Riflessioni Oltre Lo Specchio 4pz71

Valeria Vezzaro

Riflessioni oltre lo specchio

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Questo libro è stato realizzato con BackTypo (http://backtypo.com) un prodotto di Simplicissimus Book Farm

Scrivere, si sa, è un modo per riordinare e ripristinare le priorità.

Sono nata nel cuore della terra

e di quella terra porto dentro la meraviglia

e la direzione che troverete sempre in quel che segna i fogli miei.

Valeria Vezzaro

Nairobi – Kenya: 26 giugno 1971

2

CAPODANNO

31 dicembre 2013

Chi decide la rotta in base alle approvazioni altrui,

chi si rassegna alla deriva

dimenticando le tracce nel cielo.

Chi annaspa inginocchiato nella melma,

chi mette a tacere l'anima

stringendo catene che infondono sicurezza nel luogo.

Abbiate cura delle vostre ore.

Entra mio amore,

espandi il tuo abbraccio,

come ogni volta

i nostri calici colmi ascolteranno in silenzio i moti delle stelle,

entra mio amore,

mia notte,

io so che chiudi ed apri il tempo concessoci,

ti bacio

mentre con tiepidi teli lavi i cuori,

sani e rinnovi.

3

A VITTORIA

5 marzo 2014

Sorridi sempre,scrivi.

Quindi,

questa sono,

un bagliore nell'eternità.

E' sconfinato il giardino,

si articola tra connessioni

e fibre scure dai battiti profondi

a fluire la vita.

Raccogli e semina,

appoggia

e viaggia

viaggia sempre,

perché è nel viaggio

la scoperta dei disordini confusi

e dei cristalli puri.

E abbi cura dei tuoi sensi,

perché ti sorprenderanno sempre

anche quando si affievoliranno.

Porta le paure in tasca,

ma evita di interpellarle,

perché sapranno quando uscire

a rallentare i i.

E con i numeri ci puoi giocare,

perché sono quelli che portano avanti

e i giochi son come te

infiniti.

Sopratutto abbi fede,

immergiti nei colori che attraverserai,

del nero che tutto assorbe

e della bianca luce che abbaglia.

Assorbili e scioglili,

che scorrano come linfa.

4

Abbi fede amore mio,

costruirai ponti

che ti porteranno oltre

E se non troverai appoggi,

scendi nel profondo,

è lì

che troverai la risalita.

Abbi fede

il naufragare ti porterà a casa.

Sempre.

5

PER MIA FIGLIA

20 settembre 2014

Come di gradini

scesi a sfumar nell'ombra d'un attesa muta,

resina densa di graffi in gola

a portar nel cuore un vano solitario,

a spinger lo stomaco nella stretta di quel suono

perso nell'onda svanita

o nelle tasche d'un nome smarrito. ..perché?

Per i tuoi occhi le mie carezze

a scostar dal cielo tende ed ombre.

Per le tue mani le mie vesti da tenere,

dal vacillar dei primi i.

Per le tue parole immobili,

ad ascolto le mie braccia.

Per il tuo viaggio...

la mia schiena di sorrisi

e di preghiere.

Per il tuo cuore

evolse in casa il cuore mio.

6

CONSOLANDO MIA FIGLIA

17 febbraio 2015

Distenditi lacrima all'urna candida di vene d'oro.

Eran rovesce le vesti indossate....

a sciupar petali nelle tasche.

Scivola lieve,

che sei rugiada

raccolta dal sale portato in spalla

a finestre sorde del tuo sapore.

Stringiti al petto,

che ne sei perla,

in esso sciogliti a generar stella.

7

A VITTORIA

Mia figlia

20/02/2015

E non era più il mio petto a comandar respiro,

inerme alla febbre il senno sul cader del sogno...

d'una lacrima sfuggita

al flusso lento dell'oblio,

del morir prima d'incontrarti.

Morii in preghiera

ove il Re spegne il giorno alla marea...

e son Angeli a cantar luce alla terra....

ed un istante prima di baciarti gli occhi,

mi destai di nuova vita

al battito delle tue ali.

8

A VITTORIA

15 aprile 2015

Mia carne,

mio sangue.

Impronta dei i tra le mie braccia.

i a radicar memorie

consce del tuo esser sul mio seno in transito

a plasmar l'orme tue di domani.

In te spande maestra la voce della vita,

non eco di sensale

distorto alla tempesta,

ma onda originaria

a scuoter fondamenta,

bagnar la secca ov'è arenata la mia voce

lavando il fango che l'imprigionò.

9

AL RIENTRO DI MIA FIGLIA

29 aprile 2014

Fogli sparsi dal travolgente soffio

a rovesciar camelie,

petali rossi,

foglie strappate a perdere il segno

sull'ultimo scalino

dove sedersi a tirar su capelli alla nuca nuda,

evaporar fatica

prima che giunga al petto lei

a portar quiete nelle stanze

a mondare il fondo.

Amore

di quel mio che ti si annoda,

sulla vetta s'erge una croce sola.

10

AL CEDRO DELL'HIMALAYA

15 aprile 2014

Quanti pensieri raccolti fra le foglie,

secoli di palmi aperti

posati sul vibrante scorrere ad alleggerire spalle e cuori,

offrir silenzio nelle connessioni

diluire il sale portato da quelle labbra mute.

Stanotte, te ne prego, offrimi un giaciglio...

come facesti allora.

11

ALBERI

12 maggio 2014

Delle loro braccia colme di sussurri

e del ruvido sul palmo alle carezze.

Dell'esser retti a sostener la schiena ed il respiro

al fluir di linfa tiepida.

Dei silenzi lenti tra le fibre

a riordinare i fogli dentro,

a portar giochi nelle dita

e tra i capelli,

verità per gli occhi

liberi d'aprire il mare

ed in esso

apprendere di correnti ed onde

a dilatare il tempo

da lasciar andare

dissolto in schiuma posata a baciar cristalli a terra.

12

IL VIALE DEI TIGLI

15 maggio 2014

Ed è il tempo dei tigli finalmente.

Pochi giorni, certo,

ma d' un intenso sovrastar l'esercito di motori

in marcia nei viali.

E ad aprir finestre al Re

par che i minuti grappoli promettano aria buona

per gli alberi ed i bimbi

che domani nasceranno.

13

L'ANTICO CEDRO TRA LE ROSE

17 maggio 2014

Roseti di spine

da graffiar le dita e gli occhi,

profumi antichi

eppure assenti nei miei giorni.

Libri da sfogliare

e c'è quel fumo

che a volte resta troppo basso

a posarsi sul limitar

da non poter are

Che per veder chiedo palpebre chiuse,

sipari scuri

e mani da tenere

che siano impavide

nel blu ed oltre,

ove le melodie son dei rami,

delle spine

e dei boccioli.

Eccolo,

imponente cedro delle più alte vette...

lascia ch'io posi i palmi ad ascoltar di te

nei sensi tutti.

14

IL GLICINE ABBATTUTO

25 febbraio 2015

Fili sottili, intrecciano fili...

è il tuo aroma di legni e fiori che affiora lieve,

deciso

a destar tenero il sogno.

Glicine antico,

ornavi sassi al corso nel letto.

Bordo sinuoso di scale ed aghi,

aghi alle mani,

al calice del tuo profumo.

È presto per le tue gemme,

tardi per i tuoi fiori.

15

RONDINI

23 gennaio 2015

Stormo a popolare il cielo,

per ogni volo un cuore

e per ogni cuore un nido da nutrire.

Rotte frenetiche a sfiorar l'impatto,

incrociano voci e grida

nella fretta di riempir la tappa.

Giunge il segnale,

risuona il coro,

guadagnate le posizioni

si riprenda il viaggio!!

Memorie,

desideri,

progetti,

timori,

muri,

reti,

prati,

vette,

oceani,

fiumi,

fili..fili di fiato

che incrociano,

espandono,

contraggono e sciolgono.

E la meta è quella,

ancestrale e vera

E amore guida

e crea.

16

RONDINI

23 aprile 2014

Tornano

ad intrecciare fili d'Africa nelle gocce del disgelo

a valicar le cime.

Roccia nuda pilastro

ad offrir dimora al cuore

affinché sia reso libero il flusso limpido

a snodarsi tra le vite

ed affiorino

nella profondità degli occhi

le tracce volute dalle stelle

a palesarmi il suo profilo.

Memorie vergini

di terra madida nel traboccante abbraccio,

sciolgono i ranghi delle armature,

colmano il petto dell'ancestrale canto...

scuotono piume ad alzare il vento

17

RONDINI

17 settembre 2014

Vi ho viste.

Il nostro Re apriva al rosso verso occidente

ed io vi ho viste disegnar di tracce il cielo.

eggere del vento,

fili d'alti scogli

a frastagliar le onde all'uscio

e raccoglier nel petto ultime luci sui tetti spioventi,

camli di mattoni a trasudar sale. ..

che'l bianco già prepara i suoi cristalli.

Vi ho viste segnar note

sulle cinque righe

di legni posti a risuonar dei vostri sogni millenari

e s'una piuma

alla scia d'ali

ho visto il nome mio.

18

RONDINI

14 novembre 2014

Mi chiedo

se chi tese quei fili sui campi

immaginasse che in fila vi avrebbe posate

a rigenerar le piume stanche.

Eccovi al tramonto,

minute

e forti....

forti della vostra meta

e della vostra fede.

Riposate figlie della terra...

e che la vita protegga

il vostro viaggio.

19

IL GHEPPIO

9 aprile 2015

I tuoi occhi hanno agganciato i miei,

volevi essere certo ch'io fossi attenta.

