Giuseppe Di Filippo
Raccolta di Poesie
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Table of contents
Solitudine RISVEGLIO Morte in Gennaio A Piero A Stella Donna Bambina Addio in Settembre Felicità La Mamma Soffio di Vento Uno sguardo fisso Una timida lacrima Un nuovo amoro Il Vecchio Dolci melodie Un mondo nuovo Fuori dalla mia finestra A Ivana
Una rosa che sboccia La fine di un'amore L'Amicizia Una stella cadente Speranze represse Il Treno Un fioco luccichio Indifferenza Fine di un'incantesimo Immagine E' inutile cambiare Racconto d'un sogno Un'ossessione Onda gigantesca Le chiacchere della gente Una nuvola Ridi corri e scherzi A Salvo e Sonia Condurre al dunque Un sorriso Un giorno di pioggia
I Miei amori Cercare di capire Pensare alla tua Vita La luce del sole Una nuova luce La nebia Lettera ad un'amica Preghiera La mia vita Lei Come un gabbiano A Padre Luigi A Lei
Solitudine
Un giorno ti svegli e guardandoti intorno, ti accorgi che il mondo ti ha lasciato da solo. Ti guardi un po' in giro, cercando qualcuno, cercando un sorriso, uno sguardo più puro. Non trovi nessuno, vorresti morire, basterebbe un sorriso per farti gioire.
RISVEGLIO
Un raggio di sole, penetra lento, illumina chieto un cuore ormai spento. Uno sguardo, un sorriso, una frase nel vento, riscaldano un animo, da tempo ormai freddo.
Morte in Gennaio
Un nuovo anno da pochi giorni è iniziato e, mentre in questa stanza si aspetta il tuo ritorno, un'ombra di morte aleggia inesorabile su tutti noi. Una telefonata, una frase incerta, due occhi sbarrati che fissano il vuoto. Poi l'incertezza, l'incredulità, la speranza che sia solo un brutto sogno. Un nuovo anno da pochi giorni è iniziato, segnando la data del tuo non ritorno.
A Piero
La luce s'infrange in un tenuo tepore, in questa stanza in cui cresce il dolore. Il tuo corpo sdraiato sul letto, morente, fa nascere in me un'angoscia impotente. Ritornano in mente i ricordi d'un tempo, trascorso in un lampo, quasi fosse un momento. Rivedo la gioia, sprizzare dagli occhi, mentre parli di lei. Non vuoi che ti tocchi! La luce s'infrange in un tenuo tepore, in questa stanza mentre si ferma il tuo cuore.
A Stella
Nella notte buia, cercavo l'alba. Nella nebbia, un po' di cielo. Mentre, a i lenti, dentro una stanza, la mia Stella nasceva senza speranza. La sua luce, il suo calore, rese felici tutti; per poche ore. Quando si spense, senza un lamento, lasciò solo pianto e sgomento. Mentre io, lontano ed ancor ignaro, cercavo l'alba ed il ciel invano.
Donna Bambina
È bastata una telefonata, per far piangere il tuo cuore. Una frase di un'amica, che un'amica non è più. Una donna ancor bambina, che non sa di far del male, che non ha ancor capito, quanto bene le vuoi Tu.
Addio in Settembre
Un giorno di Settembre, Lei disse vado via. Il mio cuore si spezzava, mentre le dicevo addio. Fra noi non c'era niente, soltanto un'amicizia. Fu lo stesso forte, vederla andare via. Usciva Lei per sempre, così dalla mia vita. Lei che con la sua gioia e con la sua allegria, aveva ucciso la mia malinconia.
Felicità
Ci vuol poco per essere felici, in questa vita buia ormai. Con tanta gente che ti gira intorno, che ti lascia da solo e non si ferma mai. Basterebbe una parola, una frase sussurrata, un saluto ogni tanto, un sorriso regalato. Ci vuol poco ma.... forse è tanto in questo mondo disperato.
