più utili o forse la sola sospensione dell'alcool potrebbe già risolvere il problema ma qualcosa devono pur fare anche loro per questa indagine.

La serata per il gruppo di italiani inizia in un locale all'aperto dove pare si ritrovino proprio tutti per fare nuove conoscenze. La musica è al massimo e c'è veramente un sacco di gente seminuda, molte donne salgono sui banconi ed improvvisano spogliarelli e piccoli spettacoli saffici, Carlo e Lidia con le altre due coppie trovano uno spazio vicino ad un tavolo ed ordinano da bere scoprendo che del divieto per gli alcolici qui non deve essere arrivata notizia, alcuni poliziotti sono appena all'esterno e pare non abbiano intenzione di verificare il rispetto del divieto. I camerieri arrivano portando in una mano, alti sopra le teste, vassoi stracolmi di bicchieri di ogni genere, dimostrando una capacità ed una velocità sorprendenti. Mentre Lidia consuma il suo drink, una donna sconosciuta dietro di lei comincia a toccarle il seno, attratta dalla bellezza delle coppe di lei. Non le era mai capitato ma decisamente non le dispiace per cui lascia fare e dopo un po' inizia a contraccambiare le carezze. La scena si fa decisamente interessante e Carlo non trova assolutamente nulla da ridire su questa intromissione nel loro matrimonio, anzi comincia decisamente ad eccitarsi. Le due donne si impegnano così tanto che un cameriere fa loro notare che stanno un po' eccedendo, i locali per queste cose sono proprio lì vicino ma nel bar bisogna rimanere entro certi limiti, che già sono decisamente ampli. Considerata la pausa imposta ci si può dedicare alle presentazioni e con estrema sorpresa si scopre che l’improvvisata partner di Lidia è anch'essa italiana ed ha un marito che si godeva la scena esattamente come Carlo. Al sestetto quindi si aggiunge una coppia e considerato che la mezzanotte è vicina, tutti quanti si avviano verso la discoteca trasgressiva come avevano concordato nel pomeriggio.

Il dirigente ministeriale che ha licenziato il professor Brookland legge lo stesso quotidiano del ricercatore e lo riceve con lo stesso metodo a lancio classicamente americano. Sfogliando le pagine scopre che, in un villaggio se un po' libertino al quale era stato dedicato un articolo qualche giorno addietro, le autorità locali denunciano una strana epidemia di stanchezza collettiva non mortale ma preoccupante comunque. Le persone guariscono senza cure ma questo non evita il sovraffollamento degli ospedali. L'uomo rimane scioccato, un solo virus al mondo può fare questo e lo hanno isolato loro, come si trova ora in Francia? La ragione per la quale si diffonda principalmente in quel villaggio appare chiara, un sorrisetto malizioso gli appare per un attimo sul viso, ma chi lo ha portato là? Decide allora di contattare il professore ma per quanti sforzi faccia il ricercatore pare svanito. Cominciando a preoccuparsi degli eventi, chiama gli uffici della sicurezza e scopre che il professore ha lasciato gli Stati Uniti da una ventina di giorni con un volo diretto in Francia. "Cosa sta facendo quel pazzo? Gli abbiamo consegnato tutto il suo inutile materiale perché non desse più fastidio e questi in un nonnulla ha completato la ricerca e sta testandola sul campo?", tutto questo ragionamento il dirigente lo fa ad alta voce quasi urlando, come se qualcuno fosse lì ad ascoltarlo. Immediatamente decide di chiamare le autorità sanitarie si della zona interessata, cercando del massimo responsabile e definendola una questione immediata e delicata. Ottenuto il numero di reperibilità del referente se lo chiama al telefono e spiega che si tratta di cosa di assoluta segretezza e gravità, lo avverte di mantenere il segreto sulle fonti e sulle modalità e spiega quale potrebbe essere la causa dei loro guai, pur rassicurandolo sul fatto che le conseguenze sono

relativamente blande e non trattenendosi dal fare una battuta da americano bacchettone: "Considerate le caratteristiche del luogo in fondo un po' di riposo non farà loro del male"