Un istante spinto nel chieder cagione...

puntualmente svelata

nel tuo spiegar l'ali al fine slancio

planando nell'incanto del mio sguardo grato,

levigato alla potenza,

la grazia affusolata del tuo volo.

20

L'ULTIMO LUPO

12 aprile 2015

Ancora s'insinua quella pena,

spinge, pretende governo alle vele.

Irrompi, dilaga...ti svelerò il mio nome.

Non son naufraga nelle tue correnti.

Il sale brucia l'occhio,

ma cuore vede.

Il vento scuote d'imprechi l'orecchio,

ma cuore...sente.

È feconda la matrice a popolar la notte.

Lividi dalle parole

e dai silenzi.

Schiene di lupi rigano tratti ai clivi,

al vitale tendono sensi e i.

Infusa è la vita.

Sa correre oltre il coraggio,

al di là dell'ultimo contratto palpito.

Che c'è confine anche per la steppa,

dove le pietraie son altari,

dove il cielo china il tempo alla terra

a raccoglier quel che gli appartiene.

21

LA TIGRE

6 dicembre 2014

Che negli occhi porto venti della steppa

e l'ombre delle stelle

a sfiorar di tremiti foglie

ed anima.

22

LA TOFANA DI ROZES

18 agosto 2014

Tempio forgiato dal creato,

s'erge ad innalzar preghiera

striata del corallo

e del sangue di vite immolate sull'altare d'un inferno,

rimaste...

ad invocar silenti gli occhi del Creatore.

Sorveglia muta pensieri e nubi

a cercar dell'anima pieghe

e tremori.

Severa segna tracce nei i

ad accoglier generosa

chi d'ascolto nudo le si accosta

ad offrir nel battito memoria

e gratitudine

da intrecciar nei venti dell'Immenso.

23

L'ECLISSI

20 marzo 2015

Ricordo un'altra eclissi,

ero bambina...

all'equatore,

totale.

Mentre l'ombra copriva il sole,

sugli animali calava un'altra ombra...

incalzante li spingeva sul terreno della paura,

sconfinando a terrore

tra ululati,

cinguettii disperati,

ali frenetiche,

ruggiti aggressivi a sfidar l'ignoto...

fino al precipizio del panico

ove la notte crollò

tagliando i suoni.

Così

al buio di mezzogiorno

ogni essere sentì la morte addosso.

Fredda e zitta.

Qualcuno di certo morì.

Quelli che ebbero fede nella vita...

nella sua forza innata …

quelli

videro tornare lento,

caldo

certo

il giorno.

L'oscuro strattona,

le ombre macchiano il sentire,

affondano gli occhi al nero...

mentre La Luce..

24

La Luce

cerca il nostro cuore fiducioso...

per scaldarlo,

cullarlo...

prima che gli occhi vedano di nuovo.

25

LE STELLE

8 maggio 2014

Stese di notte

ad orientar vele offrono il dedalo del Creato

a percorrer le connessioni.

Di cella in cella

sul ritmo lento d'essenze scolpite tra note di fiati

e gocce sul petto

a posar baci sugli occhi chiusi,

stringer la chiave,

legare il vento

che il vortice salga ad espandere il varco,

squarcino i tuoni

silenzi e muri....

26

IL VULCANO

10 maggio 2014

Aspetta,

d'una notte a bussar di legni intarsiati

e ottoni vibranti

risuona il fragore di radici

scavate nella resa al peso che il centro impone.

Leva il canto a depositar polveri

e smarrimenti,

sali al cratere a scioglier nodi

a purificare.

Carnosi petali seduti al fianco

scostano i teli per le risposte che prendono fiato

e tra le note,

da un lato all'altro,

danzare oggi.

27

A FABIO, UN PAPA'

26 marzo 2014

Riposar la schiena sulla branda in viaggio

oltre confini

estinti da tempo.

Traghettar sogni,

carri ordinati pronti all’imbarco.

Plasmar mattoni con le mani nude,

nutrire i giorni

al vociar di bimbi fra mura amate

al caldo forno del pane fragrante.

Mattoni veri

da tener la vita in piedi,

svenduti in segreto

a mutar fondamenta.

Piega le gambe

spezza le ossa,

sibila,

urla

chiede la resa

a confonder ricordi,

progetti

e lacrime.

Spinge a cercare quel drappo bianco,

giù nelle tasche del cuore gonfio

a rovistare si trova di tutto

pure fiammelle che paion stelle.

Mescola il tempo semi e germogli,

ma sono le radici da rinsaldare

che il vento scuota rami e capelli,

a stringer i piedi rimane la terra

e da quella ricominciare,

è terra fertile

madre imparziale,

28

zolle di vita da coltivare.

L’ago si sposta sulla bilancia

a convalidare il peso dei i

quando il vagare diviene percorso

a portar occhi aperti

per cuori nuovi.

29

MANIPOLATORE

28 marzo 2014

A spinger quel pulsante rosso,

il solo invitato a dominar la superficie chiara,

che d'un calice forgiato d'opulenza

si servano gli immaturi feti

a nutrirsi d'abbondanza

nel greto secco di menti glabre...

ignare della profondità dei variegati cieli.

Ingrassano

e pesano sulle greggi spente

e sui ronzii gregari,

illusi d'esser dotti soci al pingue pasteggiar.

É l'ingresso del mio Re a portar la coppa al brindisi,

intarsi d'anima nel legno grezzo a profumar di vita il vivere

e genuflessione non é imposta al suo cospetto

perché son baci caldi fra le sue braccia

e linfa nuova nei boschi

a rincuorare i fianchi offesi.

30

MALDICENZA

8 aprile 2014

Frasi in circolo buttate sul tavolo,

scendono piano a posarsi nel silenzio di porte chiuse,

a luci spente divengon mine

innescate da fiati spenti.

Quale sconto di pena e dolore

porta il portare pena in un cuore che accoglie?

Quale sottile soddisfazione

saper perfettamente che poche parole

posson scavare,

posson far male?

31

IL DENIGRANTE

01 maggio 2014

Torna alle origini a zittire i plausi

ad elevare le gracchianti voci

e sul palcoscenico s' inchinano scherni

che il trofeo si espone di schiena.

Stretto nell'ombra di spesse mura

il canto narra di vasti pascoli,

braccia accoglienti,

radici salde,

piene copiose della scrosciante pioggia.

Occhi tremanti a benedir speranze

con nel pastrano nomi distorti,

il cappio torna ad ingabbiare i

a ar smalti su crepe,

finestre

e baci

e sulle mani neppure una macchia.

Momenti agganciati,

vagoni colmi d'anime sussurrate,

da traboccare al bordo fragile.

Rifuggono misere lo sguardo del Re,

spengono ciglia in gocce salate.

L'onda ritrae a scoprire i suoi figli,

a voi la scelta cuori spauriti....

melma pesante a soffocare il petto

o l'immenso blu da perdere il senno

e trovare la vita.

32

L'ARROGANTE

2 maggio 2014

E' l'orizzonte la fiamma del forte,

nutre merletti ad ospitar cannoni,

tronchi mozzati abbracciati sul ponte

stretti dal ferro sulle trincee

che l'ombra del bosco cela battaglie,

conquistatori.

Sfoggia lo stemma

ad esiliar sé stesso sul faraglione,

persuaso di saper

frenare il mare.

S'accomodi il Principe

nel cuore asfittico di mattoni e spade,

divori il suo tempo

girando ruote di calici ebbri

nelle risate dei commensali...

Avere piedi lungo sentieri di camli sordi

finestre mute

è il solo modo per risalire

con quattro saggine di ragnatele

che rimarranno in spalla fino alla meta

dove l'amore s'espone alle offese

e si fa balsamo a sanar le stesse.

33

IL FALSARIO

3 maggio 2014

Quel suono stridulo...

il cancello é divelto.

Ascolto come incassare un credito distorto,

il debitore presenta un conto fittizio.

Maschere scure stravolgono la visuale

e non c'é acqua per lavare.

Cerca, cerca...scavare sempre,

distillare...cosa resta?

Amore

soccorri l'anima che cerca l'annego.

34

L'INSENSIBILE

9 maggio 2014

Dunque s'adunano a velar la rete,

zittir bande

e filtrar grafie in trappole livide.

D'un panno sudicio lucidan gli intenti

a rivestire il podio di specchi

e rallegrarsi dei propri inni,

tengono al braccio perle di sale

che il moschettone allinea sul bordo...

il bordo del tempo che concessi ai dadi truccati,

agli arazzi intrecciati di spine

per i piedi nudi.....

Amore per mano

a portar carezze per la luce di quella lacrima.

35

IL MAESTRO E GLI INDOTTRINATORI

7 marzo 2015

Schierati

ad insegnar nozioni citate da pagine mai radicate,

che di radici il gruppo è privo.

Al racconto dettato per scolari del primo terriccio,

si gonfia il fiato di variopinto lessico....

e povere pecore,

in vello,

accostate a chi dal gregge s'affrancò,

chissà,

ai primi bipedi i.

Ed ecco giunge lieve,

saldo di profondo germe.

È l'incessante,

silenzioso fare

di chi,

in vero,

è il mestiere.

Non gabella.

È risonanza densa ad addolcir la schiena al lupo...

36

AL TELEFONO DAL LUNA PARK

14 agosto 2014

Schiamazzi,

risa di note stridule

e cavalli appesi a girar frenetici

di bagliori e polvere

scortan lo strazio a rimbalzar sui muri.

Mani sudice saccheggian sogni,

giorni,

ricordi...

strato su strato

a seppelir la voce

annerir lo sguardo.

Delirante,

stonato,

svuotato il nome rubato al cielo....

nel nome del Padre.

37

MEDAGLIE IMMERITATE

18 aprile 2015

Al sentiero i semi dalle mani

e quanti germogli fragili

calpestati dai giochi ciechi della vita.