La Mamma
Il gioco è finito, il bimbo un uomo è diventato. Il tempo dell'infanzia, come un razzo se n'è andato. La vita si fa dura, cominciano i problemi, ma Lui non ha pura, c'è Lei che lo consola. Il bimbo è ancor un bimbo, per Lei che l'ha allevato. Per Lei che l'ha cresciuto ed in uomo trasformato. Il tempo va ando, i capelli imbiancando, ma Lei resterà sempre la più bella del mondo.
Soffio di Vento
Un soffio di vento, si posa leggero, sulla tua pelle bagnata dal mare. Ti fa tremare e rabbrividire, come il suo sguardo; che non puoi sviare. Vorresti fuggire, vorresti evitare quei suoi occhi azzurro mare che, guardandoti fissi e senza parlare, sembrano dirti: non ti farò del male. Il soffio di vento, si fa più leggero, ma la tua mente che continua a pensare. Adesso sei tu, che cerchi il suo sguardo, che cerchi il suo viso da poter amare.
Uno sguardo fisso
Il mio sguardo si è fermato, su quei suoi capelli d'oro. Su quegli occhi azzurro mare, che mi fanno ancor sognare. Il suo viso mi ha rapito e portato in un mondo nuovo. In un mondo tanto strano, in un mondo tutto d'oro. Il mio cuore batte forte, quando io le sto vicino e lo sguardo è fermo ancora, su quei suoi capelli d'oro.
Una timida lacrima
Una lacrima scende timidamente, sul tuo viso rattristato. I tuoi occhi arrossati guardano fissi nel vuoto, come se vedessero la sua immagine davanti. Il silenzio, si fa sempre più cupo. Le mie mani, si avvicinano alle tue per consolarti. Tu le respingi, mi guardi con disprezzo; quasi avessi paura di me. Poi ti alzi e, senza dire una parola, ti avvicini alla porta. Ti chiamo per nome, non mi rispondi. La tua mente è persa in vaghi ricordi. Una lacrima scende piano, sul mio viso mentre tu te ne vai lontano.
Un nuovo amoro
Una porta si è chiusa alle mie spalle ed un'altra si sta aprendo. Nella mia vita, un nuovo amore sta nascendo. La mia gioia è così grande, quando le sto vicino, che non riesco più a pensare a nient'altro che il suo visino. Quando stringo la sua mano, il mio cuore batte lento, per paura di spezzare quell'incanto d'un momento. La mia mente teme ancora una grossa delusione e la porta chiusa aspetta, ansiosa la sua ora.
Il Vecchio
Il cielo si colora di mille luci, un vecchio da solo cammina per la strada. I suoi vestiti, sono stracci vecchi. Il suo viso, stremato dalla fame. Un bimbo si avvicina! Il vecchio gli sorride! Il bimbo lo deride, poi fugge. Scappa via! Al fine ci ripensa, ritorna e chiede scusa. Il vecchio lo accarezza e dolcemente lo perdona. Il bimbo allunga la sua mano! Il vecchio gli e la prende! Senza parlare, guardandosi negli occhi, i due si stringono sotto le stelle. Il cielo è terso e spento, le luci sono sparite il vecchio è ormai contento! Ha un amico che gli fa compagnia.
Dolci melodie
Le tue dita van veloci, su quei tasti bianchi e neri. I tuoi occhi sono fissi, su quei fogli pien di note. La musica che suoni, è dolcissima a sentirsi. Starei ore ad ascoltare, quelle dolci melodie. Quelle dolci sensazioni, che fai nascere nel mio cuore, quando pigi le tue dita, su quei tasti bicolore.
Un mondo nuovo
Vorrei correre veloce, scappare da questo buco! Da questo mondo troppo grande, dove tanti son nessuno! Dove guerre e distruzioni, la fanno da padroni. Dove un sentimento vero è scambiato per un insulto! Vorrei correre lontano, per trovare un mondo nuovo! Dove tutti son qualcuno e non vi è ipocrisia! Dove regni l'amore vero e gli amici non vanno via!