I due agenti in borghese entrano nel comando accompagnando un tizio in pantaloni neri e coda di cavallo che si trascina dietro una grossa borsa sportiva. Chiedono del comandante ed appena giunti nell'ufficio del capo spiegano di aver fermato questo tizio che sostava davanti ad un locale del villaggio naturista e che ogni tanto armeggiava nella borsa tirando fuori qualcosa. "Bene, vediamo questa borsa" chiede Biroux ed apre il contenitore. La sorpresa non è poca nel trovare tante minuscole gabbiette con dentro ciascuna una mosca viva. Dopo un attimo di trasalimento la domanda posta al fermato è scontata: "Cosa stavi facendo con questa roba?" Prima che giunga una qualsiasi risposta, il telefono sulla scrivania suona e dall'altro capo del ricevitore il responsabile sanitario territoriale spiega, con qualche riserva, quale potrebbe essere la causa dell'epidemia a Cap d'Agde. "Infatti", risponde il comandante, "abbiamo appena fermato un americano con una borsa piena di gabbiette con delle mosche". "Bene, trattenetelo ma non diffondete alcuna notizia", fu la risposta. Giunti davanti alla discoteca, Carlo nota che due poliziotti stanno fermando e trascinando via un tizio con una borsa. "Hai visto Lidia? Quei poliziotti stanno arrestando il tipo della Harley che abbiamo visto quando siamo arrivati! Secondo me si stava facendo una canna, dall'aspetto mi sembra un hippy nostalgico". L'ingresso del locale è lussuoso e l'ambiente fa presto dimenticare al gruppo il vecchio supposto tossico arrestato. La discoteca è ampia, le luci coinvolgenti; tantissimi divani e poltrone sono disposti ovunque e nella parte esterna, all'aperto, ci sono addirittura dei letti a baldacchino. La prima consumazione al bar non comporta problemi per le bevande: vodka,

gin tonic e qualsiasi altro liquore sono serviti senza limiti e nessuno ricorda più la paventata limitazione. Finalmente, dopo aver ballato un po' ed aver visto qualche coppia che sui divani comincia giochi orali molto spinti, si recano tutti nelle salette sotterranee dove l'ambiente è caldissimo e non solo nel senso della temperatura. Ci sono salette e letti ovunque con ampi spazi per vedere tutto quello che all'interno si consuma e la quantità di corpi impegnati in evoluzioni sessuali è notevole. Dopo tante scene di sesso il gruppo trova una saletta ed un letto vuoti e senza pensarci inizia a dar sfogo ad ogni voluttà. Le coppie iniziano tradizionalmente come costituite ma le prime carezze tra donne sconvolgono le regole per cui gli uomini si permettono di toccare tutto quanto a loro a tiro. I membri ano di bocca in bocca ed infine il rapporto vero e proprio si svolge secondo accoppiamenti occasionali dettati dalla posizione del momento con una sola regola certa: nessuno fa l'amore con la propria consorte. Per fortuna la disponibilità di profilattici è notevole da queste parti per cui si possono provare rapporti completi o altre posizioni con più donne senza problemi. Il battesimo per Carlo e Lidia è stato impegnativo ma non forzato ed entrambi si ritrovano soddisfatti ed anche più partecipi ed uniti di prima, ora sanno che insieme possono veramente anche vivere la complicità e le fantasie senza cercarle fuori dal rapporto. La doccia lava via tutto quanto accaduto e nel riare nel corridoio dei privè si gustano ancora la scena di una bella donna inglese che via uno via l'altro, accorda i suoi favori ad un numero discreto di giovanotti in fila.