Oh si d'offese

appuntate al loro petto,

medaglie al valor d'orgoglio

a trafigger linfa dal vitale,

che dignità,

in vero,

non s'aggrappa al luccicar di spille.

Come la spiaggia sa

che son del mare i suoi cristalli

eppur non nega ad essi le sue braccia.

Al di sopra del cuore troverò i Tuoi occhi,

al valico

ove nasce il raggio dell'unità dei cieli

e delle terre.

Sorreggimi,

qui dove il o avanza e,

spesso,

par non poter coprir distanza.

Qui

che tutto è diviso in meticolosi drappi

a scudar dalla luce pensieri

e mani,

che resti anonimo

quel che celan le medaglie.

38

IL RANCORE CORRODE

4 maggio 2015

Nuda la rete del dondolo

regge le risa candide

ed i grigni del monito.

Oh com'è simile al mio dondolare d'allora,

prato

e carezze

e zanne innocenti...

e finestre oscure nel muro

al pianto,

un copione già letto tra le mani

di ruggine,

d'astio

e rancore.

Vegliate Angeli candidi,

vi prego vegliate.

39

OSTENTAZIONE

6 maggio 2015

E' una coppa d'oro

che non conosce l'estasi d'esser colmata al trabocco,

non conosce labbra

respinge dell'anima la sete,

intenta a lucidarsi i bordi.

Crescono carnose le calle nei canali

e nei canali bevono

a sussurrar poesia,

promesse...

Amore ove si colma l'anima

nel portar labbra alle mani.

40

L'INGANNO PALESATO

14 maggio 2015

Par sia strada,

e campi tra dimore di profumi

a guida,

a condur le membra che,

di profondo sentire,

spalancano l'uscio di cristallo.

E trema la pelle,

trema il cuore.

Porta il flusso nel respiro

a varcar la soglia dei soffitti alti,

pavimenti morbidi

da cullar i

e pensieri in corsa verso il salto...

saltare

tenendo stretta l'anima all'invito d'ali candide

che l'abisso chiede,

impone

l'abbandono d'ogni aspettativa

a fronte della fedeltà al sentire.

È alle spalle lo scoglio,

si staglia oscuro

nella nuova luce

che abbaglia gl'occhi,

gela la linfa alle gemme dei fiduciosi rami...

è la sorpresa a barricar la voce,

la piega

sì che non s'oda fuori il grido...

Vede lo specchio,

freddo e piatto

come i suoi occhi.

Vede

41

e ascolta il silenzio dei piedi

scalzi al fondo di rovi e polvere

ad infettar graffi e respiro...

che pure qui

c'è da avanzare,

attraversare

di laceranti i

a cercar il senso,

l'uscita...

l'ingresso.

42

LADRI DI VITA

24 maggio 2015

E dopo che avete asportato la pelle, esposto l'anima alla confidenza nuda, giunto in preghiera Le mani

agli occhi umidi,

posate il copione alla pioggia,

riparate il capo d'arrogante falda

e vendete..

Vendete quel che saccheggiaste

a gonfiar nel petto l'ego...

condannando il vostro cuore

alla vergogna degli occhi bassi

di fronte alla luce del dono,

luce che non potete,

non potrete mai

rubare,

estorcere,

rinchiudere...

spegnere...

guardare.

43

A CHI PENSA DI COMPRARE IL CUORE

28 marzo 2015

Tolgo le bende al giogo degli anni,

dei cesti colmi di pietre

e per ogni pietra un anello brunito,

imbrogliato al vanesio diamante.

Vassoi colmi di doni,

di lacci e campane,

pendagli al muro

per anelli bruniti,

specchi a giocare di parole riflesse

negando agli occhi il fondo degli occhi.

Lacci,

fiocchi

e lucchetti.

Fiammelle piegate d'alito esiguo,

a farne cenere dei libri

e d'intenti.

Intenti?

Signori,

spiegate i vostri all'ardesia.

Spartite dubbi e compensi.

Istanze anonime,

finestre finte.

Fiocine di paura,

cinica rappresaglia.

Murate campi,

canali,

vento.

Murate il cuore.

Ecco....

Non vi appartengo.

Nulla, qui,

44

m'appartiene

Porto le vaste terre alle braccia del Re.

Accoglimi mare....

spogliami.

È il tuo anello che vestirò.

45

IL GIUDICATORE

10 giugno 2015

Tuniche di strappi e macchie,

si sporgono a scherno,

s'espongon giudici di propri pari,

a schivar rivoli, specchi ed occhi.

Immemori d'esser effimeri drappi,

teli di strati sul sacro soffio,

ch'è caduco il tempo di sipari,

processi

e pene.

Precario del peso chiamato al suolo,

tempo ritorto,

di polvere in polvere,

schiavo

alla giostra d'arroganti

piccole tuniche...

d'anime appese.

46

ANCORA GIUDICARE

20 giugno 2015

Che poi,

a salir sul pulpito fate attenzione...

a puntar l'indice,

a giudicare...

in quell'istante vi procurate

il primo posto sul banco degli imputati...

al cospetto del solo giudice accreditato.

Trascenda o meno la vostra visuale,

la verità chiude il bilancio,

quel che avrete versato nei conti degli anni,

vi verrà in blocco restituito.

Che a rivendicar sui torti subiti

son bravi tutti gli schiavi del mondo,

che non v'è gloria in

forza,

cultura

o ricchezza

se ad amalgamarle

non c'è umiltà.

47

A FLAVIA E CARLOTTA

17 APRILE 2015

S'amplia alla foce,

mescola dolcezza

e sale a mutar i battiti del cuore

in onde,

onde sospinte

nei versi del libro che non fu mai scritto,

eppur governa d'ogni fiume il viaggio.

S'espande

a lambir stagioni di prati poggiati sui cuscini

ed impellenti corse

a bagnare i piedi alla rugiada

nell'agile albeggiar d'un sole

che par aver fretta di scavalcare i giorni,

intorpidendo presto i i

a cullare il sonno.

Ed ora il cuore siede alla finestra...

aperta sul profondo blu ad

ascoltar la danza delle onde

che lenta colma i sensi di una vita.

Mi farò un dono questa notte.

Veglierò con te.

Veglierò su questa foce

che appoggia ogni promessa,

ogni bacio,

ogni carezza distesa al fianco...

appoggia

benedice,

assolve.

È aperto

ed alle lacrime affina perle nel petto.

48

LA VITA SCORRE

15 maggio 2015

Può il fiume sedersi all'argine

e pianger le sue lacrime nel condividere,

nel contemplare?

Quello è privilegio dei salici argentei,

delle radici che al fiume abbeverano sogni.

Condanna nel suo scorrere

che la terra bagna,

disseta,

inonda,

sovrasta,

aggira.

Condanna

e assoluzione

nel tender verso il mare,

verso il cielo.

49

IL SACRO SOFFIO

14 maggio 2014

Dentro a chiudere gli occhi

dove i venti alti spostano dall'argento il grigio

e l'orizzonte si fa spazio nei confini di cassetti

e tetti troppo spessi...

Parlami nelle note accese a sfumar colori,

profumi e mani

Parlami nei fili

che s'intrecciano agli angoli dei giorni.

Parlami di voce nei boccali

al brindisi sui respiri della steppa.

Parlami da scuoter fronde

nei giorni sordi sulle vie d'altri disegni.

Parlami nei silenzi

percorsi per ritrovar parole in occhi d'ambra sul profilar del sogno.

Parlami....parlami sempre.

50

VOLGENDO GLI OCCHI A IERI...PROSEGUENDO

24 maggio 2014

Preme sullo stomaco la ringhiera

a sporgersi sul viaggio

che rimane indietro,

trattenere il salto nel dissolto.

Visitatori a terra!

Contraccolpo da spostar le gambe,

scuotere il cuore

e già s'affacciano curve sconosciute nelle pieghe del tempo.

E comunque resta,

resta nel nutrimento dei voli di domani,

nella pioggia che giungerà a lavar le braccia

e negli inciampi da graffiar la pelle.

Resta nelle messi sfumate al biondo dai baci del mio Re.

Resta in quest'alba cullata da richiami

accesi nel silenzio di finestre chiuse.

Scivola via nell'accenno di un addio...

eppure resta.

51

ESPERIENZA

12 giugno 2014

Conoscere e depositar strati,

ove attingere per riconoscere,

sian pugni allo stomaco

o lievi spostamenti...

è nel tener palmi aperti sull'aurora

il privilegio dei baci posati sul tramonto,

che al trattener di cappi

son posti cavalli di fresia

ad isolar la spinta al vero,

a scavar trincee di risa gelide sedute accanto,

tra menzogne

e norme a vessillo

di chi perse l'ali

strappando piume all'anima.

Come risplende l'argento

ad agitar tenerezze e lame d'affilati tagli

nei lamenti d'amore intrecciati di vento..

Ospitami nel vasto blu che ti è di casa dalla prima notte...

lascia ch'io porti della mia sorgente a dissetar le crepe della terra

e dei suoi cuori..

se smetterò di offrirne

sarà condanna arida

per le mie stesse labbra.

52

IL SIGILLO E' NEL CONDIVIDERE

per Alessandro

22 luglio 2014

Ho abbracciato quei giorni di spazi sconfinati,

dei sussurri da bianche cime

e di carezze dense a scaldare il fiato.

Giorni di borghi

a piedi nudi tra vicoli

e vigneti animati di foglie rosse

e solletico da respirare.

Giorni di treni e vaporetti

a cullar la sera in mille lune

tra croci di legno e mare.

Giorni da posar sul petto il sonno

a sognar di viaggi

e cornici appese tra i ricordi.