Fuori dalla mia finestra
Guardo fuori dalla mia finestra. Una foglia che cade, un amore che muore. Cerco negli occhi di una ragazza, un attimo di gioia, un momento di felicità. Sogno il viso di una donna, bagnato dalla pioggia che grida libertà. Vedo la mia vita volare lontano, tenendomi per mano. In cerca di qualcuno, in cerca di qualcosa che mai, forse, troverà. I miei occhi sono fissi alla finestra, guardano in un vuoto che mai si colmerà
A Ivana
Un viso dolce e candido è apparso nel mio cuore. Il viso di una donna che cerca il mio amore. Una donna ancor bambina, cresciuta velocemente, che non ha conosciuto nient'altro che sofferenze. Di amiche che per niente, le voltano le spalle, lasciandola da sola ad affrontare la vita. Mi sono innamorato, di quei suoi occhi spenti. Di quel sorriso dolce, di quei capelli neri. Di quello sguardo attento a quel che le succede. Di quella semplicità di chi non conosce il mondo. Il viso di una donna è apparso nel mio cuore, rendendolo suo schiavo, ma solo per amore.
Una rosa che sboccia
Una rosa sboccia! Apre i suoi petali ad una nuova vita. Il suo profumo, inebria l'aria attorno a se! Fa da sfondo, con la sua candida luce, al mio amore appena nato. Io la guardo aprirsi lentamente. Dentro di me, un nuovo fuoco si accende! Un fuoco di ione! Un fuoco di desiderio, che piano piano, invade l'animo mio. La rosa ormai è sbocciata. Nei suoi petali aperti, una nuova vita è iniziata.
La fine di un'amore
Una lacrima scende piano sulla mia pelle. La solca timidamente, per paura di farsi vedere. Lascia una profonda ferita, in fondo al mio cuore. Ormai reso vuoto e spento, da quelle su parole. Nella mia mente, strani pensieri si fanno largo prepotentemente Mentre, inesorabilmente, si spegne il mio amore.
L'Amicizia
Un fiume impetuoso, scorre velocemente nel mio animo. La sua furia, porta via con se dolori e tristezze, delusioni ed amarezze. La sua acqua limpida, rende la mia anima bianca e chiara come neve. Appagando la mia sete, senza per questo mai finire. Il suo rumoreggiare, è un suono dolce per le mie orecchie e col suo nome si sazia la mia mente.
Una stella cadente
Una stella cadente, lascia dietro di se una scia lucente. Come un ultimo sospiro della sua vita ormai morente. Una vita durata millenni, una vita di sofferenze, per quello che ha visto ed ha sofferto, insieme a tanta gente. Porta via con sé i ricordi belli e brutti, di giovani vite gettate nei rifiuti, distrutte dalla droga, uccise dalle guerre create da quell'odio che impera nella nostra mente. Un odio disumano, un odio repellente, che porta il nostro mondo ad una fine imminente. La stella cade piano, va verso il suo destino.
Un destino che ben presto, anche noi raggiungeremo.
Speranze represse
Dei bambini per strada giocano, rincorrendosi spensieratamente. La loro mente di fanciulli, è pura e candida come neve. Il loro cuore, non ancora contaminato da quell'odio e quel male che impera fra la gente. Quei bambini spensierati, rappresentano le nostre speranze. Speranze di cambiare, un mondo ormai in sfacelo. Ma i bimbi cresceranno ed il mondo maledetto, cambierà i loro cuori, lasciando i nostri sogni, racchiusi in un cassetto.
Il Treno
Il treno parte, si muove lento. Inizia la sua corsa quasi a stento. Va verso l'orizzonte, per poi svanire, portando via con sé parte del mio cuore. E mentre egli svanisce, lento all'orizzonte. Un nodo stretto in gola m'attanaglia forte forte. Facendo scender piano, una lacrima sul mio viso. Per Lei che va lontano, lasciandomi come ricordo soltanto il suo sorriso.
Un fioco luccichio
Il sole muore! All'orizzonte spento, un fioco luccichio affiora lento lento. Cammina piano piano, avanza quasi a stento. Va verso quel suo nido, che auspica ormai da tempo. Il mare anche quest'oggi è stato con lui clemente. Ma il sussultare dell'onda gli fa tornare in mente, quei giorni che lontano, in mezzo alla tempesta, a lui così ostile e a volte anche avversa, guardava al suo ritorno come ad una cosa persa. Il sole sta sorgendo e all'orizzonte , quel fioco luccichio raggiunto ha il suo desio.