Il gruppo di emergenza si è ricomposto, questa volta per sentire il racconto di Frank che spiega come ha introdotto il virus e perché. "Il virus provoca uno stato di spossatezza generale per un periodo che varia tra i cinque ed i dieci giorni a seconda dei soggetti. Quando mi fu imposto di interrompere le ricerche mancava l'ultimo anello della catena, l'infezione avveniva solamente se i due soggetti rimanevano a contatto di pelle per quattro o cinque minuti, cosa che naturalmente non accade molto spesso. La fastidiosità di una mosca che ripetutamente si posava su di me mi fece ricordare l'esistenza di una specie di adesivo chimico, inventato da un mio collega anche lui poi scaricato, che mantiene sulla pelle umana batteri anche per dieci minuti. La soluzione era semplice: mettere i virus nella colla e farci posare le mosche le quali, liberate, volando sugli essere umani avrebbero lasciato la colla e quindi anche il virus per il tempo necessario" La prima parte del racconto rese quasi felice il ricercatore che però poi dovette ammettere: "Il dipartimento di Stato mi disse che comunque non era più interessato ed io in preda allo sconforto chiesi al buon Dio quale fosse il mio ruolo nel mondo. La lettura casuale di quell'articolo sui libertini a Cap d'Agde mi fece pensare che Dio volesse affidarmi l'incarico di fermare quei lussuriosi e così eccomi qui". L'uditorio non sapeva se classificare il professor Brookland un pazzo, un genio, un estremista o cosa altro. "Incredibile!" fu l'esclamazione di Carlo leggendo l'articolo che attirò l'attenzione di tutto il gruppo di italiani naturalmente riuniti intorno ad un piatto di pasta per il pranzo. "Il tizio arrestato, quello che avevamo visto anche io e Lidia al nostro arrivo, non era un drogato ma uno scienziato un po' fanatico religioso che tentava di commettere qualche tipo di sabotaggio per punire i libertini anche se qui non spiega che tipo di sabotaggi" "Speriamo che non bucasse i preservativi" disse una voce del gruppo mettendola sullo scherzo.

Si stavano oramai dirigendo verso la sauna per are il pomeriggio tutti insieme. La sauna prevede idromassaggi, piscina, docce ma come d’uso al Cap, sopratutto tanti letti. L'abbondanza di oli essenziali a disposizione consigliò un gioco interessante. Ciascuno, a turno, si dispone sul letto supino con una mascherina e tutti gli altri lo o la massaggiano. Così fu fatto ma già al primo giro ci fu un'aggiunta, al termine del massaggio una persona scelta a caso avrebbe avuto un rapporto completo con uno dei massaggiatori rispettando naturalmente la regola della coppia uomo donna ma mai tra marito e moglie. Si divertirono molto e i rapporti si consumarono davanti agli occhi di tutti ma una coppia alla volta. Ben cinque ore di seguito di sesso furono consumate, alla fine tutti erano spossati ed il virus non era certo in circolazione. "Buongiorno colonnello". Il responsabile della sanità se ed il comandante Biroux chiamano al telefono il dipartimento di Stato per confermare che hanno trovato il responsabile dell'epidemia di stanchezza. Raccontano a colui che aveva licenziato il professore tutti i fatti e considerata la relativa gravità dell'accaduto, il tono era più quello di una cordiale chiacchierata che non di una relazione per un attentato biologico internazionale. "Il professor Brookland è in stato di arresto? " chiese l'americano. "Sì e no, se noi lo tratteniamo voi avete qualcosa in contrario? Ne chiederete l'estradizione?" "Se promettete che gli toglierete il aporto e che non farà mai ritorno negli Stati Uniti, ve lo potete tenere, a noi non interessa e per chiedere l'estradizione dovremmo ipotizzare dei capi d'accusa che farebbero emergere tutta la storia per cui è tutto vostro.

Saluti a tutti e complimenti per lo svolgimento delle indagini." Salutato il responsabile del dipartimento di Stato americano, i tre si guardarono negli occhi e poi il capo di gabinetto del ministero della sanità iniziò un discorso: "Abbiamo buoni motivi di ritenere che il virus selezionato dal professore possa avere una buona utilizzazione nel settore psichiatrico e nella cura delle malattie mentali. Lei, comandante Biroux, pensa di dover arrestare il professore?" "E come faccio se non si può ufficialmente spiegare perché lo fermiamo? Diciamo che se il professore si rifiuta di collaborare, dovrei per forza cercare un adeguato capo d'imputazione" rispose con un mezzo sorriso. "Allora avremmo deciso che il professor Brookland potrebbe continuare i suoi studi presso la nostra università di psichiatria locale non per usare il virus a scopo militare ma per sperimentarne l'uso nella cura delle malattie mentali quali schizofrenia e simili. Naturalmente se il professore è d'accordo" Frank non fu sicuro di capire immediatamente ma poi realizzò e si sentì felice perché ora avrebbe fatto ricerca per aiutare veramente il prossimo. Commosso, capì che, credenti o no la prima regola è sempre quella di rendere felice il prossimo od almeno di lenirne le sofferenze senza mai giudicare e forse questo è il vero messaggio del Buon Dio al professore.

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