Giorni da riempire fogli,

consumar matite

tra le righe di sorrisi e lacrime. ..

Così quei giorni

han colorato fili nuovi

da annodare ai battiti,

battiti abbracciati a lasciar andare i giorni....

e per ogni nodo un o avanti. ...

53

VIVERE D'APPROFONDIMENTO

il suo compleanno

7 luglio 2014

E più t'immergi

e più s'amplifica il richiamo...

soffuso, intenso.

Prende forma negli antri

e nelle nicchie,

e sfugge dissolvendosi ancor più giù....

e chiama,

sussurra d'un vasto ignoto,

d'un innato a ricongiunger stirpi,

a ritrovar tane originarie

e battute di caccia in branchi schierati a difendere il vitale....

solletica e graffia,

accarezza e bagna....

bagna di perle a contrarre il ritmo dei battiti

e del respiro.

Stringe stomaco e pensieri,

avvita giù

d'immenso vorticoso viaggio

a svelare occhi aperti su altri fondali,

trasudar paure

tra acuminate spine e,

d'improvviso,

esplodere di luce...

Solo un attimo,

un maledetto dolcissimo istante

a cancellar dubbi nell'immenso...

a conquistar dell'anima

nell'anima.

E poi il buio...

dighe di mani

54

e di cemento freddo,

scalini d'ombra

per sedersi e

senza voce

ritrovarsi a chiedere la superficie....

Per una volta!

Cullar d'onde lievi..

di sorrisi tintinnanti....

nessun tremito,

nessun divieto.

Solo la superficie.

55

LE CAREZZE DOPO LA NOSTALGIA

20 maggio 2014

In seguito si occuperà del diluire il nettare

che fu filtrato denso su capelli e mani.

S’accosterà mansueto al fianco ad appellar carezze,

indosserà l’invito a stendersi,

a sussurrar note affusolate nei cuscini,

così sarà …

perle di nebbia nei riflessi argentei

e nelle zolle scure,

da posar il palmo teso sulla fronte di un paesaggio al guado

ove s’ergono rugose le colonne di frasche larghe

ed in mezzo s’aprono i teli del sollievo.

56

ANIMA MIA

11 aprile 2015

Vorrei fermarmi

tenerti tra le mani.

Senza domande.

Poter posare l'orecchio

sul petto del battito recondito

tremante d'immersioni e voli,

racconti densi,

ad occhi chiusi,

nei pensieri muti.

Vorrei fermarmi,

d'oli essenziali unger la schiena,

le sue piume.

Sull'orizzonte

ai rami d'impellenti gemme,

vorrei fermarmi nei petali dischiusi

sentire il bacio sui capelli,

sulle labbra.

Quanti anni hai anima mia?

Quante antiche primavere a smuoverli,

portarli avanti,

fino a quest'età da imparare,

attraversare.

57

GAZA – SETTIMO GIORNO DI COMBATTIMENTI

14 luglio 2014

Quale Dio chiede ai suoi fedeli l' uccisione di un bimbo?

Comandò lo sterminio dei primogeniti d' Egitto

e armò di spade e pugnali i conquistadores

e ancora s' aprì un varco tra le genti

con sui vessilli la sua croce

e sotto ancora spade...

è quel Dio che deportò popoli interi

in fosse comuni

o nelle ceneri a soffiar via anime..

forse quel Dio che

sulle vette della terra

assedia di cannoni la pace.

Forse è lo stesso Dio che nutre la scienza

in farmaci e vaccini letali

o spinge ad avvelenar la sete

ed il respiro.

Oh di certo è asservito da miliardi di credenti

artigliati dai suoi specchi,

di sicuro elargisce facili trofei

per ogni servitore.

Ma le sue piume sono scure,

opache

si confondono nelle ombre dei giorni.

Il Dio della vita

è nella vita,

in ogni frammento

racchiude l' Universo

ed offre la forza

ed il perdono

in una sola luce variopinta...

l' Amore.

58

Non chiamatelo Dio...

è al denaro che vi inchinate.

Per il potere di un trono dorato uccidete i bambini.

59

DISORIENTAMENTO

4 settembre 2014

Troppi cartelli,

segnali distorti

spinti nel lago a diluir l'essenza.

Venite dunque a palesar del vostro scuro viaggio....

il mio Re è lucido oltre la coltre

ed il suo respiro sia guida per i miei occhi.

60

LA VITA MUOVE AVANTI

5 settembre 2014

Assolta....

si spiega la vela nel render lucchetti ad ammutolite chiavi.

Sprofondi l'ancora ai sospiri del fondo,

s'addensi la schiuma a scuoter dei legni,

dei fogli

e dei cuscini umidi di schegge di mare

e del suo cielo nero.

Al tracimar s'offra l'anfora portata in spalla

ed in ogni goccia

un'orchestra d'ali a sbrogliar dal centro i flutti,

a schiuder finestre,

svuotar cassetti e sacche

all'orlo d'un orizzonte sovrano,

aperto.

61

MARIA Madre

17 dicembre 2014

Accompagnata all'arenile

d'onde ravvicinate,

bagna il bacio dell'orizzonte.

Lambir dei pensieri

alle mani giunte

e sospinger fiato alla marea

sì ch'in carezza muti il pianto.

Madre

così è rivolto a te il canto....

a Te

ed ai tuoi piedi scalzi

sempre illesi

tra serpi

62

DIO

24 febbraio 2015

Nel petto soffi

a trattener assenso a quel fiato,

l'ultimo di questo strato.

Attendi risposte,

riceve domande.

Offri certezza,

raccogli dubbio.

Tu, che ti cercano

mentre sei al fianco.

Tu, che canti

oltre grida confuse.

Tu, che ti supplicano di entrar nel cuore

e sei già dentro...

sei origine.

Inchiodati a pretese ed idoli....

pregano te.

Tu,

liberante assoluto.

Tu che sei Luce d'amore e vita.

63

DIO

24 febbraio 2015

Leggo...

ti leggo nell'inceder lento,

tiepido di questa notte,

nel giocar vano del gelo ai cristalli,

mentre,

funamboli al tempo,

si muovono i campi. ..

Scrivi le tue stagioni,

sospingi giorni

al o intonato di dense orchestre

e ne sei mani.

Leggo in assenza di fiati e fogli.

Rimescoli equilibri

e tasche

ad ogni secondo sorso.

Scrolli polvere ai sandali fermi

a por sigillo a scrigni

e memorie

ed in quel tremito,

esorti speranze

e danze.

Leggo e tu goccioli,

intanto goccioli

a dissetar gli strati del cuore.

64

DIO

4 marzo 2015

Trema il pulsar nel petto.

Trema di palmo aperto.

Al transitar dell'onda

che tutto dona

tutto chiede in dono.

Sei vana catena al fianco lacero

Nei flutti s'assottiglia stolto dazio

Che arriveranno tutti insieme gli anni

a solcar l'argento

sigillar scavo a questo tempo.

A render pari tasche alle tasche.

Ripeto, vana sei catena.

Al tremante raggio le mie ore...

ogni mio colore.

65

DIO

10 novembre 2014

Continuo a cercarti

come ossessione

quasi che il petto ansimasse all'angolo...

mentre nell'ampia volta

t'offri d'alito denso

ad acquietarmi il respiro.

Ti cerco

nel calice asciutto della mia sete...

mentre goccioli il cielo alle lacrime

ad inumidirmi schiuse le labbra.

Ti cerco

sul ciglio della vertigine al nero...

mentre d'ali ti doni

a raccogliermi il cuore

Ti cerco...

Ti poso...

Ti invoco.

66

TERRA MADRE

6 marzo 2015

Portami nel tuo silenzio.

Nei fogli bianchi che scriverò domani.

Accostati

mentre dal sud giunge un fremito di terre rosse.

Che non sono i tetti sparsi per le vie.

Non i mattoni

incastrati a dondolar campane.

Sei tu,

il tuo orizzonte frastagliato.

I tuoi fianchi larghi,

ora dolci...

ora scoscesi

per camosci ed ali.

È il tuo occhio limpido

che sposta il grigio al pianto.

È il tuo profondo,

sconfinato blu

a sovrastar del senno i conti

ed avanzar nel o.

Non morirò aggrappata al tempo..

non qui!

....è più avanti casa mia.

Ci sto tornando.

Indice:

1 Introduzione

2 Capodanno

3 A Vittoria

5 Per mia figlia

6 Consolando mia figlia

7 A Vittoria

8 A Vittoria

9 Al rientro di mia figlia

10 Al cedro dell'Himalaya

11 Alberi

12 Il viale dei tigli

13 L'antico cedro tra le rose

14 Il glicine abbattuto

15 Rondini

16 Rondini

17 Rondini

18 Rondini

19 Il Gheppio

20 L'ultimo lupo

21 La tigre

22 La Tofana di Rozes

23 L'eclissi

25 Le stelle

26 Il vulcano

27 A Fabio, un papà

29 Il manipolatore

30 Maldicenza

31 Il denigrante

32 L'arrogante

33 Il falsario

34 L'insensibile

35 Il maestro e gli indottrinatori

36Al telefono dal Luna Park

37 Medaglie immeritate

38 Il rancore corrode

39 Ostentazione

40 L'inganno palesato

42 Ladri di vita

43 A chi pensa di comprare il cuore

45 Il giudicatore

46 Ancora giudicare

47 A Flavia e Carlotta

48 La vita scorre

49 Il sacro soffio

50 Volgendo gli occhi a ieri....proseguendo

51 Esperienza

52 Il sigillo è nel condividere

53 Vivere d'approfondimento

55 Le carezze dopo la nostalgia

56 Anima mia

57 Gaza – settimo giorno di combattimenti

59 Disorientamento

60 La vita muove avanti

61 Maria Madre

62 Dio

63 Dio

64 Dio

65 Dio

66 Terra madre

1

Scrivere, si sa, è un modo per riordinare e ripristinare le priorità.