Indifferenza
Il vento porta via con sè, la mia voce. I raggi di luce evitano, inesorabilmente, di colpire il mio corpo. Mi rendono invisibile a chi mi sta vicino. In questa situazione, l'anima mia vaga leggera. Senza una meta, nell'infinito di un mondo sempre più nero.
Fine di un'incantesimo
Si è spento un'incantesimo, in questa notte di bugie. In questo tempo freddo e buio, in cui io non son più io. Quella telefonata strana, di chi volea sentir una frase un po' sincera, che non ho saputo dire. Si è spento un'incantesimo, durato poche lune, che mi aveva reso felice più che mai.
Immagine
Una luce si era accesa, nei miei occhi gonfi di pianto. Un'immagine era apparsa, nella mia vita vuota e spenta. Cambiando, come d'incanto, la mia nera esistenza. Rincorro ancora adesso, quell'immagine dolce e tersa. Quel viso di fanciulla che mai scorderò. Quelle dolci sensazioni, che provavo accanto a Lei e che, il tempo inesorabile, ha portato via con sè. Lasciandomi di nuovo solo, con gli occhi gonfi e spenti, a rimirar quel mondo, che ormai non mi appartiene.
E' inutile cambiare
E' inutile cambiare, chi proprio non vuol cambiare. Sperare che l'amore, possa renderlo migliore. Sperare che un sorriso, possa far tremar in lui il cuore. Sperare che la dolcezza, possa impartir in lui l'amore. Chi vuol essere solo, resta solo, anche se ha qualcuno accanto. Anche se nel suo cuore è radicato un po' d'amore. Il tempo in lui non cancella, i dubbi e le amarezze, le angosce e le incertezze d'una vita senza valore. E' inutile cambiare, chi proprio non vuol cambiare. Anche se, nel suo cuore, è radicato un po' d'amore.
Racconto d'un sogno
Il silenzio, che accarezza leggero la mia pelle addormentata, riempie, malinconico, le ore buie di questa notte senza pari. Mentre il nero della notte invade soave, con la sua misteriosa aurea, questa stanza vuota e fredda. Nella mia mente riecheggiano confusi ricordi. La mia anima leggera evade. Lascia, piano piano, il mio corpo sdraiato ed inerme. Una sensazione di dolcezza e tranquillità riempie il mio io e nella mia mente, svaniscono, come d'incanto, tutti i ricordi confusi del ato e del presente. Il buio si chiarisce. Una luce accecante sostituisce le tenebre della notte, illuminando e riscaldando questa stanza mentre, il silenzio placido, continua leggero ad accarezzare la mia pelle addormentata.
Un'ossessione
Il viso di una donna, imperterrito, giorno e notte turba la mia mente. Come un martello, picchia le mie tempie e mi fa star male, ininterrottamente. E' un'ossessione che attanaglia il mio cuore, rendendolo suo schiavo, prigioniero d'amore. Un amore non ricambiato, un amore solo mio, un amore che da tempo ha mutato l'animo mio. Il viso di una donna, ossessiona la mia mente. Ma com'è il suo nome, soltanto dolcemente.
Onda gigantesca
Un'onda gigantesca, s'innalza minacciosa. Viene di me incontro, come se fosse attirata dalle intemperie del mio cuore. Cerco di fuggire. Ma, i miei innumerevoli sforzi, sembrano vani d'innanzi alla sovrumana furia di quel gigantesco muro d'acqua che, sempre più minaccioso, si fa a me vicino. Mi giro intorno e vedo la gente ridere e scherzare, come se l'onda non possa far loro alcun male. Io, ormai sfinito e col cuore rassegnato, mi arrendo a quella furia che l'odio ha scatenato.
Le chiacchere della gente
Le chiacchiere della gente, che dice ma che non sa! Si fan largo prepotentemente, in questo schifo di città. In quest'angolo di mondo, in cui non c'è pietà e anche una menzogna non ha più dignità. Le chiacchiere di chi dice, purtroppo senza capire. Fan male a chi le sente e non sa la verità. Feriscono nel profondo, fan nascere incomprensioni. Fan rompere amicizie che duran da un'eternità. Le chiacchiere della gente, che dice ma che non sa, si fan largo prepotentemente distruggendo la realtà.
Una nuvola
Una nuvola avanza, in un caldo cielo d'estate, spostandosi lentamente e scomparendo all'orizzonte. Va avanti nel silenzio, d'un giorno senza bombe. Lascia dietro di se un gelido ricordo. Un ricordo di tempesta, di morte e distruzione. Un ricordo che nel suo orrore, non da mai spiegazione. La nuvola ormai densa, si scioglie al sol leone. Lascia al suo aggio, miseria e distruzione.
Ridi corri e scherzi
Ridi, corri e scherzi, felice in questa stanza. Ma questa tua allegria è soltanto un'apparenza. Racchiude dentro se, l'angoscia e l'amarezza di quell'infelicità che attanaglia la tua essenza. Tu corri, ridi e scherzi anche spinta dall'ebrezza di quel buon vinello, che ti fa girar la testa. Mentre versi e bevi continui ad ignorare, il male che fai a te e a chi ti vuole bene. A chi senza esitare, è pronto a perdonare e a dare la sua vita, in cambio d'un po' d'amore.
A Salvo e Sonia
Una nuova vita, quest'oggi sta iniziando ed il vostro sogno, felicemente, realizzando. Un sogno di gioia, amore ed allegria che anche il caldo torrido, non riesce a portar via. Un sogno che per anni, avete progettato vissuto intensamente e con gioia aspettato. Un sogno che, ancora è un sogno, anche se vive la sua realtà, in questo afoso giorno che, impresso nella vostra mente,per sempre resterà.
Condurre al dunque
Condur al dunque, in tempo, devo l'inutil significato di questa mi vita. Di questa rabbia che nel cuor mio imperia e per un non nulla, l'ira mia scatena. Condur per fila, con mente devo, in corpo sano e cuor sereno, le gesta mia insulse e invere che col mio Io più non son sincere. Capire devo, una volta e per sempre quale sia il mio posto, in questo frangente. In quest'istante della mia vita, in cui la strada mia, per sempre, sembra smarrita.
Un sorriso
Che cos'è un sorriso, se non una lacrima che mostra indifferenza d'innanzi alle paure, ai dubbi ed alle incomprensioni di questo mondo infame. Di questo mondo che non dà certezza, ma che è pieno di pretese. Di questo mondo che chiede un po' d'amore, ma che amore poi non dà. E che cos'è una lacrima, se non un sorriso che ha perso la sua indifferenza, che si mostra alla vita senza più ipocrisia, senza più nascondere il suo dolore. E chi sei tu, misero mortale! Tu che pretendi di poter capire i misteri del creato,
che pretendi di giudicare il disegno di quel Dio che per amore o per capriccio, un dì da un pugno di fango ti ha creato. Quanta ipocrisia e quanta superbia regna nel tuo cuore facendoti credere d'essere superiore. Facendoti pensare che niente sia stato creato, se non per essere da te dominato. Ti senti posto al di sopra di tutto ed autorizzato a poter giudicare. Ma ricorda, Homo indegno ed ingrato, che un giorno anche tu sarai giudicato, ed in quel giorno alla Sua presenza, non basterà la tua superbia a giustificar quel tuo operato.
Un giorno di pioggia
Un sogno s'infrange, in questo giorno di pioggia. In una realtà che difficilmente il mio cuore potrà accettare. In una realtà crudele ma onesta d'un grande amore che un sogno ormai resta.
I Miei amori
Dei miei amori, è rimasto qualche ricordo confuso. Di alcuni, neppure tanto. Ma il cuore non si è ai rassegnato. Ed è il mio cuore, l'ego più straziato.