Sono nata nel cuore della terra

e di quella terra porto dentro la meraviglia

e la direzione che troverete sempre in quel che segna i fogli miei.

Valeria Vezzaro

Nairobi – Kenya: 26 giugno 1971

2

CAPODANNO

31 dicembre 2013

Chi decide la rotta in base alle approvazioni altrui,

chi si rassegna alla deriva

dimenticando le tracce nel cielo.

Chi annaspa inginocchiato nella melma,

chi mette a tacere l'anima

stringendo catene che infondono sicurezza nel luogo.

Abbiate cura delle vostre ore.

Entra mio amore,

espandi il tuo abbraccio,

come ogni volta

i nostri calici colmi ascolteranno in silenzio i moti delle stelle,

entra mio amore,

mia notte,

io so che chiudi ed apri il tempo concessoci,

ti bacio

mentre con tiepidi teli lavi i cuori,

sani e rinnovi.

3

A VITTORIA

5 marzo 2014

Sorridi sempre,scrivi.

Quindi,

questa sono,

un bagliore nell'eternità.

E' sconfinato il giardino,

si articola tra connessioni

e fibre scure dai battiti profondi

a fluire la vita.

Raccogli e semina,

appoggia

e viaggia

viaggia sempre,

perché è nel viaggio

la scoperta dei disordini confusi

e dei cristalli puri.

E abbi cura dei tuoi sensi,

perché ti sorprenderanno sempre

anche quando si affievoliranno.

Porta le paure in tasca,

ma evita di interpellarle,

perché sapranno quando uscire

a rallentare i i.

E con i numeri ci puoi giocare,

perché sono quelli che portano avanti

e i giochi son come te

infiniti.

Sopratutto abbi fede,

immergiti nei colori che attraverserai,

del nero che tutto assorbe

e della bianca luce che abbaglia.

Assorbili e scioglili,

che scorrano come linfa.

4

Abbi fede amore mio,

costruirai ponti

che ti porteranno oltre

E se non troverai appoggi,

scendi nel profondo,

è lì

che troverai la risalita.

Abbi fede

il naufragare ti porterà a casa.

Sempre.

5

PER MIA FIGLIA

20 settembre 2014

Come di gradini

scesi a sfumar nell'ombra d'un attesa muta,

resina densa di graffi in gola

a portar nel cuore un vano solitario,

a spinger lo stomaco nella stretta di quel suono

perso nell'onda svanita

o nelle tasche d'un nome smarrito. ..perché?

Per i tuoi occhi le mie carezze

a scostar dal cielo tende ed ombre.

Per le tue mani le mie vesti da tenere,

dal vacillar dei primi i.

Per le tue parole immobili,

ad ascolto le mie braccia.

Per il tuo viaggio...

la mia schiena di sorrisi

e di preghiere.

Per il tuo cuore

evolse in casa il cuore mio.

6

CONSOLANDO MIA FIGLIA

17 febbraio 2015

Distenditi lacrima all'urna candida di vene d'oro.

Eran rovesce le vesti indossate....

a sciupar petali nelle tasche.

Scivola lieve,

che sei rugiada

raccolta dal sale portato in spalla

a finestre sorde del tuo sapore.

Stringiti al petto,

che ne sei perla,

in esso sciogliti a generar stella.

7

A VITTORIA

Mia figlia

20/02/2015

E non era più il mio petto a comandar respiro,

inerme alla febbre il senno sul cader del sogno...

d'una lacrima sfuggita

al flusso lento dell'oblio,

del morir prima d'incontrarti.

Morii in preghiera

ove il Re spegne il giorno alla marea...

e son Angeli a cantar luce alla terra....

ed un istante prima di baciarti gli occhi,

mi destai di nuova vita

al battito delle tue ali.

8

A VITTORIA

15 aprile 2015

Mia carne,

mio sangue.

Impronta dei i tra le mie braccia.

i a radicar memorie

consce del tuo esser sul mio seno in transito

a plasmar l'orme tue di domani.

In te spande maestra la voce della vita,

non eco di sensale

distorto alla tempesta,

ma onda originaria

a scuoter fondamenta,

bagnar la secca ov'è arenata la mia voce

lavando il fango che l'imprigionò.

9

AL RIENTRO DI MIA FIGLIA

29 aprile 2014

Fogli sparsi dal travolgente soffio

a rovesciar camelie,

petali rossi,

foglie strappate a perdere il segno

sull'ultimo scalino

dove sedersi a tirar su capelli alla nuca nuda,

evaporar fatica

prima che giunga al petto lei

a portar quiete nelle stanze

a mondare il fondo.

Amore

di quel mio che ti si annoda,

sulla vetta s'erge una croce sola.

10

AL CEDRO DELL'HIMALAYA

15 aprile 2014

Quanti pensieri raccolti fra le foglie,

secoli di palmi aperti

posati sul vibrante scorrere ad alleggerire spalle e cuori,

offrir silenzio nelle connessioni

diluire il sale portato da quelle labbra mute.

Stanotte, te ne prego, offrimi un giaciglio...

come facesti allora.

11

ALBERI

12 maggio 2014

Delle loro braccia colme di sussurri

e del ruvido sul palmo alle carezze.

Dell'esser retti a sostener la schiena ed il respiro

al fluir di linfa tiepida.

Dei silenzi lenti tra le fibre

a riordinare i fogli dentro,

a portar giochi nelle dita

e tra i capelli,

verità per gli occhi

liberi d'aprire il mare

ed in esso

apprendere di correnti ed onde

a dilatare il tempo

da lasciar andare

dissolto in schiuma posata a baciar cristalli a terra.

12

IL VIALE DEI TIGLI

15 maggio 2014

Ed è il tempo dei tigli finalmente.

Pochi giorni, certo,

ma d' un intenso sovrastar l'esercito di motori

in marcia nei viali.

E ad aprir finestre al Re

par che i minuti grappoli promettano aria buona

per gli alberi ed i bimbi

che domani nasceranno.

13

L'ANTICO CEDRO TRA LE ROSE

17 maggio 2014

Roseti di spine

da graffiar le dita e gli occhi,

profumi antichi

eppure assenti nei miei giorni.

Libri da sfogliare

e c'è quel fumo

che a volte resta troppo basso

a posarsi sul limitar

da non poter are

Che per veder chiedo palpebre chiuse,

sipari scuri

e mani da tenere

che siano impavide

nel blu ed oltre,

ove le melodie son dei rami,

delle spine

e dei boccioli.

Eccolo,

imponente cedro delle più alte vette...

lascia ch'io posi i palmi ad ascoltar di te

nei sensi tutti.

14

IL GLICINE ABBATTUTO

25 febbraio 2015

Fili sottili, intrecciano fili...

è il tuo aroma di legni e fiori che affiora lieve,

deciso

a destar tenero il sogno.

Glicine antico,

ornavi sassi al corso nel letto.

Bordo sinuoso di scale ed aghi,

aghi alle mani,

al calice del tuo profumo.

È presto per le tue gemme,

tardi per i tuoi fiori.

15

RONDINI

23 gennaio 2015

Stormo a popolare il cielo,

per ogni volo un cuore

e per ogni cuore un nido da nutrire.

Rotte frenetiche a sfiorar l'impatto,

incrociano voci e grida

nella fretta di riempir la tappa.

Giunge il segnale,

risuona il coro,

guadagnate le posizioni

si riprenda il viaggio!!

Memorie,

desideri,

progetti,

timori,

muri,

reti,

prati,

vette,

oceani,

fiumi,

fili..fili di fiato

che incrociano,

espandono,

contraggono e sciolgono.

E la meta è quella,

ancestrale e vera

E amore guida

e crea.

16

RONDINI

23 aprile 2014

Tornano

ad intrecciare fili d'Africa nelle gocce del disgelo

a valicar le cime.

Roccia nuda pilastro

ad offrir dimora al cuore

affinché sia reso libero il flusso limpido

a snodarsi tra le vite

ed affiorino

nella profondità degli occhi

le tracce volute dalle stelle

a palesarmi il suo profilo.

Memorie vergini

di terra madida nel traboccante abbraccio,

sciolgono i ranghi delle armature,

colmano il petto dell'ancestrale canto...

scuotono piume ad alzare il vento

17

RONDINI

17 settembre 2014

Vi ho viste.

Il nostro Re apriva al rosso verso occidente

ed io vi ho viste disegnar di tracce il cielo.

eggere del vento,

fili d'alti scogli

a frastagliar le onde all'uscio

e raccoglier nel petto ultime luci sui tetti spioventi,

camli di mattoni a trasudar sale. ..

che'l bianco già prepara i suoi cristalli.

Vi ho viste segnar note

sulle cinque righe

di legni posti a risuonar dei vostri sogni millenari

e s'una piuma

alla scia d'ali

ho visto il nome mio.

18

RONDINI

14 novembre 2014

Mi chiedo

se chi tese quei fili sui campi

immaginasse che in fila vi avrebbe posate

a rigenerar le piume stanche.

Eccovi al tramonto,

minute

e forti....

forti della vostra meta

e della vostra fede.

Riposate figlie della terra...

e che la vita protegga

il vostro viaggio.

19

IL GHEPPIO

9 aprile 2015

I tuoi occhi hanno agganciato i miei,

volevi essere certo ch'io fossi attenta.

Un istante spinto nel chieder cagione...

puntualmente svelata

nel tuo spiegar l'ali al fine slancio

planando nell'incanto del mio sguardo grato,

levigato alla potenza,

la grazia affusolata del tuo volo.