Cercare di capire
Cercare di capire, guardando dentro se, perché si debba vivere una vita che non c'è. Una vita senza amore, fatta d'odio e gelosia. Una vita senza valore, che è soltanto ipocrisia. Cercare di capire, perché chi ti sta accanto, rifiuta il tuo amore mentre ti ha portato al mondo. E hai voglia di fuggire, scappare, andar lontano. Rincorrere quella gioia, che la vita ti ha negato. Racchiudersi in se stesso, nel silenzio della notte. are ore ed ore, nell'angolo più buio ad aspettare la morte, che tarda ad arrivare. Cercare di capire, guardando dentro se e non trovare più niente che colmi tutti i perché. Cercare una risposta, a una sensazione strana. Qualcosa che poi possa, la mente un po' placar. Cercare di capire, perché accade a te per poi, alla fine scoprire, che non c'è nessun perchè.
Cercare di capire è un po' come morire, perché quel che ti resta è solamente dolore.
Pensare alla tua Vita
Pensare alla tua vita, come ad una parentesi. Ad una strada che, dopo tante pene e tante delusioni, porta diritta verso una gioia infinita. Pensare a quella bimba, di cui non sai più nulla. Se viva oppure morta o addirittura mai vissuta. Tormentarti l'anima col rimorso, di non averla mai, nemmeno per quell'ora, tenuta stretta a te. Donandole il tuo Amore e stringendo le sue dita, gridando Amore mio
Papà è qui con te.
La luce del sole
La luce del sole, che di giorno rischiara la tua candida pelle, alimenta quel fuoco che dolcemente dimora in me. Divorando, letteralmente, le mie carni e le mie membra che da quando ti conoscono non fan altro che parlar di te. Il mio cuore, batte forte senza sosta. Impazzito per quell'amore che mi costa racchiuso dentro me, per sempre resta.
Una nuova luce
Una nuova luce, si accende nei miei occhi che fissi guardano i tuoi. Un nuovo fuoco, arde nel mio cuore. Travolge e soffoca, inesorabilmente, ciò restara di quel vecchio sentimento che provo per te. Cicatrizza, almeno in parte, quella ferita che nel profondo del mio cuore si è aperta, per quell'amore che per sempre in me morirà. E un nuovo sentimento, prende il posto di quello vecchio. Cambiando, definitivamente, il nostro rapporto. Il mio modo di vederti e di pensarti ed in un certo senso, anche di amarti.
La nebia
La nebbia si dilata e i raggi del sole, timidamente, illuminano l'aria circostante. Colorano e rendono più allegro quel paesaggio che, poco prima, era cupo e triste; quasi senza vita. Dinanzi ai miei occhi, uno spettacolo immenso prende vita. Suscita nel mio animo, sensazioni che mai avrei pensato di poter provare. Sensazioni che scaldano il mio cuore. Che mi portano, piano piano, indietro nel tempo sino a quei giorni in cui, ancor bambino e spensierato, formavo un tutt'uno col Creato.
Lettera ad un'amica
Amica mia, non piangere così. Non permettere alle tue lacrime di sprecarsi, per chi, in fondo, non merita il tuo amore. Per chi ti ha sfruttato ed usato come voleva, strappando la tua giovinezza, come carta tra le dita. Amica mia, Tu piangi e pensi a lui, mentre versi dentro di te quel veleno che pensi possa d'incanto la tua pena allietare. La Tua angoscia ed il tuo dolore, ti spingono verso un baratro dal quale è difficile tornare. Il quale ti fa dimenticare, chi davvero ti vuole bene. Adesso ti trovi qui, inerme ed incoscente. Con la tua vita appesa ad un filo. Il resto....... non conta più niente! Chi ti vuol bene, piange per te
e si domanda incredulo! Perché? Benché nessuno potrà mai capire, che cosa sia successo, in fondo al tuo cuore, per spingerti a questo gesto. Amica mia, ti guardo in quest'istante e ti rivedo ancor bambina, giocare sulle mie ginocchia, ignara ed innocente. Stringere forte le mie dita, gridare e scherzare col cuore ancor pieno di vita. Con l'animo di chi, piccolo ed incoscente, non sa cosa sia il dolore e guarda con amore il viso della gente. Amica mia, ti parlo con gli occhi pieni di lacrime e non so neppure se le mie parole, singhiozzanti, arrivino tue orecchie mentre, i tuoi occhi chiusi, assopiti in un sonno profondo mi fan sentire solo, triste ed impotente.