20

L'ULTIMO LUPO

12 aprile 2015

Ancora s'insinua quella pena,

spinge, pretende governo alle vele.

Irrompi, dilaga...ti svelerò il mio nome.

Non son naufraga nelle tue correnti.

Il sale brucia l'occhio,

ma cuore vede.

Il vento scuote d'imprechi l'orecchio,

ma cuore...sente.

È feconda la matrice a popolar la notte.

Lividi dalle parole

e dai silenzi.

Schiene di lupi rigano tratti ai clivi,

al vitale tendono sensi e i.

Infusa è la vita.

Sa correre oltre il coraggio,

al di là dell'ultimo contratto palpito.

Che c'è confine anche per la steppa,

dove le pietraie son altari,

dove il cielo china il tempo alla terra

a raccoglier quel che gli appartiene.

21

LA TIGRE

6 dicembre 2014

Che negli occhi porto venti della steppa

e l'ombre delle stelle

a sfiorar di tremiti foglie

ed anima.

22

LA TOFANA DI ROZES

18 agosto 2014

Tempio forgiato dal creato,

s'erge ad innalzar preghiera

striata del corallo

e del sangue di vite immolate sull'altare d'un inferno,

rimaste...

ad invocar silenti gli occhi del Creatore.

Sorveglia muta pensieri e nubi

a cercar dell'anima pieghe

e tremori.

Severa segna tracce nei i

ad accoglier generosa

chi d'ascolto nudo le si accosta

ad offrir nel battito memoria

e gratitudine

da intrecciar nei venti dell'Immenso.

23

L'ECLISSI

20 marzo 2015

Ricordo un'altra eclissi,

ero bambina...

all'equatore,

totale.

Mentre l'ombra copriva il sole,

sugli animali calava un'altra ombra...

incalzante li spingeva sul terreno della paura,

sconfinando a terrore

tra ululati,

cinguettii disperati,

ali frenetiche,

ruggiti aggressivi a sfidar l'ignoto...

fino al precipizio del panico

ove la notte crollò

tagliando i suoni.

Così

al buio di mezzogiorno

ogni essere sentì la morte addosso.

Fredda e zitta.

Qualcuno di certo morì.

Quelli che ebbero fede nella vita...

nella sua forza innata …

quelli

videro tornare lento,

caldo

certo

il giorno.

L'oscuro strattona,

le ombre macchiano il sentire,

affondano gli occhi al nero...

mentre La Luce..

24

La Luce

cerca il nostro cuore fiducioso...

per scaldarlo,

cullarlo...

prima che gli occhi vedano di nuovo.

25

LE STELLE

8 maggio 2014

Stese di notte

ad orientar vele offrono il dedalo del Creato

a percorrer le connessioni.

Di cella in cella

sul ritmo lento d'essenze scolpite tra note di fiati

e gocce sul petto

a posar baci sugli occhi chiusi,

stringer la chiave,

legare il vento

che il vortice salga ad espandere il varco,

squarcino i tuoni

silenzi e muri....

26

IL VULCANO

10 maggio 2014

Aspetta,

d'una notte a bussar di legni intarsiati

e ottoni vibranti

risuona il fragore di radici

scavate nella resa al peso che il centro impone.

Leva il canto a depositar polveri

e smarrimenti,

sali al cratere a scioglier nodi

a purificare.

Carnosi petali seduti al fianco

scostano i teli per le risposte che prendono fiato

e tra le note,

da un lato all'altro,

danzare oggi.

27

A FABIO, UN PAPA'

26 marzo 2014

Riposar la schiena sulla branda in viaggio

oltre confini

estinti da tempo.

Traghettar sogni,

carri ordinati pronti all’imbarco.

Plasmar mattoni con le mani nude,

nutrire i giorni

al vociar di bimbi fra mura amate

al caldo forno del pane fragrante.

Mattoni veri

da tener la vita in piedi,

svenduti in segreto

a mutar fondamenta.

Piega le gambe

spezza le ossa,

sibila,

urla

chiede la resa

a confonder ricordi,

progetti

e lacrime.

Spinge a cercare quel drappo bianco,

giù nelle tasche del cuore gonfio

a rovistare si trova di tutto

pure fiammelle che paion stelle.

Mescola il tempo semi e germogli,

ma sono le radici da rinsaldare

che il vento scuota rami e capelli,

a stringer i piedi rimane la terra

e da quella ricominciare,

è terra fertile

madre imparziale,

28

zolle di vita da coltivare.

L’ago si sposta sulla bilancia

a convalidare il peso dei i

quando il vagare diviene percorso

a portar occhi aperti

per cuori nuovi.

29

MANIPOLATORE

28 marzo 2014

A spinger quel pulsante rosso,

il solo invitato a dominar la superficie chiara,

che d'un calice forgiato d'opulenza

si servano gli immaturi feti

a nutrirsi d'abbondanza

nel greto secco di menti glabre...

ignare della profondità dei variegati cieli.

Ingrassano

e pesano sulle greggi spente

e sui ronzii gregari,

illusi d'esser dotti soci al pingue pasteggiar.

É l'ingresso del mio Re a portar la coppa al brindisi,

intarsi d'anima nel legno grezzo a profumar di vita il vivere

e genuflessione non é imposta al suo cospetto

perché son baci caldi fra le sue braccia

e linfa nuova nei boschi

a rincuorare i fianchi offesi.

30

MALDICENZA

8 aprile 2014

Frasi in circolo buttate sul tavolo,

scendono piano a posarsi nel silenzio di porte chiuse,

a luci spente divengon mine

innescate da fiati spenti.

Quale sconto di pena e dolore

porta il portare pena in un cuore che accoglie?

Quale sottile soddisfazione

saper perfettamente che poche parole

posson scavare,

posson far male?

31

IL DENIGRANTE

01 maggio 2014

Torna alle origini a zittire i plausi

ad elevare le gracchianti voci

e sul palcoscenico s' inchinano scherni

che il trofeo si espone di schiena.

Stretto nell'ombra di spesse mura

il canto narra di vasti pascoli,

braccia accoglienti,

radici salde,

piene copiose della scrosciante pioggia.

Occhi tremanti a benedir speranze

con nel pastrano nomi distorti,

il cappio torna ad ingabbiare i

a ar smalti su crepe,

finestre

e baci

e sulle mani neppure una macchia.

Momenti agganciati,

vagoni colmi d'anime sussurrate,

da traboccare al bordo fragile.

Rifuggono misere lo sguardo del Re,

spengono ciglia in gocce salate.

L'onda ritrae a scoprire i suoi figli,

a voi la scelta cuori spauriti....

melma pesante a soffocare il petto

o l'immenso blu da perdere il senno

e trovare la vita.

32

L'ARROGANTE

2 maggio 2014

E' l'orizzonte la fiamma del forte,

nutre merletti ad ospitar cannoni,

tronchi mozzati abbracciati sul ponte

stretti dal ferro sulle trincee

che l'ombra del bosco cela battaglie,

conquistatori.

Sfoggia lo stemma

ad esiliar sé stesso sul faraglione,

persuaso di saper

frenare il mare.

S'accomodi il Principe

nel cuore asfittico di mattoni e spade,

divori il suo tempo

girando ruote di calici ebbri

nelle risate dei commensali...

Avere piedi lungo sentieri di camli sordi

finestre mute

è il solo modo per risalire

con quattro saggine di ragnatele

che rimarranno in spalla fino alla meta

dove l'amore s'espone alle offese

e si fa balsamo a sanar le stesse.

33

IL FALSARIO

3 maggio 2014

Quel suono stridulo...

il cancello é divelto.

Ascolto come incassare un credito distorto,

il debitore presenta un conto fittizio.

Maschere scure stravolgono la visuale

e non c'é acqua per lavare.

Cerca, cerca...scavare sempre,

distillare...cosa resta?

Amore

soccorri l'anima che cerca l'annego.

34

L'INSENSIBILE

9 maggio 2014

Dunque s'adunano a velar la rete,

zittir bande

e filtrar grafie in trappole livide.

D'un panno sudicio lucidan gli intenti

a rivestire il podio di specchi

e rallegrarsi dei propri inni,

tengono al braccio perle di sale

che il moschettone allinea sul bordo...

il bordo del tempo che concessi ai dadi truccati,

agli arazzi intrecciati di spine

per i piedi nudi.....

Amore per mano

a portar carezze per la luce di quella lacrima.

35

IL MAESTRO E GLI INDOTTRINATORI

7 marzo 2015

Schierati

ad insegnar nozioni citate da pagine mai radicate,

che di radici il gruppo è privo.

Al racconto dettato per scolari del primo terriccio,

si gonfia il fiato di variopinto lessico....

e povere pecore,

in vello,

accostate a chi dal gregge s'affrancò,

chissà,

ai primi bipedi i.

Ed ecco giunge lieve,

saldo di profondo germe.

È l'incessante,

silenzioso fare

di chi,

in vero,

è il mestiere.

Non gabella.

È risonanza densa ad addolcir la schiena al lupo...

36

AL TELEFONO DAL LUNA PARK

14 agosto 2014

Schiamazzi,

risa di note stridule

e cavalli appesi a girar frenetici

di bagliori e polvere

scortan lo strazio a rimbalzar sui muri.

Mani sudice saccheggian sogni,

giorni,

ricordi...

strato su strato

a seppelir la voce

annerir lo sguardo.

Delirante,

stonato,

svuotato il nome rubato al cielo....

nel nome del Padre.

37

MEDAGLIE IMMERITATE

18 aprile 2015

Al sentiero i semi dalle mani

e quanti germogli fragili

calpestati dai giochi ciechi della vita.

Oh si d'offese

appuntate al loro petto,

medaglie al valor d'orgoglio

a trafigger linfa dal vitale,

che dignità,

in vero,

non s'aggrappa al luccicar di spille.

Come la spiaggia sa

che son del mare i suoi cristalli

eppur non nega ad essi le sue braccia.

Al di sopra del cuore troverò i Tuoi occhi,

al valico

ove nasce il raggio dell'unità dei cieli

e delle terre.

Sorreggimi,

qui dove il o avanza e,

spesso,

par non poter coprir distanza.

Qui

che tutto è diviso in meticolosi drappi

a scudar dalla luce pensieri

e mani,

che resti anonimo

quel che celan le medaglie.

38

IL RANCORE CORRODE

4 maggio 2015

Nuda la rete del dondolo

regge le risa candide

ed i grigni del monito.

Oh com'è simile al mio dondolare d'allora,

prato

e carezze

e zanne innocenti...

e finestre oscure nel muro

al pianto,

un copione già letto tra le mani

di ruggine,

d'astio

e rancore.

Vegliate Angeli candidi,

vi prego vegliate.

39

OSTENTAZIONE

6 maggio 2015

E' una coppa d'oro

che non conosce l'estasi d'esser colmata al trabocco,

non conosce labbra

respinge dell'anima la sete,

intenta a lucidarsi i bordi.

Crescono carnose le calle nei canali

e nei canali bevono

a sussurrar poesia,

promesse...

Amore ove si colma l'anima

nel portar labbra alle mani.

40

L'INGANNO PALESATO

14 maggio 2015

Par sia strada,

e campi tra dimore di profumi

a guida,

a condur le membra che,

di profondo sentire,

spalancano l'uscio di cristallo.

E trema la pelle,

trema il cuore.

Porta il flusso nel respiro

a varcar la soglia dei soffitti alti,

pavimenti morbidi

da cullar i

e pensieri in corsa verso il salto...

saltare

tenendo stretta l'anima all'invito d'ali candide

che l'abisso chiede,

impone

l'abbandono d'ogni aspettativa

a fronte della fedeltà al sentire.

È alle spalle lo scoglio,

si staglia oscuro

nella nuova luce

che abbaglia gl'occhi,

gela la linfa alle gemme dei fiduciosi rami...

è la sorpresa a barricar la voce,

la piega

sì che non s'oda fuori il grido...

Vede lo specchio,

freddo e piatto

come i suoi occhi.

Vede

41

e ascolta il silenzio dei piedi

scalzi al fondo di rovi e polvere

ad infettar graffi e respiro...

che pure qui

c'è da avanzare,

attraversare

di laceranti i

a cercar il senso,

l'uscita...

l'ingresso.

42

LADRI DI VITA

24 maggio 2015

E dopo che avete asportato la pelle, esposto l'anima alla confidenza nuda, giunto in preghiera Le mani

agli occhi umidi,

posate il copione alla pioggia,

riparate il capo d'arrogante falda

e vendete..

Vendete quel che saccheggiaste

a gonfiar nel petto l'ego...

condannando il vostro cuore

alla vergogna degli occhi bassi

di fronte alla luce del dono,

luce che non potete,

non potrete mai

rubare,

estorcere,

rinchiudere...

spegnere...

guardare.

43

A CHI PENSA DI COMPRARE IL CUORE

28 marzo 2015

Tolgo le bende al giogo degli anni,

dei cesti colmi di pietre

e per ogni pietra un anello brunito,

imbrogliato al vanesio diamante.

Vassoi colmi di doni,

di lacci e campane,

pendagli al muro

per anelli bruniti,

specchi a giocare di parole riflesse

negando agli occhi il fondo degli occhi.

Lacci,

fiocchi

e lucchetti.

Fiammelle piegate d'alito esiguo,

a farne cenere dei libri

e d'intenti.

Intenti?

Signori,

spiegate i vostri all'ardesia.

Spartite dubbi e compensi.

Istanze anonime,

finestre finte.

Fiocine di paura,

cinica rappresaglia.

Murate campi,

canali,

vento.

Murate il cuore.

Ecco....

Non vi appartengo.

Nulla, qui,

44

m'appartiene

Porto le vaste terre alle braccia del Re.

Accoglimi mare....

spogliami.

È il tuo anello che vestirò.

45

IL GIUDICATORE

10 giugno 2015

Tuniche di strappi e macchie,

si sporgono a scherno,

s'espongon giudici di propri pari,

a schivar rivoli, specchi ed occhi.

Immemori d'esser effimeri drappi,

teli di strati sul sacro soffio,

ch'è caduco il tempo di sipari,

processi

e pene.

Precario del peso chiamato al suolo,

tempo ritorto,

di polvere in polvere,

schiavo

alla giostra d'arroganti

piccole tuniche...

d'anime appese.

46

ANCORA GIUDICARE

20 giugno 2015

Che poi,

a salir sul pulpito fate attenzione...

a puntar l'indice,

a giudicare...

in quell'istante vi procurate

il primo posto sul banco degli imputati...

al cospetto del solo giudice accreditato.

Trascenda o meno la vostra visuale,

la verità chiude il bilancio,

quel che avrete versato nei conti degli anni,

vi verrà in blocco restituito.

Che a rivendicar sui torti subiti

son bravi tutti gli schiavi del mondo,

che non v'è gloria in

forza,

cultura

o ricchezza

se ad amalgamarle

non c'è umiltà.

47

A FLAVIA E CARLOTTA

17 APRILE 2015

S'amplia alla foce,

mescola dolcezza

e sale a mutar i battiti del cuore

in onde,

onde sospinte

nei versi del libro che non fu mai scritto,

eppur governa d'ogni fiume il viaggio.

S'espande

a lambir stagioni di prati poggiati sui cuscini

ed impellenti corse

a bagnare i piedi alla rugiada

nell'agile albeggiar d'un sole

che par aver fretta di scavalcare i giorni,

intorpidendo presto i i

a cullare il sonno.

Ed ora il cuore siede alla finestra...

aperta sul profondo blu ad

ascoltar la danza delle onde

che lenta colma i sensi di una vita.

Mi farò un dono questa notte.

Veglierò con te.

Veglierò su questa foce

che appoggia ogni promessa,

ogni bacio,

ogni carezza distesa al fianco...

appoggia

benedice,

assolve.

È aperto

ed alle lacrime affina perle nel petto.

48

LA VITA SCORRE

15 maggio 2015

Può il fiume sedersi all'argine

e pianger le sue lacrime nel condividere,

nel contemplare?

Quello è privilegio dei salici argentei,

delle radici che al fiume abbeverano sogni.

Condanna nel suo scorrere

che la terra bagna,

disseta,

inonda,

sovrasta,

aggira.

Condanna

e assoluzione

nel tender verso il mare,

verso il cielo.

49

IL SACRO SOFFIO

14 maggio 2014

Dentro a chiudere gli occhi

dove i venti alti spostano dall'argento il grigio

e l'orizzonte si fa spazio nei confini di cassetti

e tetti troppo spessi...

Parlami nelle note accese a sfumar colori,

profumi e mani

Parlami nei fili

che s'intrecciano agli angoli dei giorni.

Parlami di voce nei boccali

al brindisi sui respiri della steppa.

Parlami da scuoter fronde

nei giorni sordi sulle vie d'altri disegni.

Parlami nei silenzi

percorsi per ritrovar parole in occhi d'ambra sul profilar del sogno.

Parlami....parlami sempre.

50

VOLGENDO GLI OCCHI A IERI...PROSEGUENDO

24 maggio 2014

Preme sullo stomaco la ringhiera

a sporgersi sul viaggio

che rimane indietro,

trattenere il salto nel dissolto.

Visitatori a terra!

Contraccolpo da spostar le gambe,

scuotere il cuore

e già s'affacciano curve sconosciute nelle pieghe del tempo.

E comunque resta,

resta nel nutrimento dei voli di domani,

nella pioggia che giungerà a lavar le braccia

e negli inciampi da graffiar la pelle.

Resta nelle messi sfumate al biondo dai baci del mio Re.

Resta in quest'alba cullata da richiami

accesi nel silenzio di finestre chiuse.

Scivola via nell'accenno di un addio...

eppure resta.

51

ESPERIENZA

12 giugno 2014

Conoscere e depositar strati,

ove attingere per riconoscere,

sian pugni allo stomaco

o lievi spostamenti...

è nel tener palmi aperti sull'aurora

il privilegio dei baci posati sul tramonto,

che al trattener di cappi

son posti cavalli di fresia

ad isolar la spinta al vero,

a scavar trincee di risa gelide sedute accanto,

tra menzogne

e norme a vessillo

di chi perse l'ali

strappando piume all'anima.

Come risplende l'argento

ad agitar tenerezze e lame d'affilati tagli

nei lamenti d'amore intrecciati di vento..

Ospitami nel vasto blu che ti è di casa dalla prima notte...

lascia ch'io porti della mia sorgente a dissetar le crepe della terra

e dei suoi cuori..

se smetterò di offrirne

sarà condanna arida

per le mie stesse labbra.

52

IL SIGILLO E' NEL CONDIVIDERE

per Alessandro

22 luglio 2014

Ho abbracciato quei giorni di spazi sconfinati,

dei sussurri da bianche cime

e di carezze dense a scaldare il fiato.

Giorni di borghi

a piedi nudi tra vicoli

e vigneti animati di foglie rosse

e solletico da respirare.

Giorni di treni e vaporetti

a cullar la sera in mille lune

tra croci di legno e mare.

Giorni da posar sul petto il sonno

a sognar di viaggi

e cornici appese tra i ricordi.

Giorni da riempire fogli,

consumar matite

tra le righe di sorrisi e lacrime. ..