Preghiera
Io ti prego mio Signore, con il cuore tra le mani. Io ti prego d'ascoltare, questo pianto di dolore. Questo pianto di chi ti ama, di chi ti cerca da lontano, di chi sordo ed impaziente, non s'accorge del tuo Amore. Io ti prego mio Signore, con l'angoscia di chi soffre. Io ti prego di guardare, anche chi non ti conosce. Chi ha seguito la tua via, ma per paura ed ipocrisia, ha timore di riallacciarla. Ti ringrazio mio Signore, per la vita che mi hai dato.
Per le gioie e le amarezze, per gli amici che mi hai messo accanto. Ti ringrazio per le cose che mi hai dato e per quelle che mi hai negato. Per avermi al fin insegnato che il tuo Amore è il dono più ambito Io ti prego mio Signore, con un canto di speranza. Io ti prego fa che il mondo, non s'arrenda all'apparenza. Che chi vive questa vita, sia contento di quel che ha. Perché in fondo nel tuo nome, può trovar serenità.
La mia vita
Io vedo la mia vita, soffrire disperata. Piangere, singhiozzare, senza più significato. Svuotata d'ogni valore, la vedo andare via. Lontano, piano piano, verso un vuoto sempre più immenso. Verso il nulla più infinito. Sto lì, inerme a guardare, la mia Gioia svanire lentamente. Dissolversi, piano piano, in un mare di dolore. La vedo naufragare, privata della forza, la speranza abbandonare, Io vedo la mia vita, soffrire disperata e perdersi nel nulla di un'esistenza disgraziata.
Lei
Lei se ne andrà via, lontano ed io resto qui in questo mondo che più m'appartiene. Facendo a pugni con la realtà per non ammettere a me stesso di star bene solo a metà. Ed indescrivibili sentimenti s'impadroniscono del mio cuore rendendolo triste e solo prigioniero di quel dolore per Lei che via se ne andrà e che mai più, forse, riveder potrà.
Come un gabbiano
Lontano, nel cielo infinito, la mia vita vola. Spaziando senza meta leggera come piuma. Come un gabbino, che distese ha le sue ali, spicca per la prima volta quel volo che la porta via da quel nido sicuro da quel mondo che fino ad allora significava tanto per Lei, lasciandole nel cuore, solo tristezza e paura per quel che lascia dietro e quel che avanti trova.
A Padre Luigi
E' una notte come tante. Fredda, gelida, buia e silenziosa. Una notte in cui la città, stanca ed affannata, si concede il suo meritato riposo. Ed in questa notte di Gennaio, nel crepuscoloso calduccio di questa stanza, Tu......., confortato dalla preghiera, ti appresti a lasciare questo mondo. Quel male, crudele e spietato, che ti aveva già trasfigurato, ha ormai compiuto il suo corso. Ti ha lasciato stremato dal dolore, sguarnito d'ogni tua forza, ad aspettar come liberazione quel meritato Eterno riposo. Ti voglio ricordare così come ti ho conosciuto. Alto, forte, possente, alle volte anche rude
ma in fondo dolce e tenero, pronto sempre a perdonare, pronto sempre a confortare. Anche quando il dolore, per la morte d'una persona cara, traa con la sua tagliente lama, il tuo cuore di bambinone. Voglio ancora ascoltare, la tua voce che mi chiama, le tue mani grandi e forti, accarezzare i mie capelli. Mentre vedo il tuo corpo, già sdraiato nella bara, il mio cuore piange in silenzio senza farsi una ragione. Già mi manchi PADRE BUONO e nel ricordo resta forte, quel tuo grande insegnamento che il dolor un po' conforta.
A Lei
A Lei che è la mi luce, a Lei che è la mia vita, a Lei che è il dolore e la gioia infinita. A Lei che m'apiona e nello stesso tempo m'ossessiona. A Lei elevo questo canto che con amore, il cuor mio, le dona