Così quei giorni

han colorato fili nuovi

da annodare ai battiti,

battiti abbracciati a lasciar andare i giorni....

e per ogni nodo un o avanti. ...

53

VIVERE D'APPROFONDIMENTO

il suo compleanno

7 luglio 2014

E più t'immergi

e più s'amplifica il richiamo...

soffuso, intenso.

Prende forma negli antri

e nelle nicchie,

e sfugge dissolvendosi ancor più giù....

e chiama,

sussurra d'un vasto ignoto,

d'un innato a ricongiunger stirpi,

a ritrovar tane originarie

e battute di caccia in branchi schierati a difendere il vitale....

solletica e graffia,

accarezza e bagna....

bagna di perle a contrarre il ritmo dei battiti

e del respiro.

Stringe stomaco e pensieri,

avvita giù

d'immenso vorticoso viaggio

a svelare occhi aperti su altri fondali,

trasudar paure

tra acuminate spine e,

d'improvviso,

esplodere di luce...

Solo un attimo,

un maledetto dolcissimo istante

a cancellar dubbi nell'immenso...

a conquistar dell'anima

nell'anima.

E poi il buio...

dighe di mani

54

e di cemento freddo,

scalini d'ombra

per sedersi e

senza voce

ritrovarsi a chiedere la superficie....

Per una volta!

Cullar d'onde lievi..

di sorrisi tintinnanti....

nessun tremito,

nessun divieto.

Solo la superficie.

55

LE CAREZZE DOPO LA NOSTALGIA

20 maggio 2014

In seguito si occuperà del diluire il nettare

che fu filtrato denso su capelli e mani.

S’accosterà mansueto al fianco ad appellar carezze,

indosserà l’invito a stendersi,

a sussurrar note affusolate nei cuscini,

così sarà …

perle di nebbia nei riflessi argentei

e nelle zolle scure,

da posar il palmo teso sulla fronte di un paesaggio al guado

ove s’ergono rugose le colonne di frasche larghe

ed in mezzo s’aprono i teli del sollievo.

56

ANIMA MIA

11 aprile 2015

Vorrei fermarmi

tenerti tra le mani.

Senza domande.

Poter posare l'orecchio

sul petto del battito recondito

tremante d'immersioni e voli,

racconti densi,

ad occhi chiusi,

nei pensieri muti.

Vorrei fermarmi,

d'oli essenziali unger la schiena,

le sue piume.

Sull'orizzonte

ai rami d'impellenti gemme,

vorrei fermarmi nei petali dischiusi

sentire il bacio sui capelli,

sulle labbra.

Quanti anni hai anima mia?

Quante antiche primavere a smuoverli,

portarli avanti,

fino a quest'età da imparare,

attraversare.

57

GAZA – SETTIMO GIORNO DI COMBATTIMENTI

14 luglio 2014

Quale Dio chiede ai suoi fedeli l' uccisione di un bimbo?

Comandò lo sterminio dei primogeniti d' Egitto

e armò di spade e pugnali i conquistadores

e ancora s' aprì un varco tra le genti

con sui vessilli la sua croce

e sotto ancora spade...

è quel Dio che deportò popoli interi

in fosse comuni

o nelle ceneri a soffiar via anime..

forse quel Dio che

sulle vette della terra

assedia di cannoni la pace.

Forse è lo stesso Dio che nutre la scienza

in farmaci e vaccini letali

o spinge ad avvelenar la sete

ed il respiro.

Oh di certo è asservito da miliardi di credenti

artigliati dai suoi specchi,

di sicuro elargisce facili trofei

per ogni servitore.

Ma le sue piume sono scure,

opache

si confondono nelle ombre dei giorni.

Il Dio della vita

è nella vita,

in ogni frammento

racchiude l' Universo

ed offre la forza

ed il perdono

in una sola luce variopinta...

l' Amore.

58

Non chiamatelo Dio...

è al denaro che vi inchinate.

Per il potere di un trono dorato uccidete i bambini.

59

DISORIENTAMENTO

4 settembre 2014

Troppi cartelli,

segnali distorti

spinti nel lago a diluir l'essenza.

Venite dunque a palesar del vostro scuro viaggio....

il mio Re è lucido oltre la coltre

ed il suo respiro sia guida per i miei occhi.

60

LA VITA MUOVE AVANTI

5 settembre 2014

Assolta....

si spiega la vela nel render lucchetti ad ammutolite chiavi.

Sprofondi l'ancora ai sospiri del fondo,

s'addensi la schiuma a scuoter dei legni,

dei fogli

e dei cuscini umidi di schegge di mare

e del suo cielo nero.

Al tracimar s'offra l'anfora portata in spalla

ed in ogni goccia

un'orchestra d'ali a sbrogliar dal centro i flutti,

a schiuder finestre,

svuotar cassetti e sacche

all'orlo d'un orizzonte sovrano,

aperto.

61

MARIA Madre

17 dicembre 2014

Accompagnata all'arenile

d'onde ravvicinate,

bagna il bacio dell'orizzonte.

Lambir dei pensieri

alle mani giunte

e sospinger fiato alla marea

sì ch'in carezza muti il pianto.

Madre

così è rivolto a te il canto....

a Te

ed ai tuoi piedi scalzi

sempre illesi

tra serpi

62

DIO

24 febbraio 2015

Nel petto soffi

a trattener assenso a quel fiato,

l'ultimo di questo strato.

Attendi risposte,

riceve domande.

Offri certezza,

raccogli dubbio.

Tu, che ti cercano

mentre sei al fianco.

Tu, che canti

oltre grida confuse.

Tu, che ti supplicano di entrar nel cuore

e sei già dentro...

sei origine.

Inchiodati a pretese ed idoli....

pregano te.

Tu,

liberante assoluto.

Tu che sei Luce d'amore e vita.

63

DIO

24 febbraio 2015

Leggo...

ti leggo nell'inceder lento,

tiepido di questa notte,

nel giocar vano del gelo ai cristalli,

mentre,

funamboli al tempo,

si muovono i campi. ..

Scrivi le tue stagioni,

sospingi giorni

al o intonato di dense orchestre

e ne sei mani.

Leggo in assenza di fiati e fogli.

Rimescoli equilibri

e tasche

ad ogni secondo sorso.

Scrolli polvere ai sandali fermi

a por sigillo a scrigni

e memorie

ed in quel tremito,

esorti speranze

e danze.

Leggo e tu goccioli,

intanto goccioli

a dissetar gli strati del cuore.

64

DIO

4 marzo 2015

Trema il pulsar nel petto.

Trema di palmo aperto.

Al transitar dell'onda

che tutto dona

tutto chiede in dono.

Sei vana catena al fianco lacero

Nei flutti s'assottiglia stolto dazio

Che arriveranno tutti insieme gli anni

a solcar l'argento

sigillar scavo a questo tempo.

A render pari tasche alle tasche.

Ripeto, vana sei catena.

Al tremante raggio le mie ore...

ogni mio colore.

65

DIO

10 novembre 2014

Continuo a cercarti

come ossessione

quasi che il petto ansimasse all'angolo...

mentre nell'ampia volta

t'offri d'alito denso

ad acquietarmi il respiro.

Ti cerco

nel calice asciutto della mia sete...

mentre goccioli il cielo alle lacrime

ad inumidirmi schiuse le labbra.

Ti cerco

sul ciglio della vertigine al nero...

mentre d'ali ti doni

a raccogliermi il cuore

Ti cerco...

Ti poso...

Ti invoco.

66

TERRA MADRE

6 marzo 2015

Portami nel tuo silenzio.

Nei fogli bianchi che scriverò domani.

Accostati

mentre dal sud giunge un fremito di terre rosse.

Che non sono i tetti sparsi per le vie.

Non i mattoni

incastrati a dondolar campane.

Sei tu,

il tuo orizzonte frastagliato.

I tuoi fianchi larghi,

ora dolci...

ora scoscesi

per camosci ed ali.

È il tuo occhio limpido

che sposta il grigio al pianto.

È il tuo profondo,

sconfinato blu

a sovrastar del senno i conti

ed avanzar nel o.

Non morirò aggrappata al tempo..

non qui!

....è più avanti casa mia.

Ci sto tornando.

Indice:

1 Introduzione

2 Capodanno

3 A Vittoria

5 Per mia figlia

6 Consolando mia figlia

7 A Vittoria

8 A Vittoria

9 Al rientro di mia figlia

10 Al cedro dell'Himalaya

11 Alberi

12 Il viale dei tigli

13 L'antico cedro tra le rose

14 Il glicine abbattuto

15 Rondini

16 Rondini

17 Rondini

18 Rondini

19 Il Gheppio

20 L'ultimo lupo

21 La tigre

22 La Tofana di Rozes

23 L'eclissi

25 Le stelle

26 Il vulcano

27 A Fabio, un papà

29 Il manipolatore

30 Maldicenza

31 Il denigrante

32 L'arrogante

33 Il falsario

34 L'insensibile

35 Il maestro e gli indottrinatori

36Al telefono dal Luna Park

37 Medaglie immeritate

38 Il rancore corrode

39 Ostentazione

40 L'inganno palesato

42 Ladri di vita

43 A chi pensa di comprare il cuore

45 Il giudicatore

46 Ancora giudicare

47 A Flavia e Carlotta

48 La vita scorre

49 Il sacro soffio

50 Volgendo gli occhi a ieri....proseguendo

51 Esperienza

52 Il sigillo è nel condividere

53 Vivere d'approfondimento

55 Le carezze dopo la nostalgia

56 Anima mia

57 Gaza – settimo giorno di combattimenti

59 Disorientamento

60 La vita muove avanti

61 Maria Madre

62 Dio

63 Dio

64 Dio

65 Dio

66 Terra madre

Indice dei contenuti

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39

40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60